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Incontrai delle mie vecchie compagne di corso, essere tornata non sembrava così male se toglievamo il fatto che dovevo ancora incontrare gli o2l e che era la prima sera e che ancora non avevo visto Mar e Fla.

"Ciao Jordy!" una ragazza bionda mi abbracciò ma io non la riconobbi subito.

"Lia, ciao come stai?" era un raggio di sole quella ragazza.

"Non sapevo fossi tornata!" mi disse con un sorriso luminoso.

"Allora Kian non è così veloce come ricordavo con le notizie" scherzai e lei rise.

"Beh forse perché aspetta di darti il benvenuto al The Jam stasera, c'è la solita serata di apertura, ci venite vero?" mi fece labbruccio.

"Non lo so, non mi va molto" fui sincera.

"E dai, ormai è tutto passato" mi accarezzò un braccio.

"Ci si vede in giro" le sorrisi dopo.

"Se voi avete intenzione di andare beh, non fate affidamento su di me" avvisai Sara e Chelsea.

"E' solo la serata di apertura, è anche per vedere le facce nuove, non è mica giovedì" disse Chelsea.

Rabbrividii al pensiero del giovedì, non sarei comunque andata né di giovedì né delle loro stupide feste.

"Non è lo scopo della serata, è proprio il posto che è straripante di ricordi ok?" lasciai le mie amiche indietro e corsi verso il giardino, ormai era buio.

Camminavo senza badare a dove stessi andando, sarei anche dovuta tornare indietro perché era ora di cena ma chi se ne fregava in quel momento, ero solo carica di energia negativa, la stessa che avevo smaltito in quei mesi lontana da casa e riaccumulato in poche ore. Ed eravamo a niente.

Me ne accorsi di più quando andai a sbattere contro una valigia di qualcuno dietro l'angolo, c'era ancora chi arrivava e faceva la fila per prendere la sua chiave.

Mar si girò a guardarmi, stupita, bianca come un lenzuolo. A quanto pare avevano davvero taciuto tutti riguardo il mio ritorno con lei e Fla. Perché ormai il resto del college doveva saperlo. Sam compreso.

"E tu che ci fai qui?" mi chiese lei e nel sentire la sua voce, Flaviola si girò e mise su la stessa espressione.

"Quello che ci fai tu" incrociai le braccia a disagio.

Era decisamente più alta di me ma non era solo quello. Sapeva metterti a disagio con uno sguardo, con i suoi occhi di un colore particolare, il viso espressivo e il tono distaccato. Era decisamente l'anima gemella di Kian Lawley.

"Jordan dovresti essere in Inghilterra o sbaglio?" Mi chiese Flaviola.

"Hai ragionissima ma purtroppo passerò qui un altro anno" feci per andarmene ma Mar mi trattenne per un braccio.

"Dove vai? Direi che dobbiamo parlare no?" aveva il viso serio e gli occhi sottili, era quello sguardo di quando ottiene sempre quel che vuole.

"Si lo so, ma non oggi scusa, per oggi è davvero troppo quello che ho visto" lei mi lasciò "Divertitevi al Jam stasera"

"Devi venirci" mi disse ferma Mar.

"Non prendo ordini da te"

"Non è un ordine, prendilo come un consiglio. Credimi, tu davvero non sai come stanno le cose" scosse la testa con un sorrisetto amaro.

"E sinceramente sto bene così" le risposi.

"Sai qual è la differenza fra me e te Jordy? Si, siamo entrambe state egoiste lo scorso anno ma almeno io sono stata onesta. Sono rimasta e ho affrontato i problemi, mi sono resa conto dell'enorme cazzata, ho fatto un passo indietro e ho provato ad aggiustare tutto. E tu? Sei scappata senza dire una parola! Davvero maturo da parte tua" alzò un sopracciglio per poi allontanarsi leggermente da me per meglio squadrarmi.

"Senti non ho bisogno che tu mi dica che sono stata una canaglia perché direi che già lo so, e so anche che tu hai le palle di affrontare tutto e tutti ok? Hai messo col culo a terra Kian Lawley e io non sono stata capace di dirne quattro a Sam. Grazie per avermi riportata alla realtà Mar!" corsi via senza voltarmi indietro. Col cazzo che sarei andata al Jam.

Volevo chiudermi in camera e piangere per l'ennesima volta da quando ero tornata ma decisi comunque di sciacquarmi il viso e raggiungere Sara e Chelsea a cena. In fondo aveva ragione, dovevo crescere, non potevo piangermi addosso per sempre.

A cena Mar e Fla non c'erano, ma le conoscevo, stavano o discutendo per me o disfacendo le valige con un po' di Green Day. Al Jam però non sarebbero mancate, per nulla al mondo, si stavano preparando ad affrontare gli Our Second Life.

Stavo guardando pensierosa la mia bistecca quando Sara mi chiamò piano.

"Ok, prova a non avere una reazione esagerata, Sam è dietro di te"

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora