capitolo 39

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JUSTIN:

La luce del sole penetra dalla finestra, aprii gli occhi lentamente, e quando incontro la forte luce, li richiudo nuovamente, per poi riaprirli un'altra volta, e abituarmi al bagliore.

Il mio sguardo cade subito su una figura indifesa coccolata sul mio petto.

Sorrido.

Selena ieri sera è rimasta a dormire qui, volevo riaccompagnarla a casa, ma lei ha insistito per voler restare qui. 

Ha avvisato sua madre per messaggio dicendole che sarebbe rimasta da Nina, la nuova ragazza che segue la scuola di danza con lei.

Non voglio svegliarla. Dorme così beatamente, è bellissima.

I suoi capelli sono sparsi sul mio petto, li accarezzo dolcemente senza svegliarla.

Poi le lascio un bacio sulla fronte, e piano e silenziosamente cerco di alzarmi, per andare giù in cucina.

Una volta giù dal letto, vedo che lei si muove cambiando posizione, fa che non si svegli, fa che non si svegli.

Quando vedo che continua a dormire, mi reco di sotto.

Preparo due tazzine di caffè, e poi li porgo sopra un vassoio. Quando sento delle mani stringermi da dietro.

Sorrido.

"Mh, buongiorno piccola."-dico sorridendo girando la testa verso lei.

La vedo sorridere.

"Buongiorno."-Mi bacia la spalla e dopodiché va a sedersi sullo sgabello.
Sorrido e poso il vassoio sul tavolo, e le porgo la tazzina con il caffè.

Lei sorride.

"Grazie."-le sorrido prendendo la mia tazzina sedendomi accanto a lei.

"Se ci sbrighiamo completiamo il tutto con dei cornetti al bar."-Lei sorride, sorseggiando il suo caffè.

"Siii"-Il suo viso dall'essere mezzo addormentato si illumina, e prendere vita.

Rido.

"Quando si parla di cibo, sei sempre la prima a offrirsi volontaria."-dissi ridendo.

"Il cibo è indispensabile per me."-disse sorseggiando il suo caffè, per poi ridere.

"Lo vedo."-dissi ridacchiando facendola ridere.

Avvicinò il suo viso di più al mio, mi avvicinai anch'io, per poi stamparle un bacio sulle labbra.

Sorrido riprendendo a bere il mio caffè.

Il suo viso è acqua e sapone, e ha dire la verità è più bella.

Lei è sempre bella, ma così lo è ancora di più.

Mi alzo e poso la tazzina nel lavandino, lei fa lo stesso.

Ci dirigiamo di sopra.

Lei prende i suoi vestiti.

Per dormire le ho prestato un pantalone di tuta, e una felpa.

"Vado in bagno, mi cambio, e torno subito."-disse uscendo dalla camera.

"Sta tranquilla, fa con calma."-dissi sorridendole.

Lei sorride ed entra nel bagno.

Nel frattempo mi preparo.

Dopo aver finito, sento bussare alla porta.

"Avanti."-dico.

Lei entra aprendo la porta piano.

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