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La risata di Mia è la prima a partire e tutto per colpa di una battuta di Alex.

Erano usciti ma non da soli, con loro c'erano: Silvia, Sara e Selena.

Era appena finito un altro giorno di scuola ed erano andati al centro commerciale insieme per aiutare Alex: voleva migliorarsi.

Adesso erano al McDonald's a mangiare panini e patatine, tutti tranne Sara che non aveva molta fame.

Ma Mia e Silvia sapevano la vera realtà perché, durante la vacanza in Spagna, la ragazzina gliela aveva raccontato: è anoressica già da qualche anno.

Subito le due hanno cercato di aiutarla ma se una ragazza non si aiuta per prima da sola, non c'è molto da fare. Se non vuole cambiare per prima lei, non c'è niente che si possa fare ...

Le due amiche però le restarono accanto lo stesso, sperando che un giorno qualcosa cambi.

Appena finito si alzarono e scesero le scale mobili.

-Raga, non posso spendere tanto -disse Alex fermando le ragazze-Ho solo cinquanta euro.

-Okay, io e queste tre andremo a decidere cosa puoi mettere di nuovo nel tuo armadio da secchione-rise Selena prendendo le altre due sue amiche-Tu e Mia andate a vedere le lenti a contatto e lo stile dei capelli, grazie, prego, ciao.

Quelle tre corsero via mentre ridevano sotto i baffi, Selena sapeva che, una volta, quei due si frequentavano e voleva vedere se la scintilla, questa volta, potesse scoccare.

Mia incominciò a camminare verso il parrucchiere più vicino senza parlare anche perché non sapeva di cosa.

-Mi dispiace-disse tutto d'un tratto il castano.

-Per cosa?-chiese confusa la ragazza, girando la testa verso il ragazzo.

-Per le cose con Emanuele, sai, si capisce dai tuoi sorrisi finti, c'è, non capirmi male, ma quando ridi si vede che non lo fai con tanta voglia, sembri spenta rispetto all'inizio della scuola-spiega mentre gesticola.

La ragazza abbassò la testa e gli vennero gli occhi lucidi, Alex era stato l'unico ragazzo che l'aveva scoperta.

-Pensavo di essere brava-sussurrò rialzando la testa con occhi lucidi e un sorriso tirato sul volto.

-A far cosa?-chiese, questa volta, il moro.

-A fingere-rispose la ragazza-mi sono sbagliata.

Alex, senza aspettare altro, afferrò il braccio della ragazza che subito si fermò e si girò verso il suo compagno di classe.

D'un tratto la giornata le era incominciata a pesare, non riusciva più a trattenere le lacrime. Era stata scoperta.

Il ragazzo, piano piano, si avvicinò alla minuta ragazza e la abbracciò .

Non era cattivo Alex, non era proprio l'aggettivo giusto per descriverlo. No, lui era proprio un bravo ragazzo: sapeva far il secchione, sapeva far ridere e sapeva anche consolare al momento opportuno.

Alex voleva bene a Mia anche se si conoscevano da tre anni e solo negli ultimi due hanno davvero stretto amicizia. Ma lui era fatto così, si affezionava molto facilmente.

Quei due erano sempre andati d'accordo, avevano un carattere molto simile anche se quello di Mia era, di poco, più aperto.

Per Alex il primo anno di superiori l'aveva soprannominata :"la ragazza dai mille sorrisi ".

-Grazie-sussurrò Mia allontanandosi dall'amico.

Si pulì gli occhi e cercò di ricomporsi come meglio poteva.
Fortunatamente non si era truccata, non lo faceva da un bel po' di tempo.

Entrarono in un negozio per capelli e scelsero di fare una acconciatura che mettesse in risalto gli occhi de ragazzo.

Scelsero di tirarli all'insù e rasati hai lati, un po' come Emanuele.

Mentre il ragazzo era alle prese con la parrucchiera, lei parlò con entrambi facendo anche conoscenza con la donna .

Rise e scoprì come era veramente Alex, le piaceva stare in sua compagnia.

Sapeva che in lui avrebbe trovato un buon amico a cui affidarsi nei momenti del bisogno.

-Posso farlo io?-chiese Mia quando la donna passo al gel per capelli.

-Prego.

La bionda saltò su e mise nelle sue mani un po' di gelatina per poi infilare una mano nei capelli morbidi e profumati del suo amico. Le uscii anche bene.

-Ho un futuro da parrucchiera-si elogiò mentre si lavava le mani.

Tornò dal suo amico che si stava alzando in piedi, gli si avvicinò e gli tolse gli occhiali. Ne rimase meravigliata.

-Sto bene?-chiese il ragazzo mentre le sorrideva.

Aveva un sorriso bianco che farebbe invidia a un divo di Hollywood.

-Stai benissimo-rispose la ragazza sorridendogli a sua volta.

Pagarono e uscirono da negozio.

-Ci vedi senza occhiali?

-Si, li metterò solo in classe per vedere la lavagna-le rispose.

Mia restava incantata e si perdeva in quegli occhi completamente diversi da quelli di Emanuele, eppure, belli lo stesso.

Gli occhiali e quella strana pettinatura non li mettevano in risalto per niente, invece, adesso, si potevano notare anche a una gran distanza.

Spettacolari.

Appena Selena e le altre ragazze lo videro ne rimasero a bocca aperta e Alex rise: non si rendeva ancora conto di quanto era bello, non ancora per lo meno.

-Va a provarti questi vestiti-balbettò Silvia consegnandogli una busta grigia.

Andarono tutti in bagno ma le ragazze aspettarono fuori dalla stanza per i machi.

-È davvero bello-commentò Silvia non riuscendo a trattenersi.

-Qua, qualcuno, ha una cotta?-scherzó Selena per poi meritarsi una gomitata da quest'ultima.

Silvia era diventata rossa ma la cosa peggiorò quando Alex uscii dal bagno con vestiti fuori dal suo repertorio.

Non era di certo muscoloso ma era alto e messo bene.

-Allora, come sto?-chiese il ragazzo mentre girava su se stesso.

Silvia si sventolò una mano davanti al viso senza staccare gli occhi dal ragazzo. Eh sì, forse le era arrivata proprio una cotta.

Quest'ultima aveva una piccola relazione alle spalle, non riusciva ad andare avanti, nessuno gli interessava davvero, ma con Alex stava risentendo quelle sensazioni. Incominciava ad avere paura. Lei odiava innamorarsi, non le piaceva camminare sui pezzi di vetro.

Se prima Alex non lo guardava nessuna ragazza, così, lo avrebbero viste in molte. Silvia non era più bella di nessuna, anzi, non era proprio bella. Alex non la avrebbe mai guardata o presa in considerazione. Troppo poco.

Mia si avvicinò e lo sistemò meglio.

-Per me stai bene-confermò la bionda allontanandosi.

-Concordo-disse Selena.

Sara annuii.

Alex puntò i suoi occhi sulla ragazzina rossa come un pomodoro e sorrise.

-Stai, veramente, bene-borbottò lei puntando la sua attenzione sul pavimento.

Eh sì, gli piaceva Alex, non c'era altra cosa da dire o fare.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora