capitolo 41

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JUSTIN:

"Perché quando sei caduta seduta?"-dissi scoppiando a ridere, facendo ridere anche lei.

"Il mio povero di dietro."-disse lei in preda alle risate.

Risi divertito.

"Perché vogliamo parlare di quando stavi per cadere, e ti stavi quasi buttando sopra quella signora, che se la sbrigava meglio di te."-disse lei ridendo.

"Heyy, ti ricordo che se mi sarei tenuto a te, saresti caduta tu per prima, e poi io, ma non è cambiato niente perché poi siamo caduti ugualmente."-dissi ridendo.

Lei rise.

"Mi hai quasi scassato la schiena."-disse ridendo.

"Ah, ah, ah, sei tu che mi hai trascinato a terra."-dissi imitandola.

Lei scoppiò a ridere.

"Non potevo cadere sola un altra volta, e poi ho cercato di tenermi a te."-disse ridendo come una bambina.

"Scaraventandomi a terra."-dissi guardandola per poi ridacchiare.

"Daii, smettila di incolparmi."-disse lamentandosi ridendo.

"Non ti sto incolpando."-dissi ridendo.
"Invece si."

Mi fermai con la macchina accostando.

"No, non lo farei mai."-dissi avvicinandomi a lei, per poi prenderle il viso tra le mani, e stamparle un bacio sulle labbra.

Lei sorrise, e si buttò sopra di me.

"Ahii, me le hai praticamente rotte."-dissi facendo una faccia di dolore.

Lei rise.

"Eddai, smettila."-disse ridendo.

Risi.

"Mi ami?"-dissi guardandola sorridendo.

Lei sorrise.

"Non immagini quanto."-sussurò.

"Dimmi che mi ami."-dissi sorridendo.

"Ti amo tanto."-disse sorridendo.

"Dillo un altra volta."

"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo Justin."-disse lei sorridendo.

Sorrisi.

"Ancora."

"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti am.."-la fermai stampandole un bacio sulle labbra.

"Ti amo."-sussurò.

Sorrisi.

"Ripetilo."-dissi.

"Ti amo come non ho mai amato nessuno."-disse lei guardando attentamente ogni mio centimetro di viso.

Sorrisi.

"Dillo ancora."-dissi.

"Forse non sarà una sola frase a dimostrarti il mio amore. Ma ti amo, e te lo dimostrerò giorno per giorno."-disse accarezzandomi il viso.

"Lo stai già facendo."-dissi sorridendole.

Quanto mi dispiace non essere con lei domani.. mi sento malissimo.

Non voglio lasciarla sola per due giorni, non sarà sola, lo so.. ma senza me.

Avrei voluto essere lì con lei, a darle coraggio, vederla danzare.

Ma invece non posso.

Lei si appoggiò sul mio petto.

"Continuerò a farlo."-sussurò.

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