Capitolo 3

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Harry

Questo è successo nelle ultime ore, questo ci ha portati di fronte a Silente, questo è il motivo per cui, ora, Io, Hermione e Ron siamo nello studio di Silente, ad Hogwarts, e stiamo per spiegare al nostro ex-professore Silente il perché e il come siamo qui, che poi chi sa qui dove, o meglio, qui quando. Credo che sia il caso di chiedere questo 'dettaglio' a Silente, ad un certo punto.
Si lo so, scusate, continuo a ripetere Silente ma una parte del mio cervello continua a ripetere alcune parole nella mia testa. Parole che mi impediscono di credere che quello che ho davanti sia davvero l'ex-preside della nostra scuola. Parole tipo 'torre, Piton, Avada Kedavra, Morte'... O qualcosa del genere comunque.
"Le sembrerà una domanda un po' strana professore ma - chiedo io a quel punto - Posso chiederle in quale anno ci troviamo?"
Silente, dopo che ho detto il mio cognome, sembra avere un attimo di esitazione in cui, forse, fa due più due. L'attimo dopo mi sta di nuovo sorridendo dolcemente mentre mi dice "caro ragazzo, somigli tremendamente a quello che, credo di aver capito, sarà il tuo futuro padre. È lampante. La tua somiglianza con James Potter è appena più che lampante, quasi straordinaria direi - si ferma a guardarmi qualche secondo, per poi aggiungere - Oh.. Prego ragazzi, sedetevi, credo che noi avremmo un paio di cose di cui parlare"
Ci sediamo e iniziamo a spiegare tutto al professore mentre lui ascolta con molta attenzione il nostro racconto.
"Bene ragazzi, non riesco davvero a capire come sia stato possibile ma a quanto pare avete fatto un salto nel tempo. Non vi preoccupate cercherò di capire cosa è successo e vedrò cosa posso fare per farvi tornare dai vostri cari al più presto, ma, nel frattempo, credo che sia il caso di inserirvi in una casa per non destare sospetti. Va bene?"
Annuiamo tutti e tre e Hermione dice "professore noi eravamo tutti e tre in grifondoro al nostro tempo, crede che potremmo rimanere nella nostra casa?"
"Certo ragazzi, dopotutto il cappello aveva già scelto" posa lo sguardo su ognuno di noi prima di fermarsi su di me e aggiungere "comunque, siete nel 1977, e credo davvero che voi, soprattutto tu Harry, dobbiate incontrare alcune persone. Ma prima, sareste così gentili da raccontarmi gli eventi del vostro tempo? Sembrate tre ragazzi che ne hanno passate fin troppe, sapete, i vostri occhi parlano"
I miei amici mi guardano e, dopo aver ricevuto un cenno da parte loro, decido di raccontare tutto: Voldemort che ottiene potere, la profezia, James e Lily, la loro morte e la disfatta del signore oscuro, il bambino che è sopravvissuto, tutta la mia storia prima della lettera e di Hogwarts, tutte le mie avventure e disavventure durante i miei anni in questa scuola, fino alla guerra e alla morte di Voldemort. Una volta finito guardo il suo volto pieno di stupore, gli lascio qualche attimo per assimilare il tutto e poi aggiungo "credo che lei volesse farci incontrare i miei genitori e i malandrini vero professore?"
"Si ragazzo, se ne accorgerebbero comunque, tua madre è una strega davvero molto brillante"
"Non credo che riuscirei a mentire alle persone che ho amato di più" dico in un sussurro "vorrei dire loro la verità, se lei è d'accordo"
"Certo ragazzo, credo che voi siate qua per fare qualcosa di importante" fissa il suo sguardo su di me, intravedo una luce nei suoi occhi, poi aggiunge "sapete, non credo nelle coincidenze, credo davvero che il destino abbia deciso di darvi una seconda occasione... Ora, sta a voi scegliere che farne"
Rimaniamo tutti in silenzio per un tempo indefinito.
Poi il preside parla "Annuncerò il vostro arrivo questa sera, a cena" poi rivolto a me "cambierò solo il tuo cognome ragazzo"
Annuisco, per ovvi motivi.
Stavamo tutti cercando di assimilare gli ultimi avvenimenti.
Nulla di facile, insomma.
'Come se ci fosse mai qualcosa di facile nella tua vita'
Me n'ero accorto anche senza il tuo significativo contributo, stupida vocina irritante
'Accidenti, qui qualcuno è agitato, meglio filarsela!'
Ecco, vai vai. Sparisci.
'Tornerò, non illuderti'
Basta, ti ignoro.
E mentre ero intento a ignorare filos - si ho chiamato la mia stupida vocina interiore filos - si sente bussare alla porta.

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Vi prego commentate e ditemi cosa ne pensate fino ad ora :)

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