capitolo 8

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JUSTIN:

Mi ritrovai davanti gli occhi l'immaginabile.

La ragazza che avevo già incontrato sia sul bus, che alla discoteca.

Cosa diamine ci faceva lei qui?

Lavora per i Wife?

Quando Carter la sbattè contro il muro ritornai alla realtà, e sentì una piccola fitta allo stomaco..avrei voluto prendere per i coletto Carter, sbattendolo contro il muro e dirgli cosa cazzo stava facendo, ma non lo feci.

Ma perché sto pensando questo?

Dio Justin.

Il suo sguardo ricadde su di me, io lo evitai concentrandomi su ciò che dovevo fare.

Entrai nella camera, e vidi due bambini dormire beatamente..

"Nooo, lì no, vi prego lì noo!"-Sentì le urla della ragazza fuori dalla camera.
Non gli avrei mai fatto nulla, posso fare di tutto, ma mai metterò una mano sopra un bambino, mai.

Sono delle creature innocenti che non dovrebbero mai essere sfiorate con un dito.

Uno dei due bambini si mosse.

La più piccola.

Dovevo portarli via da lì, dovevo portarli in un'altra camera.

La bambina si svegliò del tutto.

Quando sentì un altro urlo.

"Selena?"-disse la piccola.

Sorrisi leggermente.

Che bella..mi ricorda tanto Alex quando era una bambina..

"Chi sei tu? Cosa hai fatto a Selena?"-disse la piccola.

Selena deduco sia la ragazza..

"Vi sto portando al sicuro, Selena...sta bene."-dissi sorridendo leggermente.

"Perché porti una maschera, vuoi farci del male?"-disse intimorita.

Piccola.

"Perché nessuno può vedere chi sono, come i supereroi, non vi farò del male."-sorrisi leggermente.

In quel momento ero il nemico del supereroe, non ero un supereroe, ero uno dei cattivi.

È mi sentì uno schifo.

Si svegliò anche l'altro bambino, appena mi vide spalancò gli occhi.

"Chi sei? Cosa vuoi da noi?"-disse il bambino spaventato.

"Non vi farò del male."-dissi avvicinandomi di più a loro.

"Adesso venite qui."-dissi prendendo la piccola in braccio, e dopodichè il piccolo.

"Ti prego, no, non fargli del male."-Sentì una voce alle mie spalle.

Selena... così che si chiama.

La guardai, lei guardava dritto i miei occhi, il suo respiro era affanato a causa dello spavento che le si leggeva in faccia.

I suoi occhi erano lucidi.

"Non gli farò del male."-dissi serio e sincero.

Lei continuava a guardarmi.

"Tocca me, ma non loro."-disse lei avvicinandosi.

"Non toccherò nessuno."-dissi.

Volevo non c'entrasse nulla in questa storia, e speravo che Jack non la vedesse.. ma era impossibile, la sorpassai.

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