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Chiudo il libro di storia e sospiro felice, ho finito di studiare per le verifiche dei prossimi giorni, sono fiera di me stessa.

Lascio la mia scrivania e mi incammino verso il mio letto per poi buttarmi a peso morto. Sono stanchissima.

Tutti i miei amici sono andati in ospedale con Sara mentre io sono dovuta restare a casa per cercare di recuperare un po' di voti. Mia madre mi ucciderebbe se venissi bocciata, insieme a mio padre ovviamente, quei due fanno tutto insieme.

Prendo il cuscino e la voglia di cadere nei sogni è alta ma prima di poterlo fare prendo il cellulare che avevo messo sotto carica sul comodino. Lo accendo e un messaggio mi salta all'occhio.

Sorrido con il cuore che batte a mille, un suo messaggio.

"Ciao piccoletta, io e la mia compagnia siamo al solito parco del tuo paesino, voglio vederti, quindi, per favore, vieni".

E l'energia incomincia a scorrere di nuovo nel mio corpo, non sono più stanca. Vado da lui.

Scendo dal letto e metto le superstar per poi legare i miei capelli in una coda alta. Mi trucco e avverto mia madre che sto per uscire con dei miei amici.

Appena uscita di casa quasi saltello da quanto sono felice, tra poco rivedrò Emanuele: potrò abbracciarlo e potrò stringerlo a me.

La vita non mi è mai sembrata più bella.

Arrivo al parco e noto i ragazzi alle prese con lo skateboard così mi avvio verso la sorellastra di Emanuele, Siria. Mi è mancata così tanto.

Alzo le mie mani e le metto davanti ai suoi occhi. Martina, seduta accanto a lei, sorride divertita.

-Non so...Caterina?-prova ad indovinare la ragazza con la lunga frangia.

-No-dico con un tono di voce più grave.

Rido.

-Mia!-strilla la ragazza alzandosi in piedi .

Appena mi vede mi viene incontro e mi abbraccia stringendomi forte.

Si, mi è davvero mancata così tanto queste piccoletta!

Abbraccio anche Martina, sono veramente felice, è da molto che non ci vediamo.

-Come facevi a sapere che eravamo qui?-chiede la ragazza con gli occhiali e lunghe ciglia da far invidia a chiunque.

Non parlo, indico con la testa la parte dove c'è Emanuele dove sorride con i suoi compagni.

Giuro, il suo sorriso è il più bello che abbia mai visto.

Siria si alza e incomincia a salterellare mentre batte le mani. Adesso sta molto meglio: i lividi sono spariti e i suoi occhi luccicano di felicità.

-Ecco spiegato tutto, io lo sapevo-urla continuando la sua festa.

È davvero stana questa ragazza ma ti viene naturale sorridere per la sua pazzia. Se solo anche Emanuele si lasciasse andare così...

-Siria, spiegati-dice Martina confusa quanto me, se non di più.

La ragazza si risiede al mio fianco e incomincia a spiegare: Emanuele negli ultimi giorni aveva ricominciato a essere felice.

Sono felice se ho contribuito alla sua felicità, io voglio solo questo da lui, non pretendo tanto, se lui sta bene lo sono anche io.

È strano da lui dipende la mia felicità.

I ragazzi smettono di skaitare e Emanuele insieme al suo miglior amico, Edoardo, si avvicinano a noi.

Non resisto, appena lo vedo lego le mie braccia dietro al suo collo e avvicino la sua testa alla mia in un bacio dolce. Mi piace così tanto.
Ema ci mette poco a ricambiare mettendo le sue mani sui miei fianchi.

Cambiami la vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora