Prologo

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'Corri, corri, corri.
Ehi aspetta, sei un mago per le mutande di Merlino, un dannatissimo mago! Stupido, smaterializzati invece di correre come un idiota' Suggerì una vocina irritante nella testa di Harry. Il mago in questione accettò di buon grado l'amorevole consiglio e, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno nei dintorni, Crack. E in un attimo era al ministero, al suo posto di lavoro, abbastanza in ritardo per beccarsi l'occhiataccia di Hermione, in piedi a qualche metro da lui con le braccia conserte e il piede sinistro che non smetteva di picchiare il pavimento, ma abbastanza in orario per avere ancora un lavoro.
Si passò una mano tra i capelli lanciando uno sguardo di scuse alla sua amica e buttando un occhio intorno a lui trovò poco distante anche Ron, il suo migliore amico. Il rosso si accorse del suo amico e si avvicinò a lui. "Miseriaccia Harry, eccoti finalmente! Hermione sta per fare un buco nel pavimento con quel piede!" gli disse il rosso facendo un cenno con la testa verso la ragazza
Harry gli sorrise "La mia dannatissima sveglia non ha voluto suonare questa mattina, sono qui per miracolo Ron. E, tanto per la cronaca, Hermione mi sta uccidendo con lo sguardo per la miseria, cosa succede oggi di così importante da farla infuriare per un mio quasi ritardo?"
"Non succede niente amico, lo sai com'è, odia i ritardi. Rilassati le passerà"
Con questo Harry si mise a lavoro.
Hermione sorrise piano scuotendo la testa, e si decise anche lei a cominciare il suo lavoro smettendo di cruciare Harry con lo sguardo.
Ron la guardò ancora per un attimo, era perfetta, lo era sempre stata anche se al tempo lui non l'avrebbe mai ammesso, poi distolse lo sguardo e si diresse alla sua postazione.

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