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Buon anno honeys🎉✨

Sam moriva di freddo ma non voleva ammetterlo, si congelava a New York rispetto a Filadelfia. Continuava ad affondare il viso nel maglione dal collo alto fino al naso, lo guardavo ed era adorabile, aveva gli occhi lucidi dal raffreddore e io mi stringevo a lui ogni volta che potevo per riscaldarci di più.

"Ma dove sono finiti tutti?" eravamo andati a mangiare in un ristorante e stavamo aspettando i nostri amici a Times Square che era super affollata. Non avevo idea di come li avremmo trovati.

"Jordy!" quella forza della natura di Chelsea ci aveva visti e ci stava venendo incontro insieme ad Ashton, Sara e Niall.

"E' bellissimo qui vero? Non ci ero mai stato del periodo delle vacanze" Ad Ashton brillavano gli occhi e io e Sam eravamo d'accordo.

"Cavolo fa freddo" si lamentò Niall che non riusciva a stare fermo "Vediamo se troviamo gli altri?" propose e iniziammo ad andarcene in giro.

New York era pittoresca, c'era gente di tutti i tipi, dai più stravaganti festaioli a chi, come noi, era lì con gli amici solo per divertirsi. Due ragazze vestite in modo strano stavano distribuendo trombette e cappellini colorati, ne misero uno ad ognuno di noi e ci augurarono buon anno in anticipo.

"Sei così buffa Jordy" Sam rise.

"E tu sei ridicolo" gli feci la linguaccia.

"Ma che vi siete messi?" Mi chiese ridendo Fla alle mie spalle.

"Fla eccovi!" la abbracciai. Poi salutai Cameron che era affianco a lei e dietro di lui c'era il resto degli o2l. Con loro la mia sorella maggiore.

"MAR!" le corsi incontro e lei mi abbracciò, lasciò un attimo la mano a Kian.

"Sei venuta" dissi piano.

"Non potevo perdermelo" sorrise "Ma come vi siete conciati, sei piena di glitter" mi pulì il viso con un dito.

"si, siamo capitati in mezzo a delle specie di animatrici" risi.

"Beh direi che ci siamo tutti" Chelsea sorrise contenta.

Dopo decidemmo di avvicinarci alla folla che ballava in mezzo alla piazza e cominciammo a fare baldoria, per un attimo mi sembrò quasi di essere al Jam. Poi mi resi conto che in effetti, al Jam non eravamo mai riusciti a divertirci tutti quanti insieme, c'era sempre qualcuno che litigava con qualcun altro.

(da qui, vi consiglio l'ascolto di Chasing Cars - Snow Patrol)

Quando la musica cominciò a sfumare capimmo che mancavano davvero pochi minuti al nuovo anno. Sam mi guardo e poi mi strinse a sé. Mancava un minuto e il grattacielo centrale di Times Square iniziò a fare il conto alla rovescia proprio quando Sam iniziò a diventare sentimentale.

"Jordy?" mi chiamò e io lo guardai sotto tutte quelle luci colorate, ci togliemmo quegli stupidi cappellini.

"Non so cosa ci riserverà il prossimo anno, voglio solo che inizi come questi ultimi giorni, non m'importa cosa è successo nel 2016, so solo che non permetterò più a niente e nessuno di separarci"

Era davvero sincero, lo era sempre stato con me riguardo i suoi sentimenti, su questo non c'era da dubitare. E io sentivo di amarlo ogni giorno di più e non capivo come fosse possibile perché lo amavo già da impazzire, come saremo andati avanti davvero non lo sapevo. Il nuovo anno mi avrebbe portata ad allontanarmi da Sam perché lui avrebbe finito il college lasciandomi sola alla Penn State, esattamente come Fla e Mar.

"Sam io ti amo seriamente, non voglio mai lasciarti."

Iniziammo a baciarci diversi secondi prima della mezzanotte, non me ne fregava niente di cosa stavano facendo gli altri in quel momento. Sentivamo New York in coro fare il conto alla rovescia da 10 a 1. Per me e Sam quell'anno era stato difficile ed era stato anche la nostra rinascita, ci eravamo ritrovati e volevo solo sentire lui in quel momento.

"Buon anno Jordy"

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I postumi della sbronza facevano schifo. Non ero proprio abituata a bere.

Quando aprii gli occhi in un primo momento mi trovai spaesata e poi riconobbi la stanza di Sara, ero nel letto che mi aveva preparato e lei nel suo con Niall che dormivano abbracciati proprio come me e Sam. Lui era ancora nel mondo dei sogni e lo lasciai riposare.

Mi alzai in silenzio e quasi barcollai nel buio, uscii facendo meno rumore possibile e chiusi la porta. La luce mi stava accecando e mi stropicciai gli occhi: non ricordavo benissimo cosa avevamo fatto dopo essere stati in discoteca, non mi ricordavo nemmeno il ritorno a casa di Sara e Mar.

Mi guardai intorno e di fronte la camera di Sara c'era quella di Mar che aveva la porta aperta, mi affacciai ma non ci vidi lei nel suo letto grande: bensì Ashton e Chelsea. Ok la cosa era seriamente strana, quanto avevamo bevuto? come eravamo finiti disposti così? Fortuna che i loro genitori non erano tornati quella notte.

Attraversai l'ampio appartamento Fitch per trovarmi nel salotto, sul divano a L c'erano Mar e Kian che dormivano beati e sembravano così in pace con loro stessi.

Sorrisi intenerita e andai in cucina. All'appello delle persone che avrebbero dovuto dormire lì mancava Fla ma poi pensai che fosse con Cameron in hotel anche perché in quella casa non c'era più posto. Presi la caffettiera che era vicino ai fornelli e dopo svariate ricerche trovai il caffè.

"Lo sportello affianco" una voce delicata mi corresse mentre cercavo anche lo zucchero.

"So che non funzioni senza caffè" spiegai a Mar "volevo preparare la colazione ma poi ho pensato che non voglio dare fuoco a casa tua" scherzai e lei sorrise.

"Grazie" aveva il viso poggiato su una mano e gli occhi socchiusi. Era quasi stesa sull'isola in cucina.

"Sembri anche più stanca di me" notai.

"Lo sono Jordy, Sam ti ha riportata a casa con Sara molto prima perché eri combinata male" ridacchiò. Io non mi ricordavo niente.

"Oh, mi dispiace..." dissi con la testa bassa.

"Tranquilla, ci siamo divertite comunque" mi fece l'occhiolino.

"Come mai non eri nel tuo letto?" le domandai curiosa.

"Perché io e Kian siamo tornati un paio d'ore fa" mi confessò mentre la guardavo girare il caffè col cucchiaino.

"Oh..."

"Abbiamo parlato un po' sulla strada di ritorno dalla discoteca, ci abbiamo messo di più rispetto agli altri" continuò.

"E' caffè quello che sento?" Chelsea entrò assonnata in cucina mettendo fine alla nostra conversazione.

"Buongiorno" le disse Mar con un sorriso.

Sembrava essere tranquilla, il che non era da lei. Ancora mi domandavo se fosse stato davvero solo un "ti prego" di Kian a convincerla a passare capodanno con noi. Ancora di più c'era quella cosa che Kian non voleva dirmi che però a lui aveva confessato.

Ma, per una volta, dissi a me stessa di smetterla di pensarci. Perché stavamo tutti bene, ci eravamo divertiti e ridevamo nonostante avessimo tutti il post sbornia e poche ore di sonno.

Mi dissi che per qualche giorno potevo illudermi che fosse davvero tutto finito.

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora