Scendo dal pullman con affianco il mio amico Alex vestito di tutto punto: ormai è più alla moda di me.Si sistema i capelli e superiamo la strada per arrivare al centro commerciale dove si trova il McDonald's che ci sta aspettando a braccia aperte.
Oggi, subito dopo scuola siamo tutti andati da Sara e adesso Silvia e Selena sono restare lì ma io e Alex dobbiamo tornare a casa a ripassare per domani. Noi due siamo secchioni per natura.
Non voglio abbassarmi la media negli ultimi giorni di scuola, no, voglio rendere fieri i miei genitori.
Saliamo le scale mobili, c'è poca gente, molte ragazze guardano da questa parte a causa di Alex: biondo sta veramente bene.
Arriviamo al nostro "ristorante" dove ormai noi due siamo abbonati.
Mentre lui va a prendermi da mangiare io vado a sedermi a un tavolo libero.
Prendo il cellulare per controllare se fosse arrivato un messaggio: nessuno.
Sospiro e accendo la telecamera per vedere quello che mi ha fatto Emanuele ieri se ne sia andato.
Eh no, il succhiotto c'è eccome, sembra non volersene andare.
Mi manca come non so cosa, ma se non capisce che non voglio perdere la verginità in quel modo e soprattutto con un ragazzo che non mi dice cosa prova. Beh, sbaglia di grosso, io non sono così.
Alex arriva e io non faccio in tempo a nascondere il succhiotto violaceo.
-Tranquilla, l'avevo già visto-mi confessa sedendosi di fronte a me con il vassoio.
-Non l'ho nascosto bene-sussurro mentre prendo il mio cibo.
Addento il panino mentre Alex mangia una patatina sempre guardandomi con quegli occhioni da cucciolo.
-Cosa è successo questa volta?-domanda.
Alzo la testa-Non è successo niente.
Non sono mai stata una ragazza che parla di cosa le succede o di come sta, sono la tipa di ragazza che nasconde tutto.
So che è sbagliato ma mi aiuta a credere che, in realtà, non sia successo, di andare avanti in qualche modo.
Con Emanuele abbiamo sbagliato entrambi: lui perché pretende troppo da me e colpa mia perché non mi lascio andare.
Sono troppo rigida ma voglio inventare la scusa che per me è la prima volta. Tutto qui...
Però lui è solo Emanuele in fin dei conti, dovrei lasciarmi andare, ma dopo tutto quello che mi hanno detto Camilla e Sheila non ci riuscirei mai, mi serve del tempo.
Voglio capire se lui prova lo stesso per me e non mi prenda solo in giro. Ma come? Lui non si lascia andare ai sentimenti.
-Mia-mi richiama Alex mettendo la sua mano sulla mia-Ho imparato a capirti: sei triste. Io ti voglio aiutare, sfogati con me.
Alzo gli occhi ormai lucidi e guardo il mio amico, lui mi capisce sempre e ne sono così felice. Se non ci fosse lui probabilmente avrei tenuto tutto dentro.
Selena è la mia miglior amica ma non mi capisce quando sono veramente triste, non mi capisce come Alex, però c'è. Ho degli amici fantastici.
-Abbiamo litigato perché io non riesco a lasciarmi andare-confesso addentando una patatina a testa bassa.
-Mia devi smettere di darti colpe su colpe, non è sempre colpa tua: è colpa sua, non ti dà il tempo che ti serve-afferma il biondo tinto stringendomi la mano.
È un buon amico non c'è che dire. Riesce sempre a difendermi e a starmi accanto. Sono felice di averlo conosciuto ed essere arrivata fino a qui, con lui.
-Mi manca così tanto-la mia voce trema-Stava andando tutto bene dopo tantissimo tempo.
-Mia-sospira il mio nome-Da quando vi siete conosciuti avete sempre litigato?-chiede e io annuisco-Non hai mai pensato che forse non siete destinati a stare insieme?
Alzo la testa dalle patatine non trovandole più molte gustose: mi è passata completamene la fame.
Le parole di Alex mi hanno fatto male. Ritiro la mano dalla sua e mi affretto a togliere la lacrima che mi è scappata.
-Non ti permetto di dire una simile cosa-lo avverto puntando i miei occhi nei suoi, Verdi scuro-Io e Emanuele, anche se litigavamo spesso, stavamo davvero bene insieme.
-E adesso?
-E adesso...-ridico abbassando la testa.
Il silenzio torna tra noi e lui si mette a mangiare mentre io cerco di trattenere le lacrime.
Adesso cosa siamo io e Emanuele?
Devo andare avanti molto probabilmente...Non staremo mai insieme.Finiamo di mangiare e dopo aver buttato il vassoio andiamo a fare una passeggiata per i negozi, nel silenzio più totale.
-Tu, invece, ragazze?-chiedo mentre entriamo alla "HeM".
Ci dirigiamo verso il reparto maschile e noto un piccolo sorriso sul viso di Alex.
-Niente, nessuna mi interessa-mi risponde prendendo una maglietta a maniche corte.
-Hai mai pensato a Silvia? Sai, lei è single-ghigno prendendogli una maglietta con diversi ghirigori.
Lui guarda la maglietta e fa di no con la testa e rimette anche a posto la sua maglietta, si sposta e io lo seguo.
-Si, è carina ma non mi piace-risponde alla mia proposta-La vedo solo come un'amica, niente di più.
-Lei sarebbe la ragazza perfetta, però-ribatto mentre gli faccio vedere una maglietta gialla. Scosse la testa.
-Non ne dubito, però non mi attrae-mi informa facendomi vedere una maglietta.
Annuisco e il biondo tinto mi sorride per poi andare nei camerini.
Sbuffo, starebbero d'incanto insieme quei due.
Ma è giusto così, spero che a Silvia prima o poi vada via la cotta che ha nei confronti di Alex. A lui non piace in quel senso e io devo accettarlo.
Continuo a guardare in giro in quel reparto ma non vedo niente di carino e alla fine il mio accompagnatore non compra niente.
Adesso che stiamo scendendo le scale mobili per andare a prendere il pullman mi sta parlando della ragazza con cui uscirà domani.
È cambiato così tanto anche lui in questi mesi.
-Andiamo a prendere un gelato? Per concludere in bellezza la giornata-mi costringe Alex prendendomi per mano.
Sorrido e ci avviciniamo alla gelateria ma, proprio fuori dal bar, vedo seduto a un tavolino la coppia che meno speravo di vedere: Emanuele e Sheila.
Mi fermo sul posto e con me anche Alex, guarda nella mia direzione e vede anche lui quella coppietta.
La mora alza la testa e la gira verso la mia, la sua espressione cambia drasticamente: da felice a di ghiaccio.
Ema alza anche lui la testa e incontra i miei occhi, lascio la mano del mio amico e mi avvicino a loro.
Ho la mente offuscata e il mio corpo sta camminando da solo.
Appena di fronte al loro tavolo prendo la granita della ragazza e la verso sui capelli del ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
Lui si alza dalla sedia ma io intanto mi sono già girata per tornare a casa.
Non ho nemmeno più lacrime per piangere. Mi ha distrutto, di nuovo.
-Mia-mi richiama la voce di Alex ora al mio fianco.
-Sai, Alex, forse avevi ragione: io e Emanuele non siamo destinati a stare insieme-dico mentre continuo a camminare senza, mai, voltarmi indietro.
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Cambiami la vita.
Romance#18 posto nelle storie d'amore 😍 (14 gennaio) #16 posto nella storia d'amore m(8 aprile) Vi ricordate il primo sguardo con quella persona? Mia Niky si ricorda perfettamente la prima volta che ha incontrato gli occhi del ragazzo che, piano piano, se...