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Tutto andava alla grande, pensavo che la scuola fosse incominciata male e, invece, si è rivelata meglio del previsto.

Io e Emanuele ci baciamo di tanto in tanto anche se non abbiamo chiarito cosa siamo. Lui, a causa di mio fratello, è ridotto male ma non mi lascia lo stesso.

Mi siedo al mio tavolo e incomincio a riordinare il mio banco.

Entra Camilla e si mette al suo posto nel più completo silenzio, è diventata strana da un bel po' di tempo ma quando gli chiedo cosa abbia mi risponde male. Ho provato a chiedere a Riccardo e lui mi dice che è solo un brutto periodo e mi quindi le passerà.

Ben presto tutti entrano e Selena si siede al mio fianco con un gran sorriso sulle labbra: si sta frequentando con un ragazzo dell'ultimo anno. È sempre sopra le nuvole.

In classe entra Alex e lo vedo messo bene dopo tutto, non sembra giù per colpa di Camilla che si è messa con un ragazzo che non è lui.

Gli devo parlare uno di questi giorni: è un buon amico e mi manca uscire con lui.

La professoressa di Italiano entra in classe e tutti ci alziamo per poi sederci di nuovo.

-Ragazzi ho tre cose importanti da dirvi: la prima riguarda una nuova compagna, entra pure cara-dice la donna dai capelli ricci biondi e occhiali rossi.

Una ragazza alta quanto magra entra in classe e subito i miei compagni incominciarono  a squadrarla da testa a piedi: capelli marroni chiari lisci, occhi verdi intensi e fisico asciutto. Ma quanto cavolo è magra ?!

Si presenta alla classe con il nome di Sara e da quanto posso notare è una ragazza abbastanza timida. Le vorrei essere amica, nell'intervallo le andrò a parlare.

La ragazza si siede affianco alla più timida della classe e già so che è una buona scelta: potrebbero diventare amiche. Sorrido felice a sol pensiero.

La seconda notizia è che tra una settimana esatta partiremo verso la Spagna, ci consegna i fogli e io subito sono felice: i miei fratelli mi hanno parlato che dalla terza superiore si incominciano le gite fuori dall'Italia.

La professoressa chiede con chi vorremmo stare in stanza e mentre tutti discutono io alzo la mano.

-Mia-mi richiama e tutti si azzittiscono per sentire cosa ho da dire.

-Io, in camera vorrei stare con: Sara e Silvia, se per loro va bene-affermo.

Ho chiesto di essere in classe con la ragazza che mi ha tirato una pallonata in testa e la nuova arrivata. Sarà divertente anche se io e Camilla avevamo programmato di stare insieme fin dalla prima superiore, ma le cose cambiano.

Voglio conoscere quelle due ragazze. Voglio farmi nuove amiche anche se quello che ho non le cambierei per nulla al mondo.

Silvia diventa rossa in viso e alla fine annuisce come fa anche la sua compagna di bianco. Perfetto.

Sono felice starò con delle nuove persone e me le farò anche amiche, le voglio davvero conoscere.

Ogni persona è diversa e io voglio scoprire ogni singola sfumatura di quelle ragazze. Dicono che le ragazze con quel carattere sono sempre quelle che ti danno di più.

Camilla si mette in camera con Selena.

Aspetto che la lista finisca e poi arriva la terza nuova novità della professoressa: tenere un diario proprio.

Non ho mai avuto un diario dove scrivere i miei segreti, ma, mi sarebbe piaciuto averlo adesso che ci penso.

Pomeriggio lo andrò a comprare.

La campanella suona e l'intervallo di venti minuti, per la gioia di tutti , arriva.

Mi alzo dalla sedia e come un tornado la mia miglior amica mi si avvicina.

-Perché?-domanda solo.

Ci teneva a stare in stanza con me, lo so. Lei è molto privata e se ti fa entrare nelle sua vita ne rimani completamente travolta.

È ora però che lei incominci a cambiare, ad abbattere i muri con le altre persone. Non va bene essere sempre, monotonamente, chiusi in se stessi.

-Perché si, non rompere, ti divertirai con Selena, te lo prometto-dichiaro e mi giro verso la mia compagna di classe-Vi divertirete un botto insieme.

Detto quelle parole mi allontano dalle due così per lasciarle parlare. Durante il periodo che abbiamo trascorso insieme non si sono mai rivolte la parola, è ora, spero, che questa cosa cambi.

Mi siedo sulla sedia e mi giro verso i due banchi dove ci sono le due ragazze intente a guardare, solo e solamente, il cellulare. Non si parlano.

-Ciao-saluto per farle staccare gli occhi da quell'aggeggio.

Le due ragazze alzano gli occhi dal display del loro cellulare e mi guardano senza fiatare.

Faccio così tanta paura senza trucco ?

La risposta, dalle loro facce, mi sembra scontata.

-Mi chiamo Mia, piacere di conoscerti-mi presento e allungo la mano verso di lei.

Sembra timorosa ma, alla fine, alza la mano e stringe la mia. Ha la pelle fredda in un modo assurdo e posso vedere le sue ossa a momenti.

Non sarà mica ?...
Ritira la mano subito.

-Beh, saremmo in camera insieme, spero non vi dispiaccia-commento per creare una conversazione.

Guardo Silvia e lei nega con la testa.

Silenzio di tomba, è difficile parlare.

-Silvia, comunque non ti devi preoccupare per la pallonata, anzi, in un certo senso, ti dovrei ringraziare-rido abbassando la testa.

Ricordo quel bacio rubato del mio Lele, non posso dimenticarmene.

Le sue parole dolci risuonano nella mia testa. C'è sempre.

-Perché ?-chiede.

Finalmente sento la sua voce.

-Diciamo che in infermeria ho avuto una visita molto gradita-dico e lei sorride.

Silvia è una bella ragazza: capelli castani lunghi e mossi, occhi da cerbiatta, magra e alta quando basta.

Dovrebbe sorridere più spesso, è davvero bellissimo il suo sorriso.
Mi vibra il cellulare e per curiosità guardo chi è .

-Si parla del diavolo e spuntano le corna-rido.

Non visualizzo il messaggio, risponderò più tardi anche se muoio dalla voglia di sapere cosa mi ha scritto.

Continuo a parlare con le due ragazze e cercando di conoscerle di più. Non sono tanto mali.

Al suono della campanella quelle due hanno stretto amicizia, mi alzo e me ne torno al mio posto.

Visualizzo il messaggio senza più stare nella pelle.

"Volevo vederti all'intervallo ma avevi di meglio da fare, ti ho visto ;)
Tranquilla non me la sono presa, però questo pomeriggio tieniti libera, sei tutta mia."

Ed ecco come mi fa arrivare le farfalle nello stomaco: ho un appuntamento con Emanuele!

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