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"Fa strano" Sam arricciò il naso davanti a quella che era stata solo una notizia fino a quella sera, non un fatto davanti ai suoi occhi.

"In senso positivo o negativo?" gli chiesi, stringendo di più la mia mano alla sua.

"Non lo so" si avvicinò di più all'entrata del Jam sbarrata.

"Se solo Kian fosse qui..." sussurrai, lui girò di poco la testa e mi guardò con la coda dell'occhio, era triste credo.

"Mar come ha reagito?" mi chiese continuando a fissare le strisce rosse e bianche, io mi appoggiai al muro con la schiena.

"Ci è rimasta male anche lei, quel posto è pieno di ricordi per tutti noi, belli e brutti, ma il suo unico pensiero ora è Kian, non ha la forza fisica e mentale per arrabbiarsi con Daniel" supposi e lui sembrava essere d'accordo.

Sam e Mar non avevano ancora parlato, si erano solo scambiati un'occhiata nel corridoio dell'ospedale mentre lui usciva e lei entrava.

"Posso capire" rispose semplicemente.

"Ti va di fare un giro Jordy?" mi domandò dopo "Ho bisogno d'aria, almeno fino al coprifuoco"

Così ce ne andammo in giardino, attraversammo il sentiero di breccia e arrivammo ai campi da basket. La mia amica era lì, da sola, seduta al centro del campo con le gambe portate al petto e il telefonino davanti a sé con una canzone.

"Hey ribelle" scherzai mentre ci avvicinavamo alle sue spalle.

"Jordy... Sam." si stupì nel vedere il ragazzo col braccio ingessato.

Si guardarono per un paio di secondi e poi lei lo abbracciò.

"Scusa Sam" Sussurrò lei al ragazzo. Quel gesto sorprese sia me, ma soprattutto lui. Anche se i due avevano una certa confidenza, Mar non era tipa da contatto umano o abbracci.

"Non è mica colpa tua" la tranquillizzò lui.

"Se non avessimo litigati quella sera..." scosse la testa "e grazie a Dio tu non sei ridotto così male"

"Si, non mi posso lamentare io" rispose Sam e poi calò l'imbarazzo fra noi tre. O forse era solo che c'era silenzio perché stavamo tutti pensando alla stessa persona.

"Che facevi qui?" le chiesi io per spezzare quel silenzio agghiacciante fra noi.

Lei sorrise con quel suo velo di mistero, per un momento mi sembrò di vedere la ragazza che mi portò al Jam la prima volta, la ragazza che rispondeva male agli O2L per lo Spillet.

"Quanto ti ho raccontato di me e Kian del nostro primo anno qui?" camminava verso gli spalti mentre lo diceva.

"Quel poco che sono riuscita a spillare a te e Sara" alzai le spalle "Ora che me lo fai notare, non so come vi siete incontrati, non so come ti hanno proposto di entrare nel gruppo, non so praticamente niente"

Mar sorrise di nuovo mentre si sedeva sulla seconda fila della tribuna, anche Sam sorrideva, lui la conosceva quella storia.

"Era seduto davanti a me nell'aula di spagnolo il primo giorno di scuola, fece finta di non avere nemmeno la penna per parlare con me, che idiota" alzò gli occhi al cielo e io risi.

"Che sfigato" commentò Sam.

"Già... A pranzo non conoscevo praticamente nessuno così mi disse 'hey siediti con noi', c'erano Sam e Jc al tavolo con lui e mi ricordo che Sam proprio mi stava antipatico come prima impressione mentre adoravo Jc, abbiamo così tante cose in comune" Sam rise e io li guardai serena.

"Non me lo avevi mai detto" Sam le puntò il dito contro.

"Hey mi sono subito ricreduta quando, mentre ti alzavi, quasi cadesti su Jc perché a volte sei peggio di Jordy e inciampi nei tuoi passi" si giustificò la ragazza.

"Voglio sapere il vostro primo bacio" pretesi da lei.

"Kian non me lo ha mai detto, non lo so nemmeno io" confessò Sam.

"E' stato qui" mi sembrò di vederla arrossire "Pioveva a dirotto e stavamo tornando dopo il coprifuoco, non me ne sarebbe potuto fregare di meno dell'orario, lo fermai nel bel mezzo del campo e lo baciai senza preavviso" sorrise intenerita dal ricordo.

"Com'è possibile che fra voi due sia finita così? Dio mio..."

Mar cambiò espressione, guardò Sam. Si era ammutolita.

"HA cominciato a essere popolare, cominciava a farsi amici, e a lui non andava bene, la voleva per gli O2L e sai, non interagiamo molto con altre persone all'infuori di noi se non voi due e Lia" mi disse Sam.

"E' stato in quel momento che ti ha messo davanti alla scelta fra loro e le tue amicizie?" le domandai. Mar annuì semplicemente.

"E da lì tutto è andato in picchiata verso un buco nero" concluse la storia Sam.

Si guardarono per un po' in modo strano, come se sapessero qualcosa che io non so, cosa non avrei dato per aver vissuto quel primo anno, o almeno averlo visto con i miei occhi. Sarebbe stata la prima stagione della serie tv che eravamo diventati, una stagione di chissà quante puntate che mi ero persa.

"E' come se non ne saprò mai abbastanza della storia prima che arrivassi io vero?" chiesi ai due.

"Jordy tu riusciresti a raccontare tutto questo a qualcuno che non lo ha vissuto?" mi chiese Mar.

"Si ma mi sembra che stiate nascondendo qualcosa" confessai. Lo vedevo da come erano a disagio.

"E' solo che io e Kian eravamo diversi da come siamo stati questo e lo scorso anno, a Fla piaceva Jc mentre loro non la volevano negli O2L, era tutta una situazione scomoda per chiunque di noi. Poi iniziò lo Spillet e nessuno sembrava capirlo, arrivò Trevor, loro divennero così conosciuti che io mi sentivo messa da parte anche se ero stata l'unica nel campus a rifiutarli" mi spiegò Mar.

"Il problema è che se tu fossi entrata nel gruppo da subito, lo Spillet non sarebbe mai esistito, magari col passare del tempo avrebbero accettato Fla e sarebbe stata parte degli O2L anche lei, Jordy non si sarebbe trovata in una marea di guai e non saremmo mai arrivati a tutto questo. Ci saremmo risparmiati chissà quante cose" Sam cambiò tono di voce.

"Mi stai dicendo che io avrei dovuto tradire le mie amicizie solo perché il tuo migliore amico ha manie di possesso? Mi dispiace ma non è così che funziona con me"

Non riuscivo a sopportare Mar e Sam che discutevano perciò chiusi lì il discorso.

"ok adesso basta parlarne" alzai la voce per farmi sentire da loro due.

"Non mi interessa più chi ha fatto cosa, ho capito cos'è successo. Dovremmo pensare che un nostro amico rischia la vita in ospedale no?" toccai il loro punto debole per farli calmare. Era un colpo basso ma potevo calmarli entrambi solo in quel modo.

"Io me ne vado a dormire, domani dovrei provare a presentarmi a lezione" ci disse Mar prima di raggiungere Fla in stanza.

"Sam vi guardavate come se nascondeste qualcosa, dimmi che c'è" lo supplicai a quel punto.

"Ma no, cosa vuoi che ci sia" disse tranquillo ma non mi convinceva.

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora