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Tutti identico ad un anno fa. Mi rivedevo nelle ragazzine del primo anno che non sapevano nemmeno dove andare. C'era di nuovo Eleonora ad accogliere i "nuovi arrivati", sorrisi mettendomi in fila dietro ad una ragazzina riccia, era bello vedere una faccia familiare ad ogni modo.

"Ciao El"

"Jordan?" Aveva una faccia sorpresa ma sorrideva.

"In carne ed ossa" allargai le braccia.

"Immagino tu voglia la tua stanza" mi disse dopo.

"Senti so che sono girate tantissime voci quando me ne sono andata e so che sai cos'è successo, insomma tutti parlavano di noi" inizio io.

"Hey tranquilla, ho capito. Ti do la stanza con Chelsea" mi fece l'occhiolino capendomi benissimo. "Mar ha assolutamente voluto Sara in camera sua, ha detto letteralmente: o lei o mi lasci il letto vuoto. Quindi ci ho messo sua sorella" mi avvisò infine.

"Grazie" dissi semplicemente prendendo la chiave per poi salutarla.

Mi diressi verso l'edificio ovest dove alloggiavano le ragazze, trascinando l'enorme valigia e guardando il sole diventare quello autunnale e triste dietro gli alberi.

"Con tutte le persone che mi aspettavo di vedere, tu sei decisamente in fondo alla lista"

Non dovevo voltarmi, sapevo fosse lui, quella voce perseguitava i miei incubi ed era stata la mia tormenta da settembre a gennaio.

"E sinceramente tu eri l'ultimo che speravo di incontrare" mi girai per guardare male Kian. Era seduto fermo sul muretto, faceva rimbalzare le vans a scacchi contro il cemento e aveva il sorriso furbo di chi ha combinato qualcosa anche essendo il primo giorno.

"Avresti preferito incontrare Mar? O Flaviola?" Mi fece notare poi. Era sempre Kian e sapeva dove colpire.

"Mar no, Flaviola almeno è stata sempre sincera con me" mi rimisi a camminare ma lui mi seguì.

"Jordan le cose sono cambiate, sono passati mesi"

"Sara me l'ha detto" lo avvisai.

"Ti ha raccontato tutto?" Voleva essere certo di cosa?

"No!" Mi girai di scatto e ci fermammo entrambi. "Se sono qui non è per scelta mia quindi non voglio saperne niente finché posso. Nè di te, nè di lei, né del Jam, né di..." mi fermai con uno nodo in gola. Lui capì.

"Hai pensato a lui, non è così?" Mi chiese e io abbassai la testa, potevo fingermi spavalda con Kian ma non ero forte come lui.

"Farò finta di non avertelo domandato" mi disse poi vedendomi in difficoltà.

"Ma non hai niente da fare? Tipo stare con la tua ragazza?" Gli chiesi innervosita. Lui ebbe un attimo di esitazione, mi guardava negli occhi provando a capire chissà cosa.

"Sai che Sara è già qui vero? Siamo arrivati entrambi ieri, con la primissima navetta per il college" mi informò.

"Si lo so"

"Ma Mar non c'è"

"Lei e Sara non sono venute insieme?" Gli chiesi.

"Non è stata tutta l'estate a New York, tanto meno con me.." fu il suo turno di abbassare la testa.

"Beh se non sto con lei c'è un motivo e se anche lei non è arrivata ieri con Sara è perché sta scappando, lo fa da mesi, come te"

Confessò tutto, sembrava che non sapesse cosa fare con lei e il problema era che Kian conoscesse benissimo tutto tranne i pensieri di Mar.

"È Mar, sarà solo in ritardo, la conosci meglio di me" non volevo accettare la verità.

Presi la mia valigia e andai a passo veloce verso la stanza 432. Chelsea era sul letto stesa a leggere e mi saltò addosso.

"Saremo compagne di stanza che bello!" Gridò nel mio orecchio e quella fu la mia prima vera risata in quel college.

The Jam 2 || Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora