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Io e Sara eravamo a storia e non riuscivamo a non pensare a Mar e a come avesse risposto a quel tale in mensa. Ero anche preoccupata per il nostro gruppetto, per i 5 Seconds of Summer, se la cosa si fosse diffusa avremmo chiuso con il Jam, dicendo addio alle feste e ai concerti settimanali dei ragazzi. Mar aveva ragione, era divertente fare le feste e tutto ma ogni singola cosa aveva i suoi costi, per esempio il prezzo più alto da pagare era lo stesso ragazzo che amava e che stava anche lui combattendo con quelle matricole in quelle ore.

D'altra parte togliere lo Spillet avrebbe fatto comodo a tutti credo, Sam per primo che non sopportava più la situazione fra lui e i suoi migliori amici.

Quando l'ultima campanella suonò mi sentii così libera, io e Sara ci precipitammo fuori nei corridoi verso l'armadietto di Mar senza nemmeno lasciare i nostri libri ma lei era con Michael.

"Ciao" dissi loro affiancata da Sara. Michael ci sorrise.

"Tu non dovresti essere con gli Our 2nd Life?" chiesi al ragazzo.

"Avevo un'ora libera e poi ancora non avevo ben capito cosa fosse successo." mi spiegò.

"oh.." facemmo io e Sara in coro.

"Perfino l'insegnante di cucito lo sapeva quando sono entrata in classe... Dio succederà un tale casino!" Mar si appoggiò agli armadietti e si passò una mano sul viso. Michael sembrava volerla consolare ma non poteva e lo sapeva bene. Oltretutto sembrava avessero discusso poco prima che arrivassimo noi.

Un fischio dagli altoparlanti del corridoio quasi ci assordò, la segretaria richiamò l'attenzione degli studenti.

"Attenzione per favore, Kian Lawley e Martina Fitch sono pregati di recarsi in presidenza. Ripeto: Lawley e Fitch in presidenza adesso"

La guardai e lei stava guardando me. Socchiuse gli occhi e prese un respiro, si diede una spinta col bacino per sollevarsi dagli armadietti e chiudere l'anta del suo.

"Jordy verresti con me?" mi chiese, sapeva l'avremmo accompagnata lo stesso, credo lo disse per specificare che volesse solo me.

Fianco a fianco ci dirigemmo verso l'entrata dell'edificio dove c'erano gli uffici, Kian era già lì con Sam e Jc ad aspettarla.

"Su andiamo, è dentro che ci aspetta" le fece un cenno ed entrarono con la testa alta.

Io e Sam ci prendemmo la mano e poi ci sedemmo sulle sedie di legno fuori dalla presidenza accanto a Jc. Passarono diversi minuti e ancora non erano usciti, si sentivano le voci ovattate dallo spesso muro e dalla porta di legno chiusa. Sentivo per lo più Kian e Mar, il preside non stava parlando molto ma sapevo che non stavano litigando. E forse era soprattutto quello a tenere me, Sam e Jc calmi: Mar e Kian contro erano un inferno da sopportare, ma insieme avrebbero potuto vincere qualsiasi battaglia. Almeno era quello che speravo.

"Jc ti ricordi le parole che mi hai detto la sera che Kian mi scelse per lo Spillet?" gli chiesi con sorriso tenue.

Lui prima mi guardò poi capì perché glielo chiesi "Benvenuta nel nostro paradiso o angolo di inferno se preferisci" ghignò e abbassò la testa. Sam era silenzioso.

"Sai prima ci tenevamo tutti molto di più al Jam ma credo che era solo una scusa, un qualcosa per cui litigare, il nostro angolo di inferno che ci scatenava ogni settimana, scatenava principalmente loro due" indicai la stanza dietro di noi per dire Mar e Kian.

"Stranamente non sono preoccupato sta volta" disse poi Sam.

"Perché non abbiamo niente da perdere, solo il Jam, la causa principale dei nostri litigi Sam" gli risposi e lui annuì d'accordo.

"Però ci stanno mettendo una vita..." ci ricordò Jc.

"Vero"

Dopo nemmeno 30 secondi la porta si aprì. Ne uscirono Mar e Kian con delle facce afflitte.

"allora?" chiesi ansiosa.

Mar si mordeva un labbro e Kian scosse la testa per dire che era tutto perso. Non chiedemmo molto altro, semplicemente ci dirigemmo verso il Jam dove ci aspettavano tutti gli altri. Entrammo e c'erano le mie amiche, il resto degli O2L e i 5sos.

"Mar!" Flaviola fece un salto dal palco e si avvicinò a lei, dopo fecero la stessa cosa qualcuno fra gli altri.

"Allora?" chiese Chelsea.

Kian e Mar si sedettero sugli scalini davanti al palco e tutti stavamo intorno a loro per ascoltarli.

"Il ragazzo di pranzo, che a quanto pare si chiama Daniel, è andato insieme a un paio di amici complici dal preside subito dopo l'episodio della mensa e ha riferito per filo e per segno quello che Mar gli aveva detto" cominciò Kian.

"quello di cui stavano parlando in mensa oggi era di sabotare la nostra permanenza qui al Jam, aveva una petizione firmata da più di 100 alunni del campus. Sam indovina un po' chi c'era in cima alla lista? La tua ex ragazza." continuò Mar, facendo un sorriso falso al mio ragazzo.

"Fatto sta che il preside non se n'è mai sbattuto del Jam o dello svago del campus in generale, ha sempre lasciato che facessimo quello che vogliamo di questo posto, quindi non aveva idea di quel che succedesse, né dello Spillet, né delle vostre feste. Gli hanno fatto il punto della situazione ingigantendo la storia, dicendo che siamo dei ragazzi pessimi, che loro si sentono soppressi e stronzate varie" Kian alzò gli occhi al cielo.

"Quindi in conclusione?" gli chiese Ricky preoccupato.

"In conclusione possiamo anche dire addio alle nostre serate del giovedì e alle vostre belle feste. Noi presenti, nessuno escluso, non può organizzare niente qui dentro" rispose lui.

"Ci hanno banditi?" Sara spalancò gli occhi.

"Non proprio, possiamo continuare a venirci ma, testuali parole, dobbiamo tenere un profilo basso e lasciare più spazio agli altri" Mar, se punta, avrebbe sanguinato veleno.

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora