Harry
"Il pollo" Sirius vuole il pollo.
James non da segni di aver sentito.
"James.. il pollo!"
Ancora nulla. James non reperibile.
"James passami quel fottutissimo pollo!!" Urla Sir, James si risveglia e gli passa il pollo.
Quei due quando mangiano sono quasi peggio di Ron!
Siamo in sala grande per il pranzo e siamo tutti un po' nervosi.. dopotutto manca così poco agli esami, maggio è arrivato in un baleno e molti di noi (James..), senza fare nomi (..e Sirius), non hanno praticamente aperto alcun libro.
Fuori piove forte. Una tempesta che mi risulta terribilmente familiare, quasi magica.
Brutto segno, bruttissimo.
Non faccio in tempo a finire questo pensiero che un ragazzo del sesto anno entra affannato nella stanza urlando a perdifiato "SONO QUI! SIAMO SOTTO ATTACCO!".
E in pochi attimi è il caos: ragazzi del primo terrorizzati, professori che cercano di mantenere la calma, alunni del sesto e settimo con le bacchette alla mano. Chi corre, chi si nasconde, chi raggiunge i professori, pronto a combattere.
"Mantenete la calma, bacchette alla mano, pronti a difendersi. Non ci avranno così facilmente! Combatteremo!" La voce amplificata di Silente sovrasta il trambusto, pochi secondi prima che la grande finestra sul lato destro della sala venga mandata in frantumi. Una dozzina di uomini, vestiti di nero con delle maschere argento che coprono tutto il viso ad eccezione degli occhi, fanno irruzione.
Scatto in piedi e in men che non si dica sono al fianco di James, Sirius, Ron, Hermione, Remus e Lily a combattere.
"Protègo" urlo alle spalle di Remus fermando un incantesimo che stava per colpirlo.
"Non ti hanno insegnato che attaccare alle spalle è da codardi? Stupefìcium!"
E tra incantesimi di difesa e incantesimi di attacco combattiamo fianco a fianco cercando di proteggere ciò che ci è più caro. Fino a quando una voce tuona sopra tutte le altre e mi costringe a spostare lo sguardo sulla finestra distrutta "Non sono qui per combattere, non oggi. I miei uomini sono qui per portare via quanti di voi hanno, saggiamente, deciso di passare dalla mia parte e giurarmi fedeltà". La voce che è stata padrona e protagonista di tutti i miei incubi negli anni di Hogwarts, la sua voce. Lord Voldemort in persona guarda tutti i presenti in sala grande con un misto tra disgusto e superiorità, ma anche finta benevolenza, prima di continuare "Chi di voi ha deciso di schierarsi con me e vivere si avvicini ai miei fedeli. Avete la mia parola che non vi sarà fatto alcun male."
Come se la sua schifosissima parola contasse qualcosa.
Spero con tutto me stesso che nessuno degli studenti faccia un passo verso di lui, ma so perfettamente che non sarà così. Infatti, i primi ad alzarsi e muoversi sono Markus Mulciber, Evan Rosier e Zack Avery, seguiti subito da altri serpeverde, alcuni tassorosso e corvonero, e pochissimi grifondoro.
Il mio sguardo cerca istintivamente gli occhi neri e profondi di Severus Piton e lo vedo avanzare verso i mangiamorte con gli occhi però fissi su Lily. Successivamente cerco quelli grigi, familiari ma al contempo diversi, di Regulus Black, fratello di Sirius, e lo vedo cercare lo sguardo del malandrino con gli occhi appena un po' lucidi, come a volergli dire che lui in realtà non ha scelta.
C'è sempre una scelta Regulus.. non farlo..
Ma so che le mie preghiere sono inutili, il giovane Black ha già raggiunto Mulciber.
Infine, i miei occhi studiano il tavolo dei grifondoro, cercano Minus. Eccolo, guarda intensamente i malandrini quasi sperando che siano loro a fermarlo, ma in fondo so che nemmeno loro potrebbero: c'è una nota di astio nei suoi occhi.
"R-Remus.. P-Peter!" Sento sussurrare James alle mie spalle.
"Peter.." parla Remus a voce abbastanza alta da farsi sentire dall'interessato.
"... non farlo.." continua Sirius.
"... facci capire che non ci sbagliavamo a chiamarti malandrino!" Conclude James con la voce leggermente incrinata.
La verità è che li capisco, è stato parte del loro gruppo per anni, e quando i malandrini vogliono bene lo fanno fino alla fine, fino al limite del possibile, e, qui nel loro tempo, Peter non ha ancora fatto nulla per guadagnarsi il loro eterno odio, nulla di irreparabile.
Vedo Minus abbassare appena lo sguardo, poi riprendersi subito e dire "Non sarò più all'ombra di nessuno di voi. - fa qualche passo avanti prima di fermarsi e, sempre di spalle, aggiungere - Comunque, è stato bello essere un malandrino."
Dopo ciò si unisce agli altri, appena in tempo per sparire con loro in una nuvola di fumo nero come la notte.La sala grande è devastata. Vetri rotti, tavoli spezzati o ribaltati. Ragazzi feriti, devastati, confusi. C'è silenzio, spezzato solo da singhiozzi o parole sussurrate tipo 'non può averlo fatto' o 'non ci credo, ha scelto loro'.
Poi Silente parla:
"Capisco che siete storditi e confusi, e forse anche un po' amareggiati. Come lo sono io. Abbiamo appena visto compagni, ragazzi, studenti, amici, fratelli abbandonare la sala grande per schierarsi dalla parte di Voldemort, è comprensibile che lo siate. Ma non giudicateli così in fretta.. alcuni di loro lo hanno fatto con la convinzione di non avere scelta, - guarda intensamente Sirius - altri per convinzioni che gli sono state date sin da piccoli dai genitori. - il suo sguardo spazia per la sala grande, prima di ritornare sui malandrini - Tenete sempre in considerazione che la paura distorce la mente e fa fare grandi errori, e il coraggio non è una virtù concessa a tutti."
Studia bene tutti gli studenti prima di proseguire.
"Non starò a girarci troppo intorno ragazzi, sarebbe inutile. Questa è la guerra, sarete chiamati a combattere o a tornare dalle vostre famiglie, a voi la scelta.
Cercate di capire cosa è meglio per voi, per cosa e per chi vale la pena lottare. E non dimenticate che là fuori c'è la guerra e, presto o tardi, ognuno di voi dovrà fare i conti con le proprie decisioni."Per cosa vale la pena lottare? Ho fatto la mia scelta anni fa. E rifarò la stessa scelta: combatterò per le persone che amo.
Incrocio il mio sguardo con quello di Hermione e Ron. Sono sempre stati al mio fianco, ho sempre saputo di poter contare su di loro, in ogni momento, per tanti anni, li ho sempre trovati pronti di fianco a me con la bacchetta alla mano. Stiamo per affrontare un'altra guerra, insieme, e, questa volta, in ballo c'è tutto il nostro futuro, tutto e tutti quelli che conosciamo.
Stiamo per batterci di nuovo. E li troverò di nuovo al mio fianco.
So già la mia scelta: lotterò per mio padre, per mia madre, per Sirius, per Remus, per il futuro che gli è già stato tolto una volta. Lotterò per tutti coloro che per me ci sono sempre stati e che mi hanno sempre dato affetto.
Lotterò per chi amo, ancora.
----------------------Capitolo impegnativo.
Attenzione ragazze/i, presto cambierà tutto.
Presto tutti saranno messi alla prova.
Immaginatevi tutto, perché tutto può ancora succedere.Come sono poetica..... ok, va bene, vado a mangiarmi la Nutella.
Spero vi piaccia, commentate, fatemi sapere. 😉
STAI LEGGENDO
Harry Potter: dove tutto è cominciato.
FanfictionAllooooora, questa è la mia prima storia.. Spero che sia decente e che piaccia a qualcuno.. La guerra è finita. Harry, Hermione e Ron lavorano al ministero dopo aver finito Hogwarts con voti eccellenti. Sembra tornata la calma, ma ehi, nella vita d...