"Quasi quasi mi dispiace lasciarvi per questi giorni" Chelsea fece labbruccio sedendosi al tavolo col caffè.
Era andata alla festa di Natale solo perché suonava Ashton e così Sara che ancora stava dormendo.
"Si vero, mi sembrerà strano stare a casa mia ma credo che una pausa serva a tutti" le dissi e Sam annuì.
"Ashton ancora dorme?" le chiese lui.
"Si, io sono andata via prima, la festa è durata fino a tardi, non era male come pensavo ma non era lo stesso senza tutti voi" ci sorrise.
"Gioooorno" Flaviola e Cameron si unirono al tavolo.
"Hey, qualcuno sembra contento di tornare a casa" scherzai con la mia amica.
"Beh si, mi manca casa e poi io e Cam passeremo insieme qualche giorno a casa sua così conoscerò la sua famiglia" sembrava così contenta, loro erano i più normali in mezzo a tutti noi e sembravano così innamorati.
"Perché non ci vediamo tutti a New York per Capodanno?" propose Chelsea "Sarebbe troppo bello festeggiarlo tutti insieme." le brillavano gli occhi.
"Si, non è male come idea, potremo stare da Sara e Mar, si può fare" sorrisi.
"Credo che piacerà anche ai ragazzi come idea, volevamo divertirci ma non avevamo idee per capodanno" ci disse Sam.
"Bisogna chiedere a Sara e Mar allora" Flaviola alzò le spalle semplicemente.
E, come se l'avessimo chiamata, la più grande delle sorelle Fitch entrò in caffetteria spedita verso il suo caffè come una nuvola nera.
"Hey buongiorno raggio di sole" Chelsea la prese in giro.
"Mal di testa?" le chiesi io capendola e lei scosse la testa.
"Poco sonno" alzò un sopracciglio e fece un sorriso amareggiato "ma ci sono abituata ormai"
Non me la sentii di chiederglielo davanti a tutti cosa avesse, perché non ne avevo idea.
"Di che si parlava?" deviò l'argomento.
"Stavamo pensando di vederci tutti a New York per Capodanno" le disse Fla.
"Oh..." cambiò espressione.
"Cosa? Non mi dire che hai già da fare.." Chelsea sembrava delusa.
"N-non lo so, ma credo che Sara ci sarà comunque, parlatene con lei, farò di tutto per liberarmi" ci sorrise ma lo riconobbi subito come un sorriso falso. Sam mi guardava perché aveva capito che qualcosa non andasse.
Nel pomeriggio stavo andando in biblioteca per cercare qualcosa da leggere e trovai Mar in mezzo all'atrio che leggeva la bacheca.
"Hey coinquilina!" la richiamai e lei si voltò.
"Ciao Jordy" mi sorrise.
"Cosa leggi?" domandai.
"oh, niente, vedevo se ci sono nuovi corsi, sai per distrarmi"
Non sapevo quanto fosse vero. Cioè si, aveva decisamente bisogno di distrarsi come noi tutti ma aveva troppe cose da fare.
"Oh, capisco" annuii "Senti ma cosa devi fare a Capodanno? Mi dispiacerebbe se mancassi proprio tu" le confessai.
"Ehm, niente, degli amici mi hanno invitata a passarlo in montagna con loro e anche lo scorso anno ho rifiutato quindi non vi prometto niente" mi spiegò.
"Ok. Sicura vada tutto bene? Ti vedo stanca, hai dormito poco?"
"Dio Jordy" ridacchiò "Ma cos'è un interrogatorio?" la buttò sul ridere ma non aveva più bugie da dirmi, era palese, e si voleva difendere.
"Scusa" mormorai.
"Tranquilla" mi sorrise "Ora però devo proprio andare in aula di disegno a finire una cosa, ci vediamo in camera" mi salutò con la mano e sparì nel corridoio.
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"Mar non ce la racconta giusta!"
Facevo su e giù per il laboratorio mentre Sam, disperato, provava a finire il suo paesaggio.
"Da quando la conosci quante cose ti ha nascosto J? E' fatta così, ormai dovresti saperlo" si portò il pennello in mezzo ai denti e prese altri colori.
"Kian come ti sembra?" mi morsi un labbro.
"Normale" fece una smorfia "Anche troppo forse" sorrise.
"Strano, allora c'è altro" mi passai una mano fra i capelli.
"Michael?" suppose lui mentre si puliva le mani dal verde del suo prato dipinto.
"No, è solo rimasta delusa, ormai non ne fa più una questione di stato. Insomma non come fa con Kian, sai cosa intendo"
E lo sapeva bene infatti tirò di poco le labbra.
"ok basta con i film mentali" si tirò in piedi "Che ne pensi?" mi mostrò il quadro.
"Sam è perfetto come sempre" dissi disperata "Dai voglio davvero che passiamo capodanno tutti insieme"
"Jordy io ci sarò te l'ho già detto. Ma sai che Mar ha i suoi misteri e le sue cose." Sbuffò annoiato.
"Ma se proprio ci tieni..." roteò gli occhi "Chiederò a Kian di parlare con lei"
"Grazie" lo abbracciai contenta e gli diedi anche un bacio.
"Domani sarai in galleria" dissi poi riguardo il quadro.
"Oh, in realtà quello è per altro. Per un ehm... Progetto" si grattò la nuca.
"Ovvero?"
"Beh sai sono all'ultimo dei miei tre anni e devo cominciare a pensare a dopo e c'è questo conte o qualcosa così che è un uomo di alta società a cui piace l'arte e organizza tante cose e sembra interessato a me. Se gli piace sarà in esposizione a Washington" sembrava così intimidito.
"Dio Sam è stupendo" mi illuminai ma lui non sembrava molto contento.
"No Jordy non capisci" scosse la testa.
"Se gli piacciono davvero le mie cose potrei essere suo dipendente e quindi girare diverse città per mostre e musei. Avrei la possibilità di diventare qualcuno ma significherebbe essere costantemente lontani"
"Oh..." ero pietrificata mentre lui osservava quel tramonto artificiale.
"Già, ed è sempre stato il mio sogno viaggiare e fare cose nuove ogni giorno ma non voglio separarmi da te" mi guardò con gli occhi più tristi che gli avessi mai visto.
"Hey andrà tutto bene in ogni caso" lo abbracciai e lui mi strinse forte.
"Sarò sempre la tua ragazza con la treccia"
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The Jam 2 || Sam Pottorff
Fanfiction"Sempre divertente il giovedì eh?" Forse lo era per gli Our Second Life, perché per noi, a distanza di un anno, faceva ancora venire la pelle d'oca. Il sequel di The Jam che potete trovare sul profilo di @Rage_Love