Sfioro con le mie dita i tasti della tastiera dell’accademia, sto cercando di ricordarmi ciò che mi ha detto Jorge, di concentrarmi sulle mie mani, quasi riesco a percepire le sue mani sulle mie e lentamente inizio a suonare. Non ci riesco molto bene, infondo ho solo fatto una lezione, però voglio arrivare preparata alla prossima, mostrare a Jorge che posso farcela e che mi impegno, non che mi importi molto di dimostrare qualcosa a lui ma dentro di me qualcosa mi spinge a farlo. << Ehi che fai sorellina? >> entra Fran nell’aula di strumenti e mi fissa, << Secondo te, sto cercando di imparare ciò che mi ha detto Jorge >> alzo le spalle, << Voi due non potete fare lezione che ne so in cucina? Salotto? ... >> io guardo mio fratello perplessa e non mi degno nemmeno di rispondergli << Ok, non ti infastidisco più con questa storia >> borbotta lui poco dopo. Lentamente si avvicina a me mentre ancora provo a suonare, mi affianca e sorride. Sono così felice di essere qua vicino a lui anche se alcune volte non lo sopporto. << Jorge ti sta insegnando bene, vedo che le sue lezioni ti sono rimaste impresse >> dice e io di nuovo lo fulmino con gl’occhi, << La vuoi smettere di nominare 100 volte Jorge ogni volta che parliamo? Ti ho già detto che non devi preoccuparti di nulla o mi sbaglio? >> ribatto io un po’ irritata ma alla fine faccio un sorrisino, << E’ che non credo che tu sia impassibile a lui >> alza le spalle, << E invece si, fattene una ragione, Jorge non mi interessa e poi tu stanne fuori comunque >> dico io continuando a suonare per non ascoltarlo più, << Ok >> dice lui ancora con quell’aria di uno che non ci crede << Vado a cercare Mechi, esercitati bene sorellina >> borbotta e poi esce dall’aula. Questa situazione un po’ mi innervosisce, non so perché Fran continui a credere che tra me e Jorge possa esserci qualcosa, lui ci proverebbe con me solo per divertirsi e a ma non importa di lui quindi perché tutte queste paranoie, anche se stiamo chiusi in una stanza insieme non vuol dire nulla di quello che lui crede, mi insegna punto e stop. Quando esco dall’aula incontro Lodo nei corridoi, << Ehi vieni >> mi afferra lei per un braccio e mi trascina in un angolo dello studio, << Che fai? >> dico guardandola male dopo che mi lascia il braccio, << Ho appena visto Facu uscire dallo studio con una ragazza, quella ragazza… credo gli stesse mostrando lo studio! >> dice con una voce bassissima per non farsi sentire da nessuno, << Si può? >> chiedo io sovra pensiero, << Certo che si può stordita, è un accademia famosa tutti possono visitarla e assistere alle lezioni >> borbotta << Dai andiamo a cercarli >> dice poi guardandomi con due occhi spalancati, << Fra 20 minuti c’è lezione con Gregorio, se arriviamo tardi ci uccide >> gli dico io e lei mi riprende per il braccio e continua a trascinarmi finché non siamo fuori, << Anche Facu ha lezione con noi quindi non possiamo fare tardi >> dice << Quindi cerchiamoli qua nel parco intorno allo studio non devono essere tanto lontani >>, << Lodo mi stai seriamente preoccupando >> dico guardandola male, << Vogliamo o no scoprire chi è quella ragazza? >>, << Tu lo vuoi Lodo >>, << Anche tu >> ribatte lei << Ora taci e apri gl’occhi >> esclama minacciosa, << Ok >> alzo le mani come per arrendermi << Tu vai di qua e io vado da questa parte così ci incontreremo dietro lo studio >>, mi avvio per la strada che Lodo mi ha detto di fare e inizio a guardarmi intorno. Dopo neanche cinque minuti su una panchina vedo Facu seduto a chiacchierare con quella ragazza, ora che la guardo meglio riesco a notare i suoi occhi scuri e la sua pelle chiara, stanno ridendo e mi sembrano felici. Rimango un po’ a guardarli pensando che se li vedesse Alba avrebbe un crollo di nervi e non vorrei mai che succedesse, lei non si merita questo per una cosa che non ha fatto o che comunque non voleva fare. << Che fai spii? >> quando mi volto Jorge è dietro di me, io deglutisco quando lo vedo, << N-no >> rispondo un po’ nervosa, << Si, invece >> ribatte lui con un sorriso maligno, << Oh cosa vuoi Blanco? >> dico io, << Sei tu che spii Facu con la ragazza bionda >> risponde << E lo dirò a Facu >> continua poi, << NO >> urlo così forte che quasi tutti riescono a sentirmi, << Allora non glielo dirò >>, << Vedi che capisci subito >> sorrido io trionfante, << A patto che… >> inizia a parlare lui e io lo guardo schifata << A patto di cosa? >> esclamo con le mani appoggiate ai fianchi, << Mi dai un piccolo bacio >> sorride lui, << Coma scusa? Stai scherzando vero >> sono scioccata da quello che Jorge mi ha appena chiesto, come può essere così ingenuo da credere che lo baci solo perché così non parla con Facu, << Come vuoi tu mia cara Tinita >> ride lui << Racconterò a Facu che ti ho visto spiarlo >> alza le spalle e poi si volta per andarsene. << Aspetta >> dico per fermarlo e lui si volta a guardarmi, << Sapevo che non avresti resistito >>, << Non fare lo scemo Blanco, prima di tutto il mio soprannome è Tini e non Tinita e seconda cosa non mi va proprio di baciarti, il solo pensiero mi dà allo stomaco >>, << Sei davvero così acida… Mi piace >> ride lui e io mi avvicino lentamente. Lui all’istante si blocca capendo le mie intenzioni, << Vuoi un bel bacio? >> chiedo maliziosa mentre mi avvicino ancora di più, lui incantato mi sta a guardare senza mai togliermi gl’occhi di dosso. Le nostre bocche sono a pochi centimetri di distanza e sento Jorge diventare teso, all’ultimo secondo mi sposto e gli do un delicato bacio sulla guancia. E’ stata una sensazione strana a dire la verità, a pochi centimetri dalle sue labbra sentivo una specie di calore che mi attirava a se, come se non potessi resistere a quelle labbra, anche il contatto con la sua pelle è stato strano, delicato, semplice ma strano. Lui fa un piccolo sorriso capendo di essere stato fregato, mi picchietta il suo dito sul naso << Questa volta hai vinto tu >> dice, poi si volta e se ne va con un aria tranquilla.
<< Allora scoperto qualcosa? >> domanda Lodo mentre entriamo nell’aula di Gregorio, << No, li ho solo visti parlare, niente contatti, niente baci, solo parlare >> dico, << Si staranno conoscendo >> dice perplessa, << Non lo so poi mi hanno distratta e quando mi sono voltata non c’erano più >>, << Cosa ti ha distratta? >> domanda lei curiosa, non sapevo che dirgli. Menomale che in quell’istante Gregorio entra in aula, << Dove sono i ragazzi? >> chiede notando la loro assenza, Mechi fa spallucce come per dire che non ne sa niente, poco dopo quei cinque imbecilli entrano in classe correndo. << Eccoci >> borbotta Ruggero che entrando inchioda quando incontra con lo sguardo Cande, lei è intenta a sistemarsi i lacci delle scarpe e non si accorge di nulla, Diego si schianta addosso a Ruggero e Lodo inizia a ridacchiare e poi lui si avvicina a lei. Vedo Alba cambiare direzione dello sguardo quando Facu si mette in posizione davanti a lei, mentre Fran e Jorge stanno ridacchiando tra di loro sotto lo sguardo infuriato di Gregorio. << Ma insomma? Voi dovreste dare l’esempio in questo studio, siete i migliori allievi maschili, un po’ di disciplina >> urla l’insegnate e finalmente tutti prendiamo posizione difronte a Gregorio, << Allora, facciamo ancora la coreografia della Band, ma siccome stiamo lavorando tutti insieme e questa è una coreografia che fanno solo questi cinque fannulloni >> indica i ragazzi << Possiamo modificarla un po’ per fare un lavoro di gruppo >> dice infilandosi gl’occhiali da vista sugl’occhi e inizia a scrutare un foglio che ha in mano. << Jorge vieni qua davanti >> dice e Jorge si mette di fianco a Gregorio, << Mi serve una volontaria >> continua lui e Lara si fa avanti. Gregorio inizia a farci vedere alcuni passi da fare in due durante la coreografia, per renderla un po’ più complicata e anche più di gruppo. Devo ammettere che mi piace molto questo cambiamento, anche perché più è difficile e più mi diverto a impararlo, purtroppo Lara non fa faville ed è scoordinata, tralasciando il fatto che è molto più bassa di Jorge che quasi lui non arrivava a prendergli la mano per farla girare. << No così non va bene >> si irrita Gregorio << Cambiamo ragazza, tu non sei adatta >> borbotta sfacciato mentre Lara torna al suo posto con una faccia maligna. Sto guardando Lara, mi domando cosa abbia che non va, << Martina vieni tu >> sento la voce dell’insegnate dire e mi volto per concentrare la mia attenzione su di lui e su quello che ha appena detto, << Io? >> domando confusa, << Si perché qualche problema? >>, Jorge in parte a Gregorio se la ride sotto i baffi, << No nessun problema >> dico e vado davanti a tutta la classe sotto gl’occhi dei miei amici e di Fran che pare sconvolto. << Ok perfetto tu sei adatta per stare in coppia con lui >> a quelle parole soffoco una risata, solo per il doppio senso che potrebbe avere, io adatta a Jorge, ma per favore, nessuno ci crederebbe mai. Dopo averci fatto vedere i cambiamenti della coreografia iniziamo a provarla, io sono ancora in coppia con Jorge il che è tutto dire, siccome non mi va molto a genio il fatto che lui debba mettermi le mani addosso, ok che è solo una lezione di ballo ma lui sembra divertirsi e ogni volta che siamo vicini non fa che lanciarmi frecciatine tipo, “ Non essere timida “, “ Io ti maneggio con cura” e tutte altre stupidate che gli escono dalla bocca, vorrai potergli tirare un calcio nelle tibie per farlo stare un po’ zitto mentre mi concentro sulla coreografia. << Molto bene >> esclama Gregorio, << Mechi, Fran, Diego e Cande Molto molto bene, avete fatto una coreografia perfetta >> sorride l’insegnate, << Martina e Jorge… >> spero tanto dica che abbiamo fatto schifo, << Perfetti >> e io ancora mi sento gl’occhi di mio fratello addosso, come se tutto questo voglia dire che c’è qualcosa che gli nascondiamo ma è solo lui a farsi questi viaggi mentali.
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Ogni amore è una favola / Jortini
RomanceIo non ho mai creduto alle favole, al principe azzurro che arriva sul suo cavallo bianco e ti salva dalla strega cattiva, nella realtà le strega cattiva non è solo una, c'è ne sono tante e più che il principe azzurro che viene a salvarti esistono ra...