Ero al secondo caffè eppure non ero dipendente dalla caffeina come Mar. Ma mi serviva per rimanere lucida. Erano le 5 del mattino ed ero stretta alla felpa che Fla mi aveva portato.
Avevamo convinto alcuni ad andare a riposare, eravamo rimasti io, Mar, Jc e Ricky. Ci saremmo dati il cambio fra un paio d'ore se non fosse cambiato nulla. Giusto per riposare un po'. Anche se era l'ultimo dei miei pensieri. Volevo solo sentire che Sam stava bene. Volevo vederlo.
All'improvviso una dottoressa uscì dalla sala e si avvicinò a noi.
"Ho una brutta e una buona notizia" aveva il viso cupo. Non avevo mai provato tanta paura in tutta la mia vita.
"Sam si è svegliato, aveva solo perso i sensi per il forte dolore al braccio, perché se l'è rotto. Infatti ha anche fatto chiamare a casa per avvisare i suoi genitori di non disturbarsi solo per del gesso" spiegò la donna.
Non riuscii a prendere fiato da quella bella notizia perché ancora non aveva detto niente di Kian e infatti aveva anche una brutta notizia.
"D'altra parte Kian è ancora in prognosi riservata, dovrete aspettare i suoi parenti, ma mi sento di dirvi che le sue condizioni non sono buone"
La donna non se la sentì di vedere le nostre reazioni e tornò dentro. La capii perché eravamo distrutti.
La mia amica crollò in un pianto sulla mia spalla. Aveva pianto troppo nelle ultime ore e cominciavo a preoccuparmi sul serio. Jc e Ricky anche erano molto preoccupati.
Un paio d'ore dopo non ci scambiammo sul serio i turni, Mar non si scollò da quella sedia nemmeno con le suppliche di Flaviola. Almeno ci permisero di vedere Sam visto che era cosciente e stava bene. Entrammo io e Jc. Mar rifiutò perché non se la sentiva. Mi dispiaceva un mondo, la potevo capire. La lasciai con Ricky.
"Hey" dicemmo insieme io e il ragazzo quando entrammo nella sua camera, avevo le lacrime agli occhi.
"Ciao" sembrava stanco ma sorrise e io corsi da lui.
"Non farmi mai più prendere una paura simile" quasi lo rimproverai e lui rise nel mio orecchio mentre lo abbracciavo.
"Sono ancora tutto intero" fece spallucce "Kian come sta?" Chiese poi.
Allora i dottori e le infermiere non lo avevano avvisato....
"Lui, ecco, non ce lo possono dire perché a quanto pare è grave, fra poco dovrebbero arrivare i suoi" dissi piano ma Sam cambiò viso.
"Cosa?" Guardava stupefatto sia me che Jc.
"Sono ore che siamo qui ma non ci hanno detto molto Sam, cos'è successo esattamente?" Gli chiese il suo amico sedendosi alla sieda affianco al letto.
Sam si prese qualche secondo per assorbire la notizia, mi strinse forte la mano.
"Ovviamente sta peggio di me, ha preso il colpo peggiore" sospirò.
"Eravamo sulla strada verso la Penn State, stavamo tornando da Filadelfia, guidava lui. Era nervoso e stava andando forse troppo veloce per quella pioggia e quelle curve ma poco importa perché non è stata colpa sua. Eravamo nella parte interiore di una curva stretta, la macchina della corsia opposta ha slittato sull'asfalto bagnato perché ha preso male la svolta e ci ha schiacciati contro la parete rocciosa. Ci è anche andata bene nonostante tutto" disse infine. Mi tornarono le lacrime agli occhi ma le cacciai via.
Per una volta dovevo essere io quella forte perché Sam era appena sopravvissuto ad un brutto incidente e Mar era nel corridoio a piangere per Kian che, a quanto pare, stava davvero male.
L'infermiera ci fece uscire pochi minuti dopo perché Sam doveva riposare. Raccontammo agli altri cosa fosse successo nell'incidente ma non riuscivo a guardare negli occhi Mar. Davvero no.
Quando i genitori di Kian arrivarono entrarono come furie nella stanza per parlare col dottore. Dietro di loro due ragazze che somigliavano a lui abbracciarono Jc e Ricky. Dovevano essere le sorelle.
"Cos'è successo?" Chiese una delle due, quella coi capelli più scuri.
"Una macchina ha slittato per la pioggia e li ha schiacciati in una curva. Non ci permettono di sapere niente, ce lo direte che succede vero?" Fu Jc a parlare, forse le conosceva meglio.
"Sam è sveglio?" Chiese poi.
"Sisi sta bene" ma mentre Jc lo diceva le ragazze non lo stavano guardando più.
Guardavano la ragazza affianco a me, con gli occhi consumati e il viso scavato ancora una volta dal loro fratello.
"Tu devi essere Mar" disse la più piccola e lei annuì.
"Vieni" le porse una mano e lei la afferrò e la fecero entrare con loro.
Tornammo tutti alle postazioni di prima in attesa che qualcuno uscisse da lì con notizie.
Ma quando guardai la mia migliore amica uscirne anche peggio di prima mi ricredetti. Appoggiò la schiena al muro e piano scivolò a terra.
"Mar?" Le presi le mani che racchiudevano il suo viso.
"Ha una brutta frattura al braccio ma soprattutto..." arrivò un singhiozzo.
"Ha un trauma cranico, è in coma"
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The Jam 2 || Sam Pottorff
Fanfiction"Sempre divertente il giovedì eh?" Forse lo era per gli Our Second Life, perché per noi, a distanza di un anno, faceva ancora venire la pelle d'oca. Il sequel di The Jam che potete trovare sul profilo di @Rage_Love