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But you're cold and I burn, I guess I'll never learn❤️

Avevo ancora le cuffie nelle orecchie. Mi ero addormentata come una sacco di patate, col libro di Emily Brontee in mano mentre studiavo. Mi ci vollero una manciata di secondi per capire perché mi ero svegliata e poi vidi Fla seduta nel suo letto, si era appena sveglaita anche lei. Parlava con Mar che era in mezzo alla stanza e si stava togliendo le scarpe.

Mi tolsi le cuffie e guardai la svelgia che c'era sul mio comodino: mezzanotte passata. Il coprifuoco era andato da un po' ma lei era sempre e comunque Mar.

"Che succede?" chiesi assonnata alle due.

"Niente Jordy, torna a dormire" mi disse a bassa voce Mar amorevolmente.

"Ma sei tornata ora?" le chiesi.

"Si"

"Aspetta un attimo, la giacca?" notai che aveva addosso una giacca di jeans che non le avevo mai visto, era strappata e con delle spille, troppo grande per lei. Non era nemmeno lo stile di Kian, non era stata con lui.

"Me l'hanno prestata" disse togliendosela per cambiarsi.

"E' di quel barbone con stile di Michael quella, ne sono sicura" disse Flaviola.

"Allora è vero che lui e Luke si sono lasciati eh?" chiesi io mentre Mar si metteva nel suo letto.

"Ragazze è tardi, adesso dormiamo, domani mattina parliamo." quando aveva sonno non era lucida e soprattutto non di buon umore.

La mattina dopo, ci vollero le mie urla per svegliare Mar. Ovviamente non parlò prima del suo caffè quindi cominciò a raccontarci della sera precedente solo al tavolo della caffetteria.

"Io e Michael andiamo d'accordo, frequentiamo molti corsi insieme, mi piace parlare con lui, siamo simili. Ieri ci siamo incontrati per caso in giardino e siamo rimasti a passeggiare, poi siamo finiti al Jam e mi ha fatto sentire qualcuna delle sue canzoni con la chitarra. Tutto qui, lui mi ha parlato di quello che è successo con Luke io di quello che sto passando con Kian"

"Il 'tutto qui' non sminuisce le cose Mar" le disse Flaviola.

"Già, rimane il fatto che avete passato ore insieme, ti ha cantato delle canzoni, ti ha anche prestato la sua giacca perché avevi freddo e siete rientrati dopo il coprifuoco" le feci il punto della situazione sorridendo.

"Prega il cielo che nessuno degli O2L vi abbia visto o Kian farà passare le pene dell'inferno a Chelsea" le disse Sara preoccupata.

"Non vedo l'ora che finisca la settimana" sbuffò lei tirandosi i capelli all'indietro.

"A proposito della settimana..." alzò lo sguardo su di me "Hai per caso visto la galleria d'arte?" mi fece un sorriso furbo dei suoi, con tanto di sopracciglio alzato.

La galleria d'arte non era una vera e propria galleria, noi studenti la chiamavamo così perché i professori d'arte mettevano nell'atrio dove passavano tutti per andare a lezione le opere migliori degli studenti del corso, ma erano quattro o cinque in tutto e cambiavano raramente anche se venivano proposte cose nuove dagli aspiranti pittori ogni settimana.

"No, perchè?"

"Perché hanno messo un quadro di Sam e sai, il soggetto mi è familiare" tornò al suo caffè senza dire più niente.

Le altre due avevano capito ma non mi chiesero niente per fortuna.

Andando in classe, Mar si fermò appositamente davanti al quadro che io avevo già visto giorni prima, Flaviola e Sara erano estasiate.

"Woo, assomiglia alla ragazza con la treccia come stile" disse Sara.

"Come lo ha intitolato?" chiese Fla avvicinandosi al cartellino.

La ragazza nel suo mondo, Samuel John Pottorff, tempere, 2016.

Mentre le tre lo stavano ancora osservando, io andai in classe. Avevo di nuovo letteratura e a prima ora. Avrei subito visto Sam.

"Lo hanno messo in galleria" gli dissi appena entrata. Il prof ancora non c'era.

"Lo so, avevo chiesto di non farlo ma erano troppo entusiasti di quello che hanno chiamato 'il ritorno del genio', quindi..."  sembrava più calmo del solito.

Mi abbandonai sulla sedia affianco a lui "cavolo mi sento così male nei confronti di Rosa"  avevo lo sguardo basso.

"Oh, non farlo, ormai mi odia, direi che è finita"

"Si come no, anche Mar odiava Kian..." alzai gli occhi al cielo.

"Loro sono un discorso a parte" precisò lui e non aveva tutti i torti.

Il prof entrò e io non ebbi il tempo di cambiare posto perciò rimasi seduta affianco a Sam che non disse una parola tutta l'ora, si limitò a seguire e ogni tanto a prendere appunti.

A pranzo Chelsea mi prese in disparte prima di entrare in mensa.

"Se parli della storia del quadro, ci sto già male di mio"

"Oltre a quello, parlo dello Spillet. Sam e Kian hanno litigato anche per via dei patti che Kian aveva con Mar, Sam e gli altri non ne sapevano niente, non avrebbero dovuto sceglierti per lo Spillet. Sanno che ora non ci sono più i patti e che Mar vincerebbe se solo volesse, è uno dei motivi che ha alzato la tensione nel gruppo questi giorni"

Lo Spillet ci toglieva la nostra amica per una settimana, ma aveva i suoi vantaggi. Tipo avere tutte queste informazioni. Anche se mi dava fastidio sapere che Sam fosse ancora così attaccato a queste cose.

"Ok, vado a dirlo a Mar" annuii piano.

"Jordy un'ultima cosa" mi trattenne per il braccio.

"State attente giovedì, per lo Spillet. Hanno detto che tocca a Kian scegliere"

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora