JUSTIN:
Sono davanti la grande casa.
Le finestre sono ricoperte da tende chiuse bianche.
Suono.
Prima di aprire, mi accerto se ci sia qualcuno che stia guardando.
Questa via non è molto abitata, non c'è quasi nessuno.
Pochissime sono le persone che abitano qui, proprio per il posto, non è bello, e appunto proprio per questo è deserto.
Jack ha messo delle telecamere all'interno della casa, per controllare chi suona.
In questo caso la porta si apre, ed entro, poi la sento chiudere alle mie spalle.
"Finalmente ti sei deciso a venire."-disse una voce roca alle mie spalle. Jack.
Il suo viso è buio, dato che tutte le luci sono spente.
"Non dipende da me."-dico accendendo la luce del corridoio, lo vedo meglio in viso, il suo sguardo è abbastanza serio, indossa una felpa nera, ha le mani in tasca, e il suo viso chiede delle "spiegazioni", attraversai il corridoio, sotto il suo sguardo, lui stava dietro di me.
"In che senso dipende da te? Adesso vieni quando ti pare?"-disse, arrivai in salotto, dove trovai Taylor, che appena mi vide, mi fece un leggerò sorriso.
"Bieber."-sorrisi.
Gli diedi una pacca nella spalla, e mi sedetti sul diavano di fianco a lui.
"Stai ignorando la mia domanda, ti dispiacerebbe rispondermi per favore."-Oddio mio.Ho dovuto sbrigare cose più importanti, non muore nessuno, se manco per pochissimi giorni, quello che dovevano fare, potevano farlo anche senza me.
"Semplicemente, ho avuto altre cose da fare, sarei venuto."-È vero.
"Cosa hai dovuto svolgere di così importante?".-disse sedendosi nella poltrona di fronte.
"Ho pagato delle cose, che avevo in sospeso."-Erano alcune bollette, alcune cose arretrate, che dovevo pur forza pagare, o mi avrebbero fatto il culo.
"E se ti scoprivano?"-disse agitato, Taylor sospirò.
"Non potranno mai."-dissi.
"Potrebbero."-disse calmo.
"In alcuni casi, ma dato che ho fatto un altra carta di riconoscimento, non possono."-dissi.
"In quel caso è vero."-disse Taylor. Jack sospirò restando cinque secondi in silenzio per poi riprendere a parlare.
"In alcun caso, questa settimana non è momento per assentarsi."-disse secco. Io annuì, per poi prendere una sigaretta dal pacchetto poggiato sul tavolino di vetro.
Ne misi una tra le labbra, e l'accesi.
"Cos'hai in mente?".-dissi aspirando il fumo nei polmoni per poi buttarlo fuori.
"Una rapina."-disse guardandoci.
"Non dirmi che vuoi ancora rapinare quel vecchietto ottantenne."-dissi ridacchiando insieme a Taylor, a cui spuntò una risatina."No, ahah, smettetela, adesso dobbiamo soffermarci sul pezzo più grosso. Volete sapere chi è?"-io e Tyler ci guardammo, per poi riguardarlo.
"Aspettiamo solo quello, sputa il rospo"-disse Tyler con sguardo di chi vuole sapere all'istante. Come del resto anch'io.
"Wife."-disse di colpo, tranquillamente. Oh cazzo.
"Sul serio?"-disse Tyler guardandolo scioccato.
STAI LEGGENDO
I'll Save You.
Fanfiction"Sai che c'è? È meglio che tu ti allontana da me. Dal mio essere. Sai perché? Perché ti amo. Sì perché ti amo. Ti amo. Ti amo davvero. Ti amo come non ho mai amato nessuno. E nessuno ti amerà come ti amo io. Mai nessuno potrà. Anche se ti amerà, non...