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Ho finito di lavorare e sono venuta al centro commerciale per prendermi qualcosa da mangiare visto che a casa non c'è nessuno e non ho voglia di cucinare.

Sono giù di morale, io e Ema non ci vediamo più come prima e mi sembra che il nostro rapporto si stia sgretolando. Lui nega questa cosa ma per me è così.

Alex come Edoardo mi hanno riferito che la solita ragazza gli sta attorno, tutti i giorni, e lui non fa niente per mandarla via.

Sono gelosa ma per adesso devo starmene calma e fidarmi di Lele, il più possibile.

La gelosia fa male e distrugge i rapporti. Non mi posso permettere di perderlo, non c'è la farei.

Prendo il sacchetto del McDonald's per poi ringraziare il commesso e andarmene ma nemmeno fatti due passi che una voce femminile mi richiama.

Giro la testa e vedo la miglior amica del mio ragazzo: Sheila.

Mi avvicino, è da sola e questa è abbastanza strana come cosa, lei di solito è circondata da ragazzi o dalla sua amica Caterina. Oggi è inaspettatamente sola.

Ha gli occhi lucidi e un frullato alla fragola, nemmeno iniziato, davanti a se.

Mi siedo di fronte a lei: ha delle occhiaie terribili.

È diversa dal solito...Non sembra lei.

-Mangi con me ? Ti va?-mi chiede sforzandosi di sorridermi.

Accetto l'invito e tirò fuori dalla busta il panino e le patatine mentre lei ha lo sguardo perso.

I suoi capelli sono sciupati e hanno perso lucentezza .

-Come stai?-domando.

Tra noi i rapporti non sono mai stati dei migliori ma negli ultimi mesi si è comportata come una specie di amica.

Certo ha sempre una cotta per Emanuele ma cerca comunque di andare avanti. Si sta mettendo il cuore in pace e sta cercando di essermi amica come meglio può. Questo lo apprezzo.

Non diventeremo di certo migliori amiche ma, chissà, un giorno ci potremmo considerare buone amiche.

Mi sarebbe piaciuto che questo comportamento da ragazza matura ce l'avesse avuto Camilla, però, Hey, non si può avere tutto dalla vita. Prima o poi lo capirà anche lei il suo sbaglio. Voglio sperare che tornerà da me.

-Male-sogghigna mentre mescola il suo frullato a testa bassa-Ho commesso un errore molto grave.

Mi fa strano che stia parlando di questo con me, ma ne sono anche felice.

Prima che riesca ad aprire la bocca ci pensa lei mentre sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio-Ho lasciato Alex.

-Ma a te non piaceva-dico subito.

Sheila e Alex si sono lasciati da almeno due settimane.

Il mio amico sta passando del tempo con Silvia e insieme ridono e scherzano. Sembra che l'imbarazzo tra di loro sia passato.

Adesso vedo la mia amica più felice come anche Alex.

-Mi manca, gli ho chiesto di venire qui per parlare di noi...sono qui da un'ora ad aspettarlo-sospira per poi bere la bibita.

-Hai capito cosa hai perso-le leggo nella mente.

Sorride amaramente e per i dieci minuti successivi, tra di noi, regna il silenzio.

Io mangio il mio pranzo e lei sorseggia il suo milksheik rosa.

È strana vederla così inoffensiva, potrei farle del male io se non riuscissi a dosare le parole in modo adeguato.

Quando finisce di bere si alza e mi saluta con un semplice cenno della testa.

Quanto vorrei aiutarla ma io non la conosco, non so cosa fare per aiutarla, la conosco troppo poco.

Mi dispiace così tanto per lei, nessuna ragazza dovrebbe ricevere quello che le è successo.

Parlerò con Alex, deve chiarire prima o poi questa faccenda se non la vorrà tenersela dietro per tutta la vita.

Mi alzo dalla sedia e butto tutto nel cestino. Ho voglio di vedere il mio ragazzo e dirgli quanto cavolo è importante per me.

...

Le sue dita a confronto con le miei sono così grandi. In questo momento ci sto giocando mentre il silenzio domina su di noi.

È così bello stare tra le sue braccia mi fanno sentire sempre così a casa. Mi chiedo se questo effetto se ne andrà mai.

Ho la testa appoggiata al suo petto e il sole sta tramontando ormai.

Gli ho scritto un'ora fa che avevo bisogno di lui e, appena ha finito di lavorare, è arrivato a casa mia con una vaschetta di gelato.

Mi piace come mi tratta mi fa sentire amata eppure io non faccio quasi niente per lui.

Alzo la testa mentre riappoggio le nostre mani intrecciate sul suo petto.

Ha gli occhi chiusi e sembra stia dormendo. È bellissimo, sembra in pace con il mondo mentre dorme.

Cosa avrò mai fatto nella vita per meritarmi un ragazzo così?

Mi rende così felice . Ogni giorno è una scoperta.

Vorrei dirgli sempre quanto sia importante per me, non glielo ripeto mai abbastanza a mio parere.

-Ti amo così tanto che nemmeno potresti immagini-sussurro per non svegliarlo dal suo sogno.

Ho sempre voluto essere una ragazza indistruttibile e che se la cavasse anche da sola. Ci ero riuscita alla grande, fino a quando mi sono messa in testa di cercare l'amore.

Ma in particolare finché non è arrivato lui nella mia vita. Mi ricordo ancora la prima volta che lo vidi.

Stava fumando una sigaretta appoggiato al muro della scuola, cavolo se era bello, il più bel ragazzo che avessi mai visto.

Non mi ero mai accorta di quel ragazzo dagli occhi azzurri per ben tre anni, mi chiedo ancora come fossi stata così cieca.

Era così bello, attirava l'attenzione in qualche modo eppure, fino a quel momento, non ci avevo mai fatto caso.

Non mi ero mai fermata a guardarmi intorno, a fare attenzione a ciò che mi circondasse. Vivevo la vita velocemente.

Lui era l'unico ragazzo da solo, asociale.

Sapevo come si chiamasse perché io conoscevo la classe in cui stava e molte ragazze gli andavano dietro.

Rido al sol pensiero della prima volta che vidi i suoi occhi, pensavo fossero marroni e invece sono di un azzurro bellissimo e particolare.

Riccardo mi rivelò com'era: scontroso. Eppure a me sembrava la persona più buona del mondo soltanto un po' sola e incompresa.

Volli da subito aiutarlo, farmelo amico.

Ma non capii che da una amicizia come la nostra si arrivò ben presto all'innamoramento.

Il mio principe azzurro.

-Ti amo, giuro-dissi prima di riappoggiare la testa sul suo petto e chiudere gli occhi.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora