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Scusate per il ritardo, mi farò perdonare nei prossimi capitoli :)







Sono con Emanuele fuori, al parco, per un appuntamento per farsi perdonare.

Adesso lui è andato a prendere qualcosina da mangiare.

Sono felice di essere qua ma sono più felice di potermi riavvicinarmi a lui.

Mi è mancato così tanto ed è per questo che ho deciso di dargli una seconda possibilità.

Non l'ho fatto tanto per lui ma lo fatto per la mia serenità. Io ci voglio provare. Io credo in quello che provo per lui, voglio davvero crederci.

Mi fa sentire strana in sua presenza come se dovessi essere migliore solo per lui. Voglio essere bella ai suoi occhi e questo mi porta a scegliere bene i vestiti e truccarmi meglio del solito.

Mi fa sentire bene poi, anche quando il giorno non è uno dei migliori per me. Mi risolleva il morale con poco: il suo sorriso, una sua battuta o un suo semplicissimo abbraccio.

È stato il primo a guardarmi con occhi diversi, non lo ringrazierò mai abbastanza.

Però mi ha fatto anche soffrire come pochi, mi ha fatto mentire hai miei genitori e mi ha fatto litigare con Lorenzo.

Beh, non saprei come descriverlo, so colo che voglio dargli questa possibilità, voglio dare a me questa possibilità. Voglio sorridere dopo tutto questo buio.

Voglio mandare a quel paese quelle megere e dire che lui è mio, solo e solamente, mio.

A lui piaccio e il sentimento, ovviamente, è ricambiato da me.

Lo vedo avvicinarsi e io mi stringo nelle spalle, oggi fa un po' freddo eppure dovrebbe arrivare l'estate.

Il cielo non promette niente di buono ma spero che resista fino a stasera. Spero di avere una gioia, almeno oggi.

Emanuele mi si avvicina e si siede accanto a me, sull'erba.

Mette davanti a noi il sacchetto di plastica del Supermercato. La apro e ci trovo dentro ben tre pacchetti di caramelle e due redbull a testa.

-Ho scelto bene?-mi chiede guardandomi con quei dannatissimi occhi azzurri.

-Si, anche se io avrei scelto più caramelle-mi lamento e prendo un sacchetto di caramelle a forma di delfini di diversi colori.

La apro e ne prendo una azzurra, è buonissima, sento i suoi occhi puntati sulla mia figura e questa cosa mi mette in soggezione.

Fino a qualche giorno fa volevo essere solo guardata da lui mentre adesso vorrei che la smettesse: le mie guance stanno cambiando colore !

Mi giro verso di lui e trovo il suo viso poco lontano da me, prendo una caramella gialla e gliela offro.

-Gialla non mi piace-dico mentre storce il naso.

Mi trattengo dal sorridere e così buffo ma allo stesso tempo anche tenero. Che strana combinazione .

-Nemmeno a me, dammi quella rossa-mi ordina per poi allungare la mano verso il pacchetto.

Mi alzo in piedi e lo guardo dall'alto, non gli avrei mai dato quella caramella: la mia preferita è quella rossa!

-No, è mia-strillo come una bambina per poi prendere un delfino rosso e mangiarlo.

-Sei una bambina viziata e grassa-si alza a sua volta.

La cosa bella tra di noi sono questi battibecchi. Mi piacciono tanto, lui mi tiene testa in un modo assurdo.

Mi insulta eppure non me la prendo mai, anzi ci rido sopra, perché so che scherza. Lui non mi direbbe mai una cosa solo per farmi soffrire, non volontariamente almeno.

Infondo questa è la sua possibilità per fare pace, per tornare come prima e , per adesso, ci sta riuscendo alla grande.

-Detto da te è un complimento-scherzo mentre non riesco a trattenere il mio sorriso.

-Ah, mannaggia a te e al tuo sorriso-dice prima di avvicinarsi a me.

Il pacchetto di caramelle cade a terra mentre lui mi strige in un abbraccio tanto desiderato da entrambi. Il suo profumo di fumo mischiato a dopobarba mi rilassa e mi sentire le farfalle nella pancia.

Chiudo gli occhi e mi lascio andare: sono finalmente a casa.

-Mi sei mancata così tanto-sussurra al mio orecchio.

Il suo respiro è sulla mia spalla e mi trasmette diversi brividi per tutta la schiena.

Quanto vorrei fermare questo momento per sempre. Sto così bene...

Prima che riesco a parlare una goccia d'acqua mi va a finire sulla testa.

Mi allontano di qualche centimetro da lui e alzo la testa verso il cielo e diverse altre gocce mi colpiscono in viso.

Sta incominciando a piovere e la cosa la trovo davvero buffa per la situazione che si è creata.

-Dai, andiamo prima che incomincia il diluvio universale-mi sprona Emanuele mentre si abbassa.

Prende il pacchetto di caramelle e le rimette nella busta, la pioggia aumenta ma a me non importa. Sto ferma.

Ho sempre visto nei film le persone baciarsi sotto la pioggia e anche io ho voglia di farlo. Voglio provarci, con lui.

Metto la mia mano sulla sua spalla e lui alza la testa verso di me, gli faccio segno di alzarsi, lo fa con la busta di plastica del supermercato nella mano destra.

Allungo la mano e la prendo dalle sue mani per poi rifarla cadere a terra.

La pioggia aumenta ed è l'unico suono che si sente nei dintorni.

-Ti prenderei qualcosa-mi informa.

-Non m'importa-dico sicura sorridendogli.

-Ma a me sì.

-Ema, per l'amor del cielo, sta zitto-lo ammonisco avvicinandomi al suo petto.

Allungo le mie braccia dietro al suo collo e le faccio intrecciare, lui resta fermo come un palo.

-Tu, sei sicuro di volere me?-dormendo guardando quei bellissimi occhi, annuisce-Potresti avere una Camilla o una Sheila.

Finalmente si muove e mette le sue mani sui miei fianchi per poi avvicinarmi a lui. Sorride ed è la cosa più bella di queste ultime settimane.

Lui, per me, è la cosa più bella di tutte. Il regalo mio più grande.

-Tu sei l'unica per me: tu mi fai sentire felice in un piccolo gesto, mi fai sentire a casa, mi fai sentire migliore-dichiara e in questo momento non ho per niente freddo-Tu sei l'unica, mi piaci Mia.

Sorrido come non mi è mai successo, Lele abbassa la testa piano piano. I nostri nasi si sfiorano e i nostri respiri si mischiano.

E dopo qualche incertezza, da parte sua, le nostre labbra si toccano dopo un tempo che mi sono sembrati anni.

"Mi piaci" è poco ma aspetterò tutto il tempo che servirà. Io non voglio nessun altro.

Solo lui e sono disposta ad aspettarlo, per sempre.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora