Capitolo 30 - Una lettera e un danno

1K 90 3
                                    

Sta notte ho dormito abbastanza bene. Questa è stata l'ultima sera che abbiamo trascorso in modo tranquillo, perchè da adesso in poi, non sarà tanto semplice chiudere occhio e rilassarsi.

Mi sono alzata prima dell'alba per sgranchirmi le gambe e per riflettere. Ieri ho detto a Peeta che sono pronta per combattere di nuovo. Spero di riuscire ad essere come nella Rivolta di tanto tempo fa. Spero di riuscire ad essere di nuovo la Ghiandaia Imitatrice.

Mi allontano lentamente dal nostro accampamento cercando di non svegliare il resto del gruppo. Cammino ascoltando la natura che mi circonda. La brezza mattutina, il cinguettio degli uccellini e gli animaletti che si nascondono nelle loro tane.

Dei passi dietro di me attirano la mia attenzione. Mi giro e noto Haymitch. Lui viene di fianco a me e mi saluta :-Hei dolcezza- sussurra -dormito bene?-.
-Sì... diciamo che le notti a venire non le passeremo in modo tranquillo...-. Sospiro e ripenso a come Haymitch mi abbia aiutato quando avevo bisogno, durante gli Hunger Games e durante la Rivolta.

-Pure questa volta avrai un auricolare per comunicare con me, così ti tengo d'occhio...- dice soffocando una risata.
-Posso farti una domanda?- gli chiedo dopo un po', cambiando argomento.
-Dimmi pure!- risponde, pronto ad ascoltare.
-Tu non hai paura che possa succedere qualcosa ai nostri figli?- continuo.
Haymitch mi fa un mezzo sorriso e dice :-Effie non avrebbe mai accettato di mettere a repentaglio la vita di nostro figlio, ma Henri ha delle potenzialità e potrebbe tornarci molto utile... comunque sì, se penso a quello che potrebbe succedergli se qualcosa andasse storto, non me lo perdonerei mai...-.

Da quando il mio ex mentore è diventato padre, molte delle sue caratteristiche sono cambiate in meglio. Ogni tanto si rivela protettivo nei confronti di Henri e questo suo modo di essere mi piace molto.
-E poi...- continua lui -...finchè i nostri figli sono insieme, riusciranno ad affrontare ogni difficoltà...-.

Questa frase così poetica e profonda mi ha colpito. Non tanto per le parole, ma perchè l'ha detta proprio lui. L'Haymitch Abernathy che nei miei primi Hunger Games mi ha dato una pessima impressione, che si ubriacava e che era superficiale, ora è invece una delle persone migliori che conosco e che stimo di più al mondo. -Torniamo dal gruppo, ci staranno aspettando...- dice dopo un attimo di silenzio. Io annuisco, così facciamo retro front e torniamo all'accampamento.

Prim POV

Sento delle voci fuori dalla nostra tenda. Probabilmente qualcuno è già in piedi.
Cerco di mettere a fuoco la vista e poi mi rendo conto di essere completamente nuda, ma almeno sotto le coperte calde.
Quello che è successo tra me e Henri non lo deve sapere anima viva, perchè se mia madre lo scoprisse saremmo tutti e due nei guai (io soprattutto).

Sono stretta tra le braccia del mio ragazzo. Non avevo mai notato quanto fosse muscoloso fino a questo momento. Qualunque ragazzina si prenderebbe una cotta per lui vedendolo senza maglietta, con tutti i suoi addominali in vista.

Cerco di alzarmi, stando attenta a non fare alcun rumore, e comincio a vestirmi. Una maglietta verde militare un po' aderente e  dei pantaloni comodi per camminare a lungo. Mentre mi infilo la maglietta, Henri comincia a parlare  :-Ti sei svegliata principessa...-.
-Sì, ti ho battuto sul tempo..- sussurro, mettendomi in ginocchio di fianco a lui per dargli un bacio.

Mi rialzo e poi aggiungo :-E... vedi di metterti qualcosa addosso...-. Gli lancio la sua roba in faccia e si mette a ridere.
-Cosa ci trovi di divertente, eh?- mi altero un po', anche se non so perchè.
-Scusa... è che sei carina quando ti arrabbi- risponde semplicemente.
-Bè, mia madre non sarà tanto carina con noi se verrà a sapere di quello che abbiamo fatto!- rispondo acida -Vestiti, che tra poco dobbiamo andare...-. Così esco dalla tenda e mi siedo su un tronco caduto un po' di tempo fa.

HUNGER GAMES - Il RitornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora