Ci misi un paio di minuti per realizzare, altri due per dirlo a Kate.
Ero all'aeroporto con la mia valigia quando piansi per la prima volta a Londra. Prima e ultima volta visto che me ne stavo andando. Stavano chiamando il mio volo e per un momento pensai di non prenderlo e di trovarmi un lavoro e farmi ospitare da Kate per l'estate o qualcosa così. Ma poi capii che stavo solo facendo la bambina e che avrei dovuto affrontare le mie paure.
Una volta a terra piansi di nuovo, prima di uscire dal gate mi asciugai gli occhi, non volevo mortificare ulteriormente mio padre e mia madre che mi avevano sempre accontentata. Dovevo essere forte anche per loro, non piangevo mai così tanto.
Li abbracciai forte, erano il mio unico appiglio in quel momento. In macchina parlammo dei corsi a Londra e delle persone che avevo conosciuto, le cose nuove che avevo imparato. Fortunatamente la scuola mi permise lo stesso di finire l'anno visto che mancava un solo mese al mio ultimo esame.
Faceva un caldo assurdo a casa, mi feci una doccia e decisi di uscire. Avevo sentito Sara e volevo incontrare lei e Chelsea a Philadelphia. Così il giorno dopo presi l'autobus e arrivai in città. Sara stava da Chelsea per qualche giorno.
Mi erano mancate tanto, erano state gli unici ricordi belli che continuavo a rivedere nel mio cervello per evitare una crisi di panico.
"Mi dispiace che sia stata costretta a tornare, capiscimi mi fa un piacere enorme ma so che ti piaceva molto lì" mi disse Chelsea sorseggiando il suo Arizona Tea appena comprato.
"Già, è tutto un altro mondo lì giù" sorrisi amaramente, faceva ancora male.
"Quindi a settembre tornerai alla Penn State?" Mi chiese speranzosa Sara. Non aveva smesso di credere in un mio ritorno perché in realtà era sola in quel mare in tempesta che erano sua sorella e i suoi nuovi amici.
"Tecnicamente ho ancora la possibilità della borsa di studio li" guardai a terra e mi misi in bocca un altro Skittle.
"A proposito di questo, non voglio che gli altri sappiano che io sono tornata, tanto meno che tornerò al college, quindi inventati qualche scusa per oggi con tua sorella" minacciai Sara con un dito.
"Certo" mi sorrise, so che l'avrebbe fatto. Voleva bene a Mar ma sapeva stare dalla parte giusta.
"Senti Jordy so che tu non vuoi parlarne ma le cose sono davvero cambiate al campus..." Iniziò Chelsea.
"Non mi interessa, per adesso mi godo le mie vacanze estive, quando tornerò lì valuterò con i miei occhi la situazione" guardai avanti e loro non replicarono.
Tennero il segreto come le buone amiche. Fui grata a entrambe, mi aiutarono a tornare piano nella mentalità della Penn State e americana perché avevo di nuovo cambiato casa e a settembre mi toccava tornare in quell'inferno e affrontare ancora tutti i demoni che ero riuscita a mettere da parte in quei mesi londinesi.
Avrei rivisto Sam.
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The Jam 2 || Sam Pottorff
Fanfiction"Sempre divertente il giovedì eh?" Forse lo era per gli Our Second Life, perché per noi, a distanza di un anno, faceva ancora venire la pelle d'oca. Il sequel di The Jam che potete trovare sul profilo di @Rage_Love