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Un altro giorno è incominciato qui al libraccio e nuove sorprese ci aspettano.

Io e Emanuele siamo felici anche se mi manca tantissimo e le uniche volte che ci vediamo sono alla sera, quando va bene. L'altra sera dovevamo uscire ma lui non è mai arrivato, mi ha fatto preoccupare e, alla fine, la mattina seguente, mi ha chiamato dicendomi che si era addormentato. L'ho perdonato, e speravo che la chiamata durasse di più ma lui mi ha liquidato subito perché doveva lavorare.

Incomincia a non piacermi più l'estate: Emanuele non mi presta molta attenzione e ho paura di perderlo.

Alex mi ha rivelato che in piscina c'è una ragazza che gli gira intorno e lui non fa niente per liberarsene anzi ci scherza insieme, mi fa male pensarci a loro due, ma devo ricordarmi che io mi fido.

Lui mi ama, non mi tradirebbe mai. Devo star tranquilla e non farmi assalire dalla mia solita gelosa, non porta mai bene.

Oggi tra i pensieri e il lavoro il tempo passa velocemente e alle dieci un biondo tinto mi viene a trovare con gli occhi lucidi, mi viene un colpo quando lo vedo in quelle condizioni.

Qualcosa mi dice che c'entra la relazione con Sheila.

Ho preso una piccola pausa e a sostituirmi ci pensa Domenico visto che c'è poca gente. Siamo fuori dal libraccio seduti su una panchina e lui si guarda le mani attentamente come se ci fosse qualcosa di interessante.

È strano vederlo in queste condizioni: gli piaceva veramente la migliore amica del mio ragazzo.

Probabilmente se ci fosse stata Selena adesso non sarebbe qui da me, ma da lei, che è anche la sua migliore amica in fin dei conti.

Gli metto una mano sulla spalla per fargli forza.

-Mi ha lasciato-dichiara appoggiandosi allo schienale della panchina-L'ho vista baciarsi con un ragazzo e subito dopo mi ha detto che lei non è pronta per una vera relazione.

Tipico da lei, non gli piace fidanzarsi tranne che con il mio ragazzo, ovviamente. Anche se sono miglior amici lei è innamorata di Emanuele, non riesce a lasciarlo andare ma ci sta provando.

-Mi piaceva io, speravo, speravo-balbetta per poi piegarsi in due e mettersi le mani in faccia per nascondere le lacrime .

Fa male vederlo in queste condizioni e non sapere cosa dire non aiuta, di solito è lui ad aiutarmi, non il contrario.

Alzo la testa e vedo Silvia a pochi passi da noi che guarda la scena con occhi lucidi, è ora di levare le tende, non sono io la persona più adatta per consolarlo mi sa.

Le faccio il segno di avvicinarsi mentre io tolgo la mano dalla schiena di Alex, mi alzo e Silvia si siede al mio posto mentre i singhiozzi del ragazzo incominciano a sentirsi. Le faccio un segno con la testa e lei me lo rimanda.

Giro sui tacchi e mi dirigo verso il mio "lavoro", mi giro a guardarli e vedo la mia amica essere diventata una spalla su cui piangere.

Silvia è una brava ragazza non c'è che dire, è buona e farebbe di tutto per Alex glielo si legge in faccia, ho messo il mio amico nelle mani più adatte.

Torno a lavoro e mi scuso per averlo lasciato, oggi faccio anche doppio lavoro e imparo qualcosa di nuovo grazie a Silvia che non si fa più vedere.

Appena finito il nostro turno, esco dal negozio e della mia amica nemmeno una traccia, sbuffo felice: sono insieme!

Oggi ho fatto avvicinare quei due, Sheila l'ha fatto a dirla tutta, forse finalmente si accorgerà di Silvia e si riusciranno a capire. Quei due sono destinati a star insieme.

Appena arrivo a casa mi butto sul letto e chiudo gli occhi e ben presto il sonno a la meglio su di me.

...

È bello sognare unicorni colorati un po' meno quando un guastafeste di fratello viene a rovinartelo perché è ora di mangiare. Non mangio e con la finestra aperta per il troppo caldo ritorno al mio magnifico sogno tutta rosa e bianco.

-Zucchero unicorno rosa bianco-dico correndo incontro a un unicorno colorato.

Sentii una risata e lì mi fermi di colpo, riconosco quel suono, è uno dei miei preferiti.

Quando vengo scossa dal braccio capisco il perché, apro gli occhi riportata ormai alla realtà.

Quando lo faccio riconosco il viso di Emanuele. E per quanto sia bello trovarmelo a dieci centimetri dalla faccia non mi fa certo piacere appena sveglia.

Faccio un salto all'indietro e finisco dall'altra parte del letto e Emanuele ride ancora di più prima di sdraiarsi sul letto senza alcun problema.

-Cavolo, mi hai spaventato-strillo alzando la schiena e tirandogli un pugno sul petto.

-"Zucchero unicorno rosa bianco", immagino di no-mi prende in giro alzando a sua volta la schiena così da essere a faccia a faccia.

-No, lui era simpatico e non mi faceva mai aspettare o essere preoccupata per lui-gli lancio una frecciatina mentre incrocio le gambe.

-È bravo, ma mai quanto me-sorride e poi va a prendere con la mano qualcosa sul pavimento.

È in una busta di carta, tira fuori l'oggetto segreto ed è una vaschetta di gelato all'amarena. Il mio gelato preferito in assoluto.

Allungo le braccia per rubarglielo ma lui lo tira indietro e lo appoggia sul comodino.

Mi si avvicina spavaldo e io mi allontano il più possibile, non lo perdonerò così facilmente.

-Dai, smettila di fare l'arrabbiata, so di aver sbagliato ma tu però sei una che la tira troppo per le lunghe, perdonami-ordina e allora divento di ghiaccio.

Sono una che la tira per le lunghe?

Distolgo lo sguardo al muro e poi torno a guardare i suoi occhi azzurri.

-Come puoi dire una cosa simile? Ti vorrei vedere tu al mio posto: se non venissi a un appuntamento e non ti rispondessi nemmeno al cellulare, sicuramente penseresti bene e continueresti ad amarmi come se non fosse successo un fico secco-affermo ironica alzando gli occhi al soffitto.

Emanuele mette le sue mani sulle mie spalle e, molto velocemente, mi costringe a sdraiarmi con la schiena sul letto. Mi si posiziona sopra, senza farmi del male, e continua a guardarmi senza preferire parola. Non stacco gli occhi dai suoi.

C'è una energia tra di noi mai sentita.

Adesso il gelato si sarà sciolto dal caldo che fa, ma non importa in questo momento.

Le sue mani sono da una parte e d'altra del mio viso e le sue gambe fanno la stessa cosa, sono intrappola ma la cosa strana è che non voglio scappare.

Sono incantata.

Emanuele abbassa la testa e fa unire le nostre labbra in un bacio di guerra e di amore. Ecco come siamo noi, sempre in bilico tra amore o odio, vince sempre la prima essendo molto più forte.

Metto le mie mani nei suoi capelli e li stringo possessiva, lui è mio come io sono sua e tutti lo devono capire.

Mi faccio forza e alzo la schiena e così ci rimettiamo seduti, quando ci stacchiamo io non prendo occasione e mi concentro sul suo collo.

Un bel succhiotto non si toglie a nessuno, nemmeno al mio fidanzato per far capire di chi è.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora