Dimmi che mi ami più di quanto mi odi tutto il tempo e sarai ancora mio❤️
"Hey hey" entrai in camera dopo le mie lezioni che Mar stava facendo la valigia, era aperta sul suo letto e ci stava infilando di tutto. Erano davvero solo un paio di giorni?
"Fai già la valigia?" la vedevo davvero indaffarata.
"Si, parto domani pomeriggio, ho paura di fare tutto troppo di fretta poi" mi spiegò
"Sei nervosa?" le chiesi.
"Un po', ma non perché vado a New York, perché lascerò le cose che stanno accadendo" mi disse mentre piegava una t-shirt.
"Oggi finisce lo Spillet" dissi sedendomi sul suo letto.
"Già, non so se esserne sollevata o terrorizzata" disse lei sedendosi dall'altra parte della valigia.
"Tranquilla, magari Kian non presterà attenzione alla canzone, magari non ci farà caso nemmeno Luke" provai a incoraggiarla ma sapevamo benissimo che l'indomani alla festa si sarebbe scatenato il putiferio.
"Cambiamo argomento ti prego, hai visto Sam?" mi chiese.
"Si, è venuto a prendermi dopo le lezioni" sorrisi.
Dopo un paio di minuti la porta si aprì, Flaviola era tornata. Con lei però c'erano anche Chelsea e Sara. Mar era fottuta, le due non ne sapevano niente, e Sara avrebbe potuto metterla nei casini.
"Che succede qui?" chiese Chelsea vedendo la valigia.
"Mar..." Sara chiamò la sorella maggiore, aveva riconosciuto la sua valigia.
"Cazzo, mi dispiace, non sapevo la facessi già oggi la valigia" Flaviola provò a scusarsi con Mar.
"Dove vai?" le chiese immediatamente Sara.
"A New York" disse fredda la più grande.
"Perché non ne so niente?"
"Perché non sto andando a casa, vado a stare da Olympia" spiegò lei, anche se non sapessi chi fosse Olympia, Sara però sembrava saperlo perché cambiò espressione.
"Sai che Olympia non mi piace" incrociò le braccia.
"Credimi, dopo la festa di domani ti piacerà di meno Kian, forse anche Michael" non avevamo raccontato proprio tutto alle due, erano confuse.
"Senti, fammi un favore e non dire niente ai nostri, tanto meno a nessuno qui a scuola. Per una sola volta, posso sparire da questo cazzo di college?" Mar stava iniziando ad innervosirsi.
"No Mar perché so che tu quando te la fai con quelle persone poi commetti degli sbagli e non mi interessa cosa succederà nel campus con Kian e Michael, perché tu sei mia sorella e so che puoi affrontarlo, non sei una persona che scappa" Sara sembrava molto arrabbiata, non l'avevo mai vista così.
Mi sentii anche ferita perché scappare era quello che avevo fatto io in fin dei conti.
"Sono stanca di questa situazione, lo vuoi capire!? E' da una settimana che sto seduta al tavolo con gli O2L facendo finta che vada tutto bene ma non è così. Da quando siamo tornate al college niente è andato per il verso giusto!" Mar stava gridando.
"Questo perché stai evitando i tuoi problemi, affronta Kian come hai sempre fatto! Perché hai così paura di provare qualcosa per Michael? Non accetto che tu te ne vada, sai che non ho mai fatto la spia ma questa volta mi costringi Mar. Se domani te ne vai io avviso mamma e papà"
Sara era terribilmente seria. Mi aveva sconvolta, nè io, nè Fla, tantomeno Chelsea fiatavamo.
"Vaffanculo Sara!" Mar buttò a terra i jeans che aveva in mano e uscì dalla stanza. Era un uragano, nessuno di noi avrebbe avuto il coraggio di provare a calmarla quindi la lasciammo andare.
"Sara ma che ti prende?" le chiesi io.
"Senti se voi non ce la fate più, beh nemmeno io. E' mia sorella, la conosco bene e quella non è la vera lei, non deve fuggire, poi Olympia la porta sulla cattiva strada, non voglio" incrociò le braccia, era la prima volta che la vedevo prendere posizione. Com'erano diverse le cose rispetto all'anno precedente...
"Vado a cercare Mar" dissi alle tre uscendo dalla stanza.
Passai dalla sala comune, in sartoria, nell'aula di moda, perfino nella stanza dell'arte di Sam. Niente. Poteva essere rimasto solo un luogo.
A passo svelto mi diressi oltre i dormitori e i campi da sport, fino a The Jam. Stavo per entrare nell'anfiteatro dall'entrata laterale sotto il palco, quando sentii delle voci.
"Che è successo fra te e Sara?" era Kian. Stava consolando Mar?
Mi affacciai piano per non essere beccata, Mar sembrava aver pianto. Lo aveva chiamato lei Kian o era lì per caso?
"Abbiamo discusso, vuole fare la spia con i nostri genitori, alla fine dell'estate mi hanno dato un ultimatum: o mi comportavo bene qui al college o mi avrebbero riportata a casa per capelli" lei gli spiegò perché quella reazione esagerata delle sorelle, nemmeno io lo sapevo, chissà Fla.
"E sentiamo, cos'è che vorrebbe spifferare ai tuoi?" Kian era di fronte a lei, con le mani sulle sue gambe, lei seduta sul palco scuro.
Mar mi sembrò esitante per un secondo, Kian l'avrebbe costretta a non partire ma d'altronde Sara l'aveva messa con le spalle al muro e quindi sarebbe rimasta alla Penn State.
"Volevo andarmene domani pomeriggio, passare il weekend a New York da una mia amica per distrarmi ma credo rimarrò qui a questo punto"
"Hai fatto bene a non dirmelo perché altrimenti non ti avrei lasciata andare" lui le sorrise e a lei andò via quell'aria triste.
"Oggi finisce lo Spillet Kian" lei gli prese una mano.
"Dovresti esserne felice"
"Mi renderebbe felice solo se finisse in generale lo Spillet lo sai" lei abbassò di nuovo la testa sulle loro mani intrecciate. Quasi mi faceva male il cuore a vederli così. Era mia amica, volevo vederla felice come lo ero io con Sam.
"Sai che non possiamo finirlo, possiamo solo far finta che a noi vada bene così. Noi non vogliamo perdere le serate del giovedì insieme a tutte le altre cose e voi non volete perdere le feste" lui le accarezzò un guancia, io ero ancora dietro l'angolo ad origliare.
Infatti il nostro problema era che non riuscivamo a rinunciare a cose così frivole per stare bene con noi stessi. Di questo non incolpavo nessuno dei due gruppi ma entrambi.
"Lo so" disse lei ma non era molto convinta.
Ripensai alla chiacchierata che avevamo fatto dopo essere uscite con Kian e Sam. Lei voleva farlo: abbandonare tutta questa storia e diventare un unico grande gruppo. Kian forse non ci era arrivato.
"Senti, sabato usciamo ok? Andiamo in città" le propose lui. Mar annuì.
Quando sentii il rumore delle loro labbra che si baciavano capii che era arrivato il momento per me di andare via, altrimenti mi sarei messa a ridere come una scema.
Da una parte ero contenta che Mar non sarebbe andata via, due giorni senza di lei sarebbero stati molto più pesanti. Dall'altra non era riuscita a dire a Kian di Michael e quindi mi sarebbe toccato sopportare quel caos.
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The Jam 2 || Sam Pottorff
Fanfiction"Sempre divertente il giovedì eh?" Forse lo era per gli Our Second Life, perché per noi, a distanza di un anno, faceva ancora venire la pelle d'oca. Il sequel di The Jam che potete trovare sul profilo di @Rage_Love