capitolo 13

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JUSTIN:

La luce del sole si intravede dalla finestra poco aperta.

La camera è fresca, a causa della finestra tenuta aperta ieri sera, l'ho  scordata, ho fumato e l'ho lasciata aperta, pure per prendere un pò d'aria, ma siccome siamo in pieno gennaio, e "un pò di fresco" vale a dire zero gradi, che neanche in Polonia sentono così freddo.

Decido di alzarmi dal letto, prendo il telefono che era poggiato sopra il comodino.

Ore 7:30, bene tra un ora devo essere già da Jack.

Appena poggio i piedi a terra, rabbrividisco.

Il pavimento è ghiacciato.

Subito corro a mettermi un paio di calze, dopodiché scendo di sotto dove preparo un caffè.

Nel frattempo che aspetto che esca, mi siedo e comincio a smanettare con il telefono, vado su i messaggi, e trovo al primo posto la chat di Selena.

La apro e rileggo i messaggi di ieri sera.

Era da tanto che non passavo una serata diversa come quella di ieri.

Lei è diversa.

Con lei il tempo diventa sconosciuto, non riesci più a calcolarlo.

Come quando stai con una persona e speri che il tempo non passi mai.

È questa cosa non mi era mai successa, con nessuna ragazza.

Sono uscito con tantissime ragazze, ma era tutto normale.. ieri doveva essere una giornata solo per passare del tempo, ma è stata tutto il contrario..

Mi dispiace un altra volta di aver rovinato tutto, di aver fatto uscire la mia rabbia davanti a lei, ma non sono riuscito controllarmi.. e mi sono lasciato prendere dalla situazione.

Come sempre nei momenti tranquilli, deve sempre esserci qualcuno che deve rompere le cosiddette "scatole" ed è stato quello che ha fatto traboccare il vaso.

La cosa che mi ha lasciato senza parole è stata la sua bontà nel cercare di aiutarmi.

Lei credeva di darmi fastidio, ma si sbagliava, in quel momento quelle parole mi sono state d'aiuto, in quel momento c'era veramente una persona disposta ad aiutarmi.

Anche se negavo tutto, per rabbia, per rancore, perché non me ne esce mai una buona, non ne faccio mai una giusta, ho apprezzato tanto il suo gesto.

Lei si è davvero preoccupata per me, è questa la cosa che mi lascia senza una parola.

Non me lo aspettavo.. In realtà non me lo aspetto un po' da tutti da tanto.

Ma questa volta è stato diverso.

Mi distraggo quando sento il caffè fuoriuscire dalla caffettiera. Presi subito la tazzina, e versai il caffé nella in essa. Dopodiché mi sedetti, è caldo, così ci soffiai per poi sorseggiarlo piano piano.

Dopo aver finito posai la tazzina nel lavello, e andai di sopra a vestirmi.

Misi dei jeans leggermente a cavallo basso, una felpa nera, e delle supra nere.

Mi fermai come ogni mattina davanti quella foto, dentro una piccola cornice color legno, sopra quel inutile mobile.

Rimane solo un inutile foto..solo quella.

Dio se mi manchi.

A volte mi sento proprio senza aria..torna..ho bisogno di te costantemente..ti porto con me, in ogni angolo della giornata.

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