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Una nuova giornata era iniziata e la piccola Mia ormai piena di non mancanza verso il suo ragazzo.

Aveva avuto anche l'idea di andare da lui e chiedergli scusa per la scenata della sua stupida gelosia.

Ma poi cosa sarebbe successo?

Niente, le cose sarebbero tornate come al solito e a lei non piacevano come stavamo andando.

Emanuele non la aveva cercata più da quel giorno troppo impegnato con la ragazza che gli girava attorno.

Alex gli aveva raccontato che quei due non si erano staccati per niente. Ema stava continuando a vivere senza di lei, non era così importante a quanto pare.

Decise di farsi forza e, in qualche modo, andare avanti.

Sorrideva in modo falso e usciva con gli amici per non pensare a quel ragazzo per almeno un'ora.

La tormentava, stava male a causa sua. Non meritava tutte quelle lacrime ma ancora lei non la capiva.

Proprio mentre la bionda era persa nei suoi pensieri, mentre guardava un libro romantico, le si avvicinò una persona che posò la sua grande mano sulla spalla della ragazza.

Mia sobbalzò e fece un passo indietro andando a finire sulla pila di libri e stava per cadere ma, a salvarla, ci pensò il ragazzo.

Mise  il suo braccio dietro la schiena della ragazza e la avvicinò al suo petto, la strinse forte come se non volesse più lasciarla andare.

La bionda alzò la testa e vide l'altone di qualche settimana fa.

Se non si ricordava male si chiamava Alessandro.

Aveva sempre quel fascino da bravo ragazzo camuffato nell'opposto. Lo trovava strano.

I loro occhi entrarono in contatto e solo allora la ragazza si rese conto di come erano finiti vicini.

Mia si allontanò velocemente mentre il suo viso si colorava e il calore aumentava, come se non bastasse.

Non era mai arrossita così tanto con un ragazzo, ma quei due però, c'era da dire, che non si incontravano sempre nei migliori dei modi.

-Grazie-sussurrò timidamente lei, a testa bassa.

-Di niente, se posso esserti di aiuto lo faccio molto volentieri-disse il ragazzo mentre la osserva.

La trovava strana come ragazza, in qualche modo diversa.

Non ci credeva nell'amore, per niente, eppure con quella ragazza si sentiva il dovere di essere sempre al suo fianco e proteggerla da quanto era piccola.

Era la più bella ragazza che lui avesse mai visto, scosse la testa, non doveva pensare queste cose, soprattutto di lei.

-Come mai qui? Devi vendere altri libri?-chiese Mia cambiando discorso e rialzando il capo.

Mentre quei due parlavano altri occhi si erano posati su di loro: Silvia.

Guardava Alessandro come se lo volesse uccidere, la mora non lo vedeva di buon auspicio per l'amica, Mia amava Emanuele e quando avrebbero superato questa litigata sarebbero tornati insieme. Loro erano la coppia perfetta, non quei due. E poi chi cavolo era quello?!

Perché Mia arrossiva come non aveva mai fatto? Che stava succedendo?

Qualunque cosa Silvia avrebbe parlato con l'amica e l'avrebbe fatta tornare sulla giusta strada.

Il suo fidanzato era Emanuele, nessun altro, quei due si amavano.

-No, sono qui per te, ti volevo invitare a mangiare qualcosa insieme-disse il ragazzo e Mia, ancora una volta, restó di sasso.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora