capitolo 18

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SELENA:

Non riuscivo a smettere di pensare a quel fottuto bacio.

I suoi fottuti occhi.

Fottuto lui.

Tutto ciò mi aveva capovolto la giornata.

Lui aveva capovolto tutto.

Lui non è come sembra, è da scoprire.

Dentro se ha un labirinto, da cui devi trovarne l'uscita.

Il labirinto è conoscere il suo carattere più a fondo, una volta arrivati all'uscita, saprai che persona è veramente.

Non mi importa minimamente se a Robert in qualche modo Justin non piace, non appena ci ha sorpresi lì a baciarci.. si è infastidito molto.

Prima che la situazione sarebbe scoppiata ho portato via Justin con me.

Non mi importa cosa pensi Robert, non voglio che tutto questo si metta con la danza.

Non è stato cortese magari per lui sorprenderci a baciarci lì.

Quello che mi ha sconvolto era il suo sguardo.

Freddo e arrabbiato mentre guardava Justin​.

Mi ha messo i brividi.

Ma di certo la vita non è la sua.

Lui è solo il mio allenatore.

Mi importa solo la danza in quel contesto, fare un buon lavoro.. del resto decido io con chi frequentarmi.

Ne io ne Justin, in quel momento c'eravamo accorti di lui.. io avevo completamente perso la cognizione di tutto.. e mentirei se dicessi che avrei voluto finisse presto, è tutto il contrario, avrei voluto non finisse..

Nell'attimo in cui mi ha baciata, non ho sentito più le gambe, il mio corpo era come se si fosse spento solo per un attimo.

Non voglio allontanarmi da lui.. è non perché mi ha baciata, pff assolutamente no, voglio conoscerlo fino in fondo.

La figura di quel barattolo, riemerge nella mia mente, un altra volta, portandomi in testa tante altre domande, a cui la sola vera risposta può darmela solo lui, se non chi lo conosce bene.. perché ne faceva uso?... non riesco a non smettere di pensarci.

Tiro su le coperte, appoggio la testa sul cuscino, chiudo gli occhi, per poi addormentarmi.

JUSTIN:

Prendo una sigaretta dal pacchetto, la metto fra le labbra, per poi accenderla, prendo le chiavi della macchina, il portafogli, metto il pacco di sigarette nuovamente nella tasca.

Apro la porta d'ingresso, uscendo.

Mi reco verso la macchina, apro lo sportello dalla parte del guidatore, ed entro.

Per poi partire.

Dopo vari minuti arrivo.

Dopo aver posteggiato, scendo dalla macchina, che è ha pochi chilometri di distanza dalla casa.

Una volta arrivato davanti la porta d'ingresso, busso.

La porta si apre piano, per poi rivelare Jack.

"Hey vieni entra."-disse Jack, facendo un leggero sorriso, per poi farmi accomodare dentro.

Quando mi girai per accomodarmi in salotto, sul divano vidi Jessica.

Che caspita ci faceva lei qui?

Jessica è la sorella di Jack.

Prima lavorava con noi.

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