-54-

3.5K 163 1
                                    













E mentre sto sognando di correre tra i boschi senza un motivo in particolare vengo risvegliata dalla suoneria del mio cellulare.

Chi cavolo mi chiamerà a quest'ora ?!

Allungo la mano fuori dal mio piumone e cerco sul comodino il cellulare, quando lo trovo lo passo sotto la coperta.

Leggo il nome della madre di Sara, perché mi sta chiamato?

Soprattutto perché a quest'ora della notte?

Accetto la chiamata e avvicino lo schermo al mio orecchio, a sol contatto rabbrividisco per il freddo.
-Pronto?

-Ciao Mia, ti ti ho chiamato per avvisarti di una cosa...Sara ha avuto un crollo, è in ospedale-mi informa con voce dolorante.

Alzo la schiena di scatto e le coperte mi scivolano di dosso.

Non può essere vero, la mia Sara ha avuto un crollo...

-Adesso arrivo-affermo mettendomi in piedi.

Avevo giurato ad Sara che se un giorno le sarebbe successo qualcosa io sarei stata al suo fianco per aiutarla. È arrivato il momento di mantenere quella promessa.

Chiudo la chiamata dopo aver saputo in quale ospedale si trovano.

Esco dalla mia camera e vado in quella dei miei fratelli: Lorenzo è con la sua nuova fidanzatina e Alan è uscito per passare una serata con i suoi amici per poi dormire da Stefano. Sono sola. Ho bisogno di mio padre.

Entro e mi dirigo verso mio padre che da le spalle a mamma.

Mi inginocchio e incomincio a scuoterlo dalle spalle.

Apre gli occhi e grazie alla luce del sole che sta sorgendo mi riconosce.

-Mia, che ci fai qui?-chiede con voce roca continuandomi a guardare.

-Papà-la voce mi trema-Ho bisogno di te.

Gli spiego la situazione e lui dopo aver capito la faccenda si alza, io mi vado a cambiare alla svelta mentre lui racconta tutto a mamma.

Vado in sala e trovo i due sulla porta di casa: mamma in pigiama con una coperta sulle spalle e papà vestito normale.

L'uomo abbassa la testa e allunga le mani verso il viso della donna ancora mezza addormentata.

Si sussurrano parole dolci e il mio cuore si scioglie, succederà anche a me una cosa simile ?

Sospiro e, non volendo assolutamente, interrompo il momento.

I due si girano verso di me e papà abbassa le mani dal viso di mia madre.

-Andiamo dai, prima arriviamo e prima potrai aiutare la tua amica-mi incoraggia Daniel per poi girarsi verso la bionda e rubargli un bacio. Mamma sorride.

Papà esce dalla porta e io lo seguo ma prima abbraccio Federica sentendo di averne bisogno.

-Andrà tutto bene-mi rassicura accarezzandomi la schiena per poi regalarmi un bacio sulla nuca.

Mi allontano e esco di casa, fa freddo eppure tra due mesi dovrebbe arrivare l'estate!

Entro in macchina e la tensione si incomincia a sentire  di più, sono agitata in un modo assurdo e l'angoscia si è impadronita del mio corpo.

Appena arriviamo all'ospedale e troviamo parcheggio io e papà scendiamo.

Dentro chiediamo aiuto ma nessuno ci dice niente.

Chiamo la madre di Sara che dopo qualche secondo ci viene incontro con le lacrime agli occhi.

Incominciamo a camminare e la donna raccolta a mio padre cosa è successo ma non presto attenzione, ho bisogno di vederla e capire che stia bene.

Davanti alla sua camera c'è già Silvia seduta su una sediolina con le mani vicine al viso come in segno di preghiera.

-Silvia-sussurro e le vedo incontro.

La ragazza dai capelli mossi e lunghi alza la testa e vedo il suo viso rigato di lacrime: si è affezionata molto a Sara, credo che siano migliori amiche o una cosa simile.

Mi siedo al suo fianco e la abbraccio e lei continua a piangere.

Mio padre continua a parlare con la madre di Sara tutto pensieroso.

-Mia! Silvia!-urla la voce di Selena.

Alzo la testa e vedo la mia migliore amica correre per il corridoio bianco verso di noi. Dietro di lei c'è mio fratello e il suo.

Arriva e chiede come sta Sara mentre Alan va da Daniel. Stefano si siede a tre posti lontano da me.
Appena esce un medico dalla stanza tutti ci alziamo e gli andiamo incontro.

-Ha bisogno di riposo per adesso, quando si sveglierà inizierà il vero lavoro-ci informa il dottore guardandoci tutti a turno-Per adesso dobbiamo sperare che superi la notte.

Quando l'uomo se ne va il silenzio più totale cade su di noi.

-Ragazze, se volete and...-incomincia la madre della ragazza davanti alla stanza.

-No, io resto-la ferma Silvia con occhi di fuoco per colpa del pianto.

Guardo mio padre e annuisce con la testa, mi ha capito solo incontrando i miei occhi.

-Resto anche io-confermo e anche Selena fa lo stesso.

Alla fine fuori dalla stanza rimaniamo: la madre di Sara, Silvia, Selena, io, Alan e Stefano.Mio padre è andato a casa sapendo della presenza di mio fratello.

Silvia ha la testa sulla mia spalla e io le stringo la mano per darle forza: andrà tutto bene.
Le staremo accanto.

Selena, seduta accanto a me, ha le braccia incrociate al petto e un'aria pensierosa. Chissà a cosa starà pensando...

Alan è a prenderci un caffè a tutto accompagnato dal suo amico.
Appoggio la testa al muro e chiudo gli occhi per pochi secondi solo per riposarmi per ricuperare un po' di forze.

...

Vengo risvegliata da uno scuotermi più volte la spalla. Apro gli occhi e sbatto più volte gli occhi per abituarmi a quella fastidiosa luce bianca.

Cavolo, mi sono addormentata.

Giro la testa e vedo Alan, mi sta sorridendo e intanto mi passa delle schiacciatine.

Adesso che ci faccio caso ho una fame da lupi.

Ne prendo una e la mangio.

-Grazie-dico-Che ore sono?

-Le nove e qualcosa-mi risponde mio fratello.

-Dove sono tutti?-osservo guardandomi in giro.

-Stefano a casa sua, Selena in bagno con Silvia e la madre della ragazza a farsi una passeggiata per schiarirsi le idee.

Annuisco e mi riappoggio allo schienale.

Alan mi passa una bottiglia di acqua e io ne bevo un sorso per poi continuare a mangiare.

...

Solo un'ora dopo riuscii, insieme a tutte le altre ragazze, ad entrare: Sara si era finalmente svegliata.

Siamo state con lei per tutte le ore successive.

Le abbiamo spiegato che lei per noi è importante e non vogliamo perderla per nessuna ragione al mondo.

Noi la avremmo aiutata ma anche lei doveva fare un passo verso di noi. Ha accettato.

La riabilitazione sarà dura, lo sappiamo, ma ci siamo impegnate.

Aiuteremo Sara con il nostro affetto.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora