SELENA:
"Non dimentico nulla?"-dice mia madre controllando dentro la sua borsa.
"No mamma hai preso tutto."-dico ridendo.
Oggi parte dalla zia e tornerà fra tre giorni. Si sta portando mezza casa e continua a ripetere se si è dimenticata qualcosa.
"Va bene, va bene. Giusto."-dice per poi guardarmi sorridendo.
"Rimarrai lì solo per tre giorni, non hai bisogno di portarti mezza casa."-dico ridendo.
"Giusto hai ragione. Ho preso l'essenziale."-dice guardandomi.
"Il tuo essenziale è sempre tanto."-dico sorridendo.
"Mi piace che tu lo sappia."-dice prendendo la valigia.
"Piace anche a me."-dico sorridendo.
"Ci penso io mamma."-dice Dylan prendendo la valigia e portandola fuori.
"Vi raccomando tesoro, qualunque cosa chiamatemi. Vi voglio bene. Stai attenta."-dice abbracciandomi per poi stamparmi un bacio sulla guancia.
"Sta tranquilla mamma, ti voglio bene anch'io."-dico stringendola.
"È tutto pronto."-dice Dylan.
"Va bene andiamo. Ti raccomando sta attento a tua sorella e non fate casini."-dice mia mamma facendoci ridere.
"Quando mai abbiamo combinato casini?"-chiede Dylan ridendo.
"Quando avevi quindici anni e organizzasti una festa qui senza che io lo sapessi."-dice puntandogli il dito contro. Scoppiai a ridere. Mi ricordo benissimo.
"Oh mamma ma ero un ragazzino."-dice Dylan portando gli occhi al cielo. Risi.
"Fa lo stesso, anche adesso lo sei però un ragazzone."-dice mia madre ridendo.
Dylan sorride.
"Ti promettiamo che non ci saranno feste o qualunque altra cosa."-dice Dylan abbracciandola. Sorrido.
"Va bene, va bene. Andiamo adesso o faremo tardi."-dice mia madre spingendolo verso la porta. Risi.
"Chiamaci quando sei arrivata."-dico appoggiata davanti la porta d'ingresso.
"Sta tranquilla."-dice mia madre mentre la vedo entrare in macchina con Dylan. La sta accompagnando all'aereoporto. Mi saluta per un ultima volta, ed io le mando un bacio. Dopodiché vedo sfrecciare la macchina di Dylan e chiudo la porta.
Sospiro appoggiandomi ad essa.
Dopo corro di sopra e mi cambio.
Indosso un pantaloncino di jeans, e una canottiera grigia semplice. Indosso le converse ai piedi e scendo di sotto.
Sistemo la cucina e il salotto. Dopo aver finito mi siedo sul divano e scorro tra i canali in tv. Tra poco dovrebbe arrivare Nina. Devo accompagnarla a fare shopping. Justin invece questa mattina mi ha detto che era da sua madre perché doveva aiutarla con dei documenti. Per adesso passa molto tempo con lei e ne sono davvero felice.
Quando sento il campanello suonare, deduco sia Nina, così spengo la tv, prendo la mia borsa, e mi dirigo verso la porta aprendola."Hey bellezza come va?"-dice stringendomi in un forte abbraccio.
"Tutto bene e tu?"-dico stringendola.
"Bene."-dice sorridendo sciogliendo l'abbraccio.
"Sei pronta a svaligiare mezzo centro commerciale?"-domanda per poi ridere.
"Svaligiare è la parola giusta."-dico ridendo. Lei ride e dopo aver chiuso la porta ci rechiamo verso la sua macchina, saliamo e subito dopo Nina mette in moto e parte.
Dopo dieci minuti arriviamo al centro commerciale, entriamo nel primo negozio di vestiti che ci capita e Nina comincia ad adocchiare alcune magliette che prova. Ogni volta che prova qualcosa esce dal camerino e dice "non mi sta" "non me lo vedo" "è troppo scollato" "Stefan non vorrebbe" e mi fa ridere e allo stesso tempo arabbiare perché qualsiasi cosa provi le sta dannatamente bene e lei non se ne accorge neanche.
Quando la convinco a tutti i costi di prendere quelle magliettine, andiamo a pagare. Quando usciamo dal negozio Nina insiste che io mi debba prendere qualcosa così andiamo in un altro negozio, e provo diversi vestitini carini e semplici. Alla fine ne prendo uno nero semplicissimo. Lungo fino a metà coscia con la gonna liscia e le spalline sottili. A Nina piace tantissimo e mi supplica di prenderlo, e onestamente mi piace davvero come mi sta, così dopo aver pagato, decidiamo di rinfrescarci con un frappè e dopo decidiamo di tornare a casa. Nina mi invitata a pranzare a casa sua, dato che sono sola a pranzo, perché Dylan a quanto pare deve rimanere tutto il giorno a lavoro, e appunto torna a casa solo per cambiarsi così ci dirigiamo subito a casa di Nina.
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I'll Save You.
Fanfiction"Sai che c'è? È meglio che tu ti allontana da me. Dal mio essere. Sai perché? Perché ti amo. Sì perché ti amo. Ti amo. Ti amo davvero. Ti amo come non ho mai amato nessuno. E nessuno ti amerà come ti amo io. Mai nessuno potrà. Anche se ti amerà, non...