capitolo 59

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SELENA:

Siamo appena arrivati in spiaggia, siamo già entrambi in costume e non vediamo l'ora di entrare in acqua. Justin sta spalmando un po' di crema sulla mia schiena, dato che c'è un sole che spacca le pietre e rischio di ustionarmi peggio di un pollo al forno.
Quando finisce mi sento così rilassata che vorrei continuasse.

"Ecco fatto."-dice per poi posare la crema.

"Graziee, tu non ne hai bisogno?"-dico guardandolo.

"Nah"-dice per poi ridere. Rido.

"Non mi creo tutti questi problemi."-dice continuando.

"Che vorresti dire? Vuoi per caso diventare peggio di un pollo fatto a forno?"-dico guardandolo. Lui scoppia a ridere.

"Non ci tengo."-dice senza smettere di ridere.

"Ecco bravo."-dico guardandolo ridendo.

"Ma siccome tu sei peggio di una mozzarella, potresti diventarlo."-dice subito dopo essersi alzato, e correre verso l'acqua.

"Heyy"-dico alzandomi per raggiungerlo. Quando i miei piedi sono a contatto con l'acqua sento un brivido percorrermi per tutto il corpo. È fredda.

"Ahh oddio."-dico rimanendo ferma, mentre il mio corpo trema.
Sento Justin ridere.

"Se non ti muovi è peggio."-dice avvicinandosi a me.

"Vieni qui."-dice mentre cerca di prendermi per i fianchi, ma io mi allontano.

"Non mi fido."-dico ribattendo. Lui mi guarda confuso per poi scoppiare a ridere. Dio mio quant'è bello. Potrei rimanere qui immobile per ore a crepare dal freddo solo per vederlo sorridere.

"Eddai, ti giuro che non faccio nulla."-dice riavvicinandosi nuovamente.
Questa volta mi lascio prendere dalle sue mani che mi stringono contro il suo corpo.

"Guarda lì"-sussura indicando una direzione. Solo quando mi giro, come una stupida mi sento sollevare dall'acqua. Mi ha presa in braccio come un emerito salsicciotto.

"Justin no..che stai facendo?"-dico prima che si metta a correre.
No oddio ti prego.

"Justin oddi-"Non finisco la frase che sono già sott'acqua. Il mio corpo è perfettamente a contatto con l'acqua. Quando risalgo in superficie, non lo vedo più,  lo cerco con lo sguardo. Questa me la paga. Lo sapevo.
Sento qualcosa toccarmi i piedi, sobbalzo prima di sentire una risata fragorosa alle mie spalle.
"Stronzo!"-urlo girandomi verso di lui. Lui continua a ridere. Cerco di avvicinarmi a lui, ma è più veloce di un pesce. È ovvio che non riuscirò a prenderlo.

"Sta tranquillo che non la passerai questa."-dico guardandolo.

"Uh che mi fai ah?"-dice avvicinandosi, ed io riesco ad attaccare le mie braccia intorno al suo collo. Lui mi afferra per i fianchi e mi stringe a se, io avvolgo le mie gambe intorno al suo bacino.

"Allora che intendi fare?"-sussura a pochi centimetri dalle mie labbra.

La mia intenzione era quella di fargliela pagare ma intanto rimango come una stupida a fissare quelle labbra piene e rosse. I suoi occhi sono più accesi grazie alla luce del sole che riflette su di essi.
Senza che se lo aspetti mi distraggo per un attimo, poso le mie mani sulle sue spalle, e lo mandò giù sott'acqua. Quando cerco di allontarmi sento le sue mani afferrarmi le gambe. Spontaneamente​ scoppio a ridere.
Quando risale, e a pochi centimetri di distanza da me.
"E così ti credi furba?"-dice per poi venrimi incontro. Mi immergo sott'acqua e comincio a nuotare più veloce che posso, ma lui riesce a raggiungermi. Risalgo nuovamente, e poco due secondi lo vedo davanti a me.
Si avvicina sempre di più a me con uno sguardo minaccioso. Mi allontano sempre di più da lui non facendo altro che ridere. Mi sta dietro, fino a quando mi fermo troppo stanca rassegnandomi. Mi afferra per i fianchi, e mi ritrovo un altra volta il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Rimaniamo vari secondi a guardarci.

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