capitolo 29

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JUSTIN:

Aspiro la sigaretta, per poi lasciar uscire il fumo.

Sono sotto la scuola di Selena, poco fa ho letto il suo messaggio, e mi sono precipitato subito qui, minuti prima.

Oggi mi sono svegliato quasi ad ora di pranzo.

Finisco la sigaretta, ed entro dentro la scuola.

Salgo fino al piano di sopra, e non riuscendo più a controllare il tempo, mi diriggo verso la sua classe.

La porta è mezza aperta.

Rimango contro il muro, aspettando che si faccia quel rispettivo orario.

Dopo vari secondi la porta si apre del tutto, da lì vedo uscire una ragazza, cui non la mia.

Mi sposto dal muro, mettendomi davanti la classe, con lo sguardo spero di incontrare presto il suo, quando vedo una ragazza con un borsone più grande di lei, i capelli che le coprono il viso, e un top troppo corto per i miei gusti.

E con una ragazza, che le parla, il suo sguardo si sposta verso me.

Eccola.

La mia Selena.

I suoi occhi prendono luce.

Sul suo viso si forma un grande sorriso.

Uno di quelli che solo lei possiede.

Sorrido guardando la cosa più bella che in quel momento avessi mai visto.

Viene verso di me, mi stringe subito in un abbraccio.

La stringo forte.

Ci distaccammo di poco, e rimanemmo secondi a fissarci negli occhi.

Lei non smetteva di sorridere.

E io di pensare quanto fosse bella.

La ragazza che poco fa stava parlando con lei, ci guarda con occhi innamorati, e un sorriso stampato sul volto.

"Allora alla prossima, ragazzi."-disse una voce roca e fastidiosa attirando con la scusa l'attenzione di tutti, alle nostre spalle.

Il maestro Robert.

"Aspetta solo un momento."-disse Selena, allontanandosi, e avvicinandosi alla ragazza con cui poco fa scambiava parola.

Non l'avevo mai vista prima.

Vidi la ragazza sorridere, abbracciarla, per poi andare via, facendomi un segno del capo, ricambiai sorridendo.

Mi girai verso Selena, che si era piazzata davanti a me.

Le sorrisi.

Doveva essere la ragazza di cui mi aveva parlato la scorsa sera.

"Andiamo?"-chiese sorridendo.
La presi per mano, e la portai via.

Gli occhi di quel cretino, erano troppo fastidiosi.

Uscimmo dalla scuola, e comiciammo a camminare.

Feci caso una seconda volta, che lei aveva indosso solo quel top.

Senza nemmeno una giacca di sopra. A dirla tutta faceva abbastanza caldo, e poi era sudata, a causa degli sforzi che aveva fatto.

Ma in tutto questo non le do il permesso di uscire così.

"Prendi questa."-dissi levandomi la felpa.

"Cosa? Nono, tranquillo, sto bene."-disse lei ridendo.

"Senti so che hai caldo, non ti do tutti i torti, ma in questo modo farai sentire caldo agli altri, e questa soddisfazione non possono averla, a meno che non sia io."-dissi facendo un sorriso finto.

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