Capitolo 1

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Era tornato a casa alle 23. Al lavoro lo avevano sfinito, letteralmente. Mentre si dirigeva verso le scale pensò se fosse il caso di mangiare qualcosa e, istintivamente, buttó uno sguardo verso la cucina ma poteva sentire chiaramente il suo letto chiamarlo dal piano superiore e decise che per oggi aveva sofferto abbastanza e non poteva proprio più aspettare. In un soffio si ritrovò al piano superiore e pochi secondi dopo era dentro il suo pigiama sotto le coperte, al caldo. Non ebbe il tempo di rendersene conto che praticamente era già più di là che di qua, e a tempo record si addormentò.
Il giorno seguente era il 25 dicembre, era Natale e questo significava mangiare, e per 'mangiare' si intendeva andare alla tana, e 'andare alla tana' significava passare la giornata con Ron, con Hermione, con i genitori di Ron, con i fratelli di Ron e, di conseguenza, con la sorella di Ron: Ginny Weasley, la sua ragazza. In sintesi, Natale significava riuscire a passare del tempo con Ginny. Tanto tempo. Harry non vedeva l'ora ma, purtroppo, tanto tempo, con Ginny, era comunque troppo poco.
Quella mattina si alzò dal letto di ottimo umore e, in un battito di ciglia, era pronto e si era smaterializzato davanti casa Weasley, aspettò Hermione e Ron come si erano precedentemente accordati e poi entrarono.
Varcata la soglia della casa l'atmosfera che li avvolse era dolce e festosa, decisamente Weasley, decisamente natalizia, decisamente sapeva di casa. Istintivamente i tre ragazzi sorrisero.
Harry si avvicinò a Ginny seduta sul divano e le lasciò un bacio a stampo, lei gli sorrise e lo salutò "buon Natale Harry. Il tuo regalo è sotto l'albero ma, ovviamente, potrai aprirlo solo dopo pranzo, caro."
Harry ghignó "Buon Natale Ginny. Se la metti così, il tuo lo avrai solo dopo che io avrò avuto il mio, e non un solo secondo prima, cara."
Ginny mise il broncio tentando di sembrare offesa, missione che fallì quando un mezzo sorrisetto, che non riuscì proprio a trattenere mentre guardava Harry, la tradì senza pietà. A quel punto i due risero insieme e si diressero verso la cucina dove, dopo che Harry salutò il resto della grande, grande, davvero grande famiglia, si sedettero tutti insieme per mangiare.
Subito dopo pranzo aprirono i regali ed Harry ricevette da Ginny l'ultimo modello di scopa: la Nimbus 2009!
Il mago baciò la sua ragazza prima di ringraziarla "Non ci credo Ginny! È fantastica, la adoro! Ma non dovevi, davvero..."
"Oh sì che dovevo! Almeno così smetterai di stressare ogni singolo essere umano che incroci perché 'la Nimbus 2009 è fantastica e un giorno deve essere mia' amore"
Harry rise e insieme a lui tutta la famiglia Weasley, poi Ron trascinò Harry e Hermione fuori casa urlando alla sua famiglia che sarebbero andati a provare la scopa e non sarebbero stati di ritorno prima di qualche ora. Appena fuori casa Ron e Hermione appellarono le loro scope e immediatamente vi furono sopra e, appena in volo, Harry sfrecciò via: la nuova Nimbus era straordinariamente veloce!
Passarono molto tempo nel cielo e si divertirono un mondo. Stavano ridendo per una quasi caduta di Ron quando Hermione, vedendosi sfrecciare davanti un luccichio d'oro, perse per un attimo l'equilibrio e si appoggiò al braccio di Harry affianco a lui per ristabilizzarsi, il luccichio si fermò in mezzo tra quest'ultimo e il suo migliore amico e i due riconobbero il boccino d'oro. Incuriositi dalla strana apparizione allungarono entrambi la mano per prenderlo e, per una strana coincidenza, lo toccarono nello stesso identico istante sentendosi poi subito avvolgere da una luce calda che arrivò un attimo dopo anche alla ragazza che riuscì solo a pronunciare "ma che diavolo..." Prima di sentirsi strattonare via e ritrovarsi pochi istanti dopo stesa a terra al fianco del suo migliore amico e del suo ragazzo. Buttò uno sguardo ai due per controllare che stessero bene e notò sui loro volti la stessa espressione sorpresa e confusa mentre si guardavano intorno, così li imitò e, alzando gli occhi al cielo e spaziando con lo sguardo, capì il perché delle loro espressioni: il campo ovale, gli anelli. Era decisamente un campo di quidditch. Anzi no, per la precisione, quello era il campo di quidditch. Quello dove Harry prese il suo primo boccino.
"Ragazzi, questa è Hogwarts. Qualcuno sa perché siamo finiti qui?" Chiese un po' stordito Harry
"Beh non ci resta che scoprirlo a questo punto no? Forza, andiamo dalla McGranitt, avrà sicuramente delle risposte" gli rispose Hermione.
Così raccolsero le loro scope e si avviarono verso il castello.
Harry aveva un pessimo presentimento, quel castello, che all'apparenza era lo stesso dove avevano passato sette lunghi anni, ora era come se all'improvviso gli risultasse diverso. Quasi nuovo.

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