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"Dov'è Mar?" chiesi a Fla quando mi resi conto che non era in camera.

"A colazione, hai idea di che ora sia?" abbozzò un sorriso e io guardai l'ora sul cellulare.

"Cavolo!" mi precipitai giù dal letto e presi dei jeans di fortuna e una felpa pulita.

"Mi sa proprio che salterai la prima ora" mi disse la mia amica.

"Cavolo si" corsi i bagno e lei mi disse che stava andando alla caffetteria.

Uscì dalla stanza che le lezioni erano già iniziate, così feci colazione con calma da sola mentre leggevo un libro che avevo già finito. Mi godevo il mio cappuccino con il vociare delle pochissime persone che c'erano, il pienone era giusto pochi minuti prima della prima lezione.

Sam mi aspettava davanti alla mia classe di Francese, appoggiato con le vans distrutte al muro rovinato e con lo sguardo perso nel vuoto.

"Buongiorno" lo abbracciai e lui ricambiò, lasciandomi un bacio.

"Come mai hai fatto tardi?"

"Beh, ieri dopo che siamo tornati in camera -e già era tardi quando abbiamo lasciato la mensa- sono rimasta sveglia a parlare con Mar" gli spiegai " solo che lei è un animale notturno e quindi è abituata alle ore piccole, mentre io no" lui rise e mi toccò la punta del naso.

"Stamattina si è seduta al nostro tavolo sai?" mi avvisò.

"Oh..." ero davvero sorpresa.

"Mi sembrava di vedere Mar e Kian del primo anno..." attorcigliò una ciocca dei miei capelli al dito e si perse nei ricordi.

"Come mai non era con le nostre amiche?"

"Avete fatto tardi e lei stranamente era lì presto" alzò le spalle.

"Michael non c'era?"

"Sta qui il bello: Michael c'era" alzò un sopracciglio.

"Andiamo, io ora devo proprio entrare, ci vediamo a pranzo" lo baciai e mi lasciò entrare.

Mentre alla quarta e ultima ora di quel mattino, provavo a seguire la professoressa di filosofia, mi arrivò un messaggio da Mar.

Cinque minuti prima della fine della lezione chiedi il permesso per il bagno e vieni davanti llo stanzino del bidello

Mi istruì e le risposi una semplice conferma.

Dovetti combattere con la prof che proprio non mi voleva lasciar andare, diceva che potevo aspettare perché non stavo bene. Camminavo incerta nel corridoio laterale senza che anima viva mi affiancasse quel mattino, che cavolo aveva in mente la ragazza che quel giorno indossava la sua bella camicia a quadri bianchi e neri, con i capelli mossi.

"Su vieni" mi tirò dentro lo stanzino e accese la luce.

"Che cavolo di fine hai fatto stamattina? Sei sempre in ritardo, ieri abbiamo anche fatto tardi. Ti sei svegliata prima di proposito vero? Sam mi ha detto che eri a colazione con loro" le buttai tutto addosso.

"Senti stanotte non ho dormito ok? Mi sono svegliata alle 6 Jordy, capisci?" si passò una mano fra i capelli e anche con la poca luce notai le occhiaie che Mar non aveva davvero mai.

"Sei stata con Kian?" domandai con poca voce.

"Con chi se no?" incrociò le braccia "Michael alle 6 non si sarebbe svegliato nemmeno con un terremoto" alzò gli occhi al cielo.

"Quel ragazzo ti ama così tanto..." ed era così. Ero convinta che comunque Michael ci tenesse a Mar, perché per avvicinarsi a una complicata come noi due ci voleva solo il coraggio di uno degli O2L. Ma Kian avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei. Bastava dire che lui aveva quasi preso a pugni Daniel solo quando aveva messo in mezzo Mar la mattina prima. Esattamente come lei che gli aveva risposto solo dopo la merda che aveva buttato sul gruppo di ragazzi.

"Lo so" non aggiunse altro, si guardò le Adidas ai suoi piedi.

"Che volevi dirmi? E' quasi ora di pranzo"

"Io non so cosa succederà stasera, o domani, per quanto ne sappiamo quegli idioti potrebbero anche continuare lo Spillet o inventarsi qualche altra stronzata" mi avvisò.

"Lo so" annuii.

"La cosa importante è che ci ribelliamo a qualsiasi loro tentativo di metterci in mezzo, ok Jordy? So che a Flaviola non c'è bisogno di dirlo e gli Our 2nd Life se la caveranno benissimo soli ma tu... Voglio solo che tu esca gli artigli se ce n'è bisogno va bene? Non voglio ti facciano male"

E poi mi abbracciò, mi strinse davvero forte. Come se non ci vedessimo da secoli, come se le fossi mancata. Ricambiai e posai la testa sul suo petto essendo più bassa, il cuore le batteva forte. Che avesse paura?

A pranzo Mar restò piuttosto silenziosa, ascoltò Sara e Chelsea che ci parlavano dell'ora di scrittura creativa col loro esilarante compagno. Lanciai un'occhiata agli O2L e Sam era tranquillo, gli altri parlavano come sempre, Kian aveva gli occhi saettati sul tavolo di Daniele e i suoi amici.

"Chelsea ma Ashton?" non c'era nessuno dei quattro musicisti e la cosa era strana.

"Sai che non lo so. Mi ha mandato un vago messaggio per avvisarmi che non sarebbe venuto a pranzo ma niente più" alzò le spalle. Fortunatamente c'era da fidarsi di Ashton e lei era tranquilla ma io non ero tranquilla per quanto riguardasse l'assenza dei Muke.

Mar mi guardò capendo il perché della mia domanda ma non mi disse niente e continuò a mangiare.

"Che bel tavolo, mi viene quasi voglia di sedermi con queste cinque belle ragazze" l'amico di Daniel buttò giù la battuta e lui insieme ad altri due si fermarono proprio di fianco a me. Per una cavolo di volta che non c'erano Cameron o Ashton....

"Ti serve qualcosa Derek?" Mar parlò per la prima volta da quando era entrata in mensa.

"Svelami il tuo segreto per la popolarità Mar" il ragazzo in questione si sedette alla sedia libera affianco a me senza invito e Flaviola lo squadrò malissimo essendo di fronte. Daniel e la sua amica Rachel osservavano divertiti.

"Mi basta essere me testa d'uovo" Mar fece un commento poco carino sulla testa tonda e rasata del ragazzo "Ma d'altronde non tutti possono piacere" detto questo prese il vassoio e si alzò tranquilla.

"Fitch non te la sarai presa per il Jam vero? Andiamo non è da una ragazza ribelle come te arrabbiarsi per così poco." Si mise in mezzo anche Daniel.

"Io al posto tuo vedrei come va la settimana prima di parlare Hebbs" la ragazza si avvicinò a passi lenti a lui "Benvenuto nel mio paradiso, o angolo di inferno se preferisci"

Mar rovesciò il suo pranzo sulla felpa rossa di Daniel e gli sorrise da bastarda che era. Il nostro tavolo e quello degli O2L era in preda alle risate.

"Oops"

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora