SELENA:
Era di fronte a me. Aveva i capelli color caramello, e il ciuffo gli ricadeva su una metà del viso, una giacca nera di pelle, e uno zaino poggiato per terra.
Solo quando alzai lo sguardo, incrociai i suoi occhi con i miei, li guardai bene, erano di un bel colore.. semplicemente castani, un castano denso.
Il suo viso era così fine e delicato.
Il suo sguardo mi perforò dentro, quegli occhi ti dicevano guardami e allo stesso tempo voltati.
Potevo notare la sua mascella rientrata in dentro. Si abbassò verso il suo zaino, dove cominciò a cercare qualcosa, quando uscì un pacchetto di sigarette.
Ne prese una poggiandola fra le sue labbra. Posò nuovamente il pacchetto, nello zaino, e ripoggiò quest'ultimo per terra al suo posto. Non l'accese, la teneva fra le labbra spenta.
Nel modo di girarsi, alzò lo sguardo verso me, il che mi fece girare subito, okay forse sto guardando troppo, basta. Dopo un paio di fermate, finalmente arrivò la mia.
Alla quale mi alzai, andai verso la porta centrale, lo sorpassai, e mi caddero un altra volta gli occhi su di lui, alzò lo sguardo verso me quando passai proprio vicino a lui, il suo sguardo era così serio che mi fece rabbrividire.
Una volta che si aprì la bussola, scesi dall'autobus, e mi recai verso strada di casa mia.
Non so proprio perché ero rimasta lì imbambolata come una stupida a guardarlo, e forse era anche per quello che mi stava guardando in quel modo, ma mi incuriosiva osservarlo.
Si okay la stanchezza mi fa parlare troppo, lo so.
Abbandonai i pensieri del ragazzo misterioso, presi le chiavi dalla borsa, e aprí la porta di casa mia.
"Sono a casa".-urlai.
Posai il borsone a terra, il giubbotto nell'attacca panni, andai in cucina dove trovai mia madre.
"Eccotii, tesoroo, com'è andata?".-disse mia madre venendomi incontro, sorrisi dolcemente.
"Benissimo mamma, solo un po' di stanchezza."-lei sorrise, lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Riposatii, amore mio."-disse, sorrisi.
"So solo che ho una gran fame, mamma."-dissi, rise.
"La cena sarà pronta a breve, tu va a farti una doccia."-disse.
"Proprio quello che stavo per andare a fare."-dissi.
"Forzaaa, ti aspettiamo."-disse.
"Ma Dylan?".-dissi, quando quasi non mi saltò un orecchio.
"Sorellinaaa."-senti delle braccia avvolgermi il collo, sorrisi.
"Mi hai quasi perforato un timpano."-Rise.
"Esagerata, com'è andata?".-disse con un grande sorriso, mi sembra più felice del solito.
"Benissimo, e tu? Mi sembri più felice del solito."-lui sorrise, e non potei che non sorridere anch'io.
"Forse."-sussurò, sorrisi.
"Sai che devi raccontarmi tutto."-dissi.
"Tutto, tutto?"-disse, sorrisi.
"Tutto, tutto.-dissi io, sorridendo.
"Stasera ti racconterò tutto bene."-sorrisi.
"Va bene, adesso vado a fare una doccia."-sorrise e annuì.
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I'll Save You.
Fanfiction"Sai che c'è? È meglio che tu ti allontana da me. Dal mio essere. Sai perché? Perché ti amo. Sì perché ti amo. Ti amo. Ti amo davvero. Ti amo come non ho mai amato nessuno. E nessuno ti amerà come ti amo io. Mai nessuno potrà. Anche se ti amerà, non...