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Sono in panico, questa sera mio padre ha invitato Emanuele per mangiare tutti insieme, lui, ovviamente, ha accettato.

Mia madre mi ha rassicurato su mio padre ma ne dubito che questa sera andrà bene come tanto vorrei.

Il mio cuore batte a mille, sento che stasera non ne ricaverò niente di buono.

Insomma, non è mai bello mettere insieme: Daniel, Emanuele e Lorenzo. No, non prevedo niente di buono, ma, come dice mia madre: pensiamo positivo.

Metto un pantalone corto e una maglietta a maniche corte di Emanuele. Ho già provveduto nel rubargli qualche maglietta con cui dormire di notte per non sentire la sua mancanza, è una cosa fantastica, è come dormire con lui, abbracciata. I sogni sono i più belli di tutta la mia vita.

Lego i capelli in una coda alta sapendo di dover andare dalla parrucchiera per tagliarmeli, odio i capelli troppo lunghi, non so tenerli.

Mi trucco a mio modo per poi mettere le Stan Smith.

Selena oggi è uscita con Edoardo e spero con tutta me stessa che si siano chiariti su tutto.

-Mia-mi richiama mamma mettendo le sue mani sulle mie spalle-Calmati, andrà tutto bene.

-Ne dubito-sospiro per poi scendere le scale e controllare se la casa è in ordine.

Vado in cucina dove c'è mio fratello Alan che sta cucinando la pasta.

La tavola è già apparecchiata e meglio non si può però continuo a sistemarla.

-Vuoi sapere una cosa?-chiede mio fratello girandosi verso di me, annuisco guardandolo-Papà mi ha detto di mettere del veleno per topi nella pasta di Emanuele.

Sbianco-D.davvero?

-Ma va no, sciocchina-ride e io riprendo calore, ho avuto paura per qualche minuto-Sai, penso che a papà stia simpatico il tuo ragazzo, in fin dei conti.

Sospiro e mi siedo al mio posto con un piccolo sorriso sul volto.

So che a mio padre non potrebbe mai piacere Emanuele però mi sarebbe piaciuto, chissà, con il tempo potrebbe prenderlo in simpatia.

E mentre gioco con il mio cellulare sento suonare alla porta e come un razzo mi alzo dalla sedia e vado ad aprire.

È un Emanuele vestito di tutto punto e io lo trovo sempre più bello.

Tiene in mano un mazzo di fiori e a me viene spontaneo sorridere, anche lui è in ansia lo capisco benissimo.

Un conto sono i miei fratelli e un'altro conto è mio padre. Ema c'è la farà: a mamma piace coma anche ad Alan. Gli unici problemi sono: Lorenzo che forse con il tempo si abituerà mentre se stasera fa bella figura con mio padre è apposto per sempre.

Mi avvicino, metto sulle punte di piedi, le mie mani dietro alle sue spalle per abbracciarlo e stringerlo a me.

A staccarci, dopo qualche minuto, ci pensa un tossire molto familiare, ritorno alla mia statura normale e Lele tiene gli occhi puntati nei miei.

Sembra un bambino indifeso: lo proteggerò io.

-Andrà tutto bene-lo incoraggio mentre prendo le rose rosse.

Lo faccio entrare in casa e lo lascio con i miei genitori mentre metto i fiori in un vaso.

Appena esco da camera mia vengo afferrata dal braccio, mi giro e vedo Lorenzo: ha delle occhiaie pazzesche.

Non ha dormito? Cos'ha?

-Io non voglio vederti soffrire, e per questo, dovrò far la parte del cattivo-mi informa poi mi lascia e si incammina.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora