capitolo 37

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SELENA:

"È successo davvero questo?"-sussurai guardandolo.

"Si cazzo Selena, è andata così. Ma che ti succede?"-disse lui avvicinandosi a me.

Abbassai lo sguardo.

Che stronza.

E io come una deficente che ci ho creduto.. mi sento una stupida.

Posò le sue mani sul mio viso. Allo stesso tempo pensai.. a quello che avesse fatto davvero.

"Mi dispiace.."-disse lui per poi stringermi.

Sentii le lacrime solcare il mio viso.

Mi sento una cretina, una buona annulla.

"Perché lo fai..?"-dissi sussurrando contro il suo petto.

"Mi dispiace tanto..Scusa..Non volevo dirtelo, perché non volevo farti stare male..non volevo deluderti.."-disse lui sussurrando.

"Non mi avresti delusa... avresti deluso te stesso.. e non devi Justin..."-dissi stringendolo.

"Non è facile stare con me Selena."-disse lui distaccandosi.

Tirai su col naso.

Lui passò le sue mani su tutte due le mie guance.

"Justin ho paura di perderti.. che qualcuno ci separi.. Io non voglio.."-dissi mentre le lacrime prendevano il sopravvento.

Non voglio perderlo..Per nessuna ragione.

Ho una paura che mi mangia lentamente dentro, che qualcuno me lo porti via, che lui vada via.. io non sarei più in grado di andare avanti.

Mi sto aggrappando a lui, e se lui dovrebbe spostarsi io cadrei.

Il solo pensiero di vederlo con un altra mi distrugge, il solo fottutissimo pensiero di perderlo, mi devasta, mi uccide.

"Nessuno, e dico nessuno sarà in grado di separarci. Tu non mi perderai mai. Mai, hai capito?"-disse lui per poi stringermi forte a se lasciandomi un bacio sulla fronte.

Lo strinsi forte.

Lui mi prese il mio viso tra le mani, e combaciò le nostre labbra.

Ci baciammo come se quello dovesse essere l'ultimo nostro bacio.

Finimmo per baciarci fino a perdere del tutto il fiato.

Mi prese in braccio, io agganciai le mie gambe intorno alla sua vita, lui salì le scale che portavano al piano di sopra.

Una volta sopra, aprì la porta della sua camera.

Mi fece distendere sul suo letto.

Ci distaccamo per prendere aria.

Lui era sopra di me.

Ci fissamo per vari secondi, ognuno perso dentro lo sguardo dell'altra.

Riprese a baciarmi nuovamente scendendo sino al collo, le sue labbra lasciavano umidi baci e ciò mi fece gemere, lui ridacchiò.

Mi levò la giacca, e posò le sue labbra nuovamente sulle mie.

Lo strinsi più a me.

Lui infilò le sue mani dentro la mia maglia, accarezzando i miei fianchi delicatamente, salendo fino al seno provocandomi una scossa di piacere.

Dio.

Un brivido percosse tutta la schiena.

Dopodiché la levò, per poi tirarla raggiungendo il pavimento, lui rimase ad osservarmi per alcuni secondi ogni mio centimetro di pelle.

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