capitolo 15

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SELENA:

Finisco di sparecchiare, per poi andare nel salotto dove mi butto sul divano, cercando qualcosa di decente e interessante da vedere.

Mia madre è già andata via, mio fratello è fuori con Vanessa.

Oggi non ho lezione, domani verranno i professori, per rivederci, e ho ancora un ansia assurda.

A distrarmi del tutto dai miei pensieri, è il telefono che squilla.

Lo prendo.

Justin.

Sento il mio battito cardiaco andare sempre più veloce non appena leggo quel nome.

Ma perché?

Faccio un grande respiro prima di rispondere.

"Heii"

"Hei, ma non sei a danza?"-domanda.

"Oggi non ho lezione."-dico camminando avanti e indietro per il salotto.

"Oh."

"Perché?"-domandai.

"Sai passavo di lì, così ho pensato di venirti a trovare, adesso sei a casa?"-domandò.

A quella frase, sentì il mio corpo andare a fuoco.

Dio Selena ti vuoi dare una calmata?

Il pensiero di rivederlo mi faceva questo effetto.

"Ehm..sii adesso sono a casa."-Affermai.

"Ti ...va di venire con me?"-disse quasi sussurando.

Notai che la sua voce effettivamente era strana.

''Va tutto bene?''-domandai di colpo.

''Si sta tranquilla.''-disse lui schirendosi la voce.

Non mi convinceva affatto.

"Comunque, vengo con te.''-affermai con un piccolo sorriso sulle labbra.

''Tra dieci minuti sono lì."-disse guardai l'orologio, ho dieci minuti per sistemarmi.

"Va bene, a dopo."

"A dopo."-disse, per poi riattaccare.

Dovevo darmi una sistemata, sembravo una scappata di casa.

Corro velocemente di sopra, tiro fuori dall'armadio, una felpa blu, con un jeans a vita alta e le mie convers nere, sistemai i capelli, dopodiché presi la borsa, e scesi di sotto.

Sentì il mio telefono vibrare, lo presi, un nuovo messaggio.

Lui.

Lo aprí.

Da Justin:

"Sono giù, al solito posto.''-Mi diressi verso la porta d'ingresso.

"Arrivo."-inviai per poi posare il telefono nella borsa.

Tutto mi aveva improvvisamente capovolto la giornata. Intendo che mi fa piacere uscire con lui, non mi aspettavo tutto ciò.. che ci saremmo visti ancora, insomma tutto questo..

Una volta fuori casa, comincio a camminare, per poi girare nella traversa a destra.

Lo vedo.

Un nodo si forma nello stomaco.

È poggiato alla macchina, quando si gira verso me.

Indossa degli occhiali da sole neri.

Fa un leggero sorriso che ricambio subito.

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