Ormai è passata una settimana, sono così stanca di nascondere tutto ciò che sto per avere un esaurimento nervoso, Lodo se ne sta accorgendo perché continua a chiedermi il motivo della mia stranezza, cerco di comportarmi come sempre con Jorge davanti agl’altri per non destare sospetto ma non è così semplice come pensavo, non è semplice dimenticare. Non so più a cosa pensare, a cosa provare. Ora ho lezione con Jorge, non potete neanche immaginarvi come mi sento, continuo a picchiettare il piede al pavimento mentre sono seduta sul bordo del letto, respiro profondamente, devo prendere un po’ di coraggio prima di andare da lui. Perché sono finita in questa situazione? Qualcuno me lo può spiegare? Guardo l’ora e ormai non c’è più tempo, mi alzo, faccio un gran respiro e mi dirigo da Jorge. Quando busso lui apre la porta, << Ciao >> dico io bassa voce, << Martina stai tranquilla >> borbotta lui piegando la testa ancora prima di farmi entrare, << Oggi lavoriamo anche sulla canzone che dobbiamo scrivere per Pablo >> io annuisco e mi metto a sedere alla tastiera senza dire una parola. La lezione è silenziosa e io non riesco nemmeno una volta a guardarlo negl’occhi, sembrerà stupido ma è più forte di me. << Potresti guardarmi? >> esclama lui << Sto cercando di insegnarti non di provarci con te >> esclama lui e io alzo lo sguardo per osservarlo nei suoi occhi verdi in cui non posso fare a meno di perdermici, << Martina ti prego concentrati e smettila di aver paura di me >>, << Io non ho paura di te >> borbotto, la realtà è che ho paura di me stessa, dei miei pensieri, non riesco più a capirmi e non so cosa in realtà stia succedendo, perché anche se io continuo a dire a me stessa che non è significato nulla c’è qualcosa nella parte più profonda di me che non è d’accordo. << Ok va bene, mi concentrerò >> continuo poi io a parlare, Jorge non centra nulla con le mie lezioni alla tastiera e sicuramente non avrei rinunciato ad imparare solo per quello che è successo, devo mettere da parte tutto quando facciamo lezione e non pensarci più. Quando riesco un attimo a riprendermi la lezione va a gonfie vele, come le lezioni di sempre, << Ok bene, sei quasi perfetta >> esclama lui e io rimango un po’ stupita e mi blocco a quelle parole, anche se so che intendeva il modo in cui suonavo, meno male che lui non se ne accorge perché sta leggendo lo spartito. << Allora hai deciso che tipo di canzone vuoi scrivere? >> domanda, << Non saprei, io inizierei a fare una base poi si vedrà >> rispondo io, << Si hai ragione >> borbotta Jorge << Iniziamo a comporre una base e poi in base a quello che ci esce scriviamo il testo >>, io annuisco e ci mettiamo a lavoro. Tutti e due sembriamo dei pazzi, << Così non va bene >> borbotta Jorge mettendosi le mani tra i capelli, << Prova a cambiare questo pezzo >> indico io lo spartito mentre cancello le note e Jorge continua a riprovare, << Forse può andare ma c’è ancora da sistemarlo >>, << Già >> rispondo io << C’è qualcosa di sbagliato in questa parte delle melodia, forse se mettiamo questo qua e spostiamo questo >> continuo a cancellare e riscrivere mentre Jorge mi osserva e poi ridacchia, << Che c’è? >> domando io, << Sembri una pazza >> borbotta e io lo guardo male << Anche tu >> gli dico io facendo spallucce << Non abbiamo scritto neanche un quarto della melodia >> ribatto frustrata, << Stai tranquilla dobbiamo solo trovare il modo giusto di metterla insieme >> mi rassicura lui, << Sono stanca, possiamo continuare un'altra volta >> domando, << Certo >> risponde lui << Però continua a pensarci mi raccomando >> mi dice mentre sto per uscire dalla sua camera. Una volta che richiudo la porta di camera sua tutta la confusione che avevo messo da parte ritorna ad invadermi, non so per quanto ancora potrò resistere a tutto ciò, anche mentre ero lì con lui senza pensare a quello che è successo, ogni volta che incrociavo i suoi occhi o il suo sguardo qualcosa dentro di me tremava, cosa mi sta accadendo? Ho bisogno di capirci qualcosa. Sono così stanca di pensare, così stanca di stare così. Mi metto sdraiata in camera mia sul letto e riprendo lo spartito e cerco di sistemarlo, più lo guardo però, più mi viene in mente Jorge in qualche modo, Pablo è arrivato proprio al momento giusto per chiederci di comporre una canzone insieme, è troppo complicato, cosa mai potremmo scrivere insieme se in questo momento ci viene difficile anche solo stare nella stessa stanza, almeno questo vale per me, per me è troppo difficile in questo momento. Ho bisogno di tempo, di pensare e di dimenticare in qualche modo.
Il giorno dopo siamo in accademia, sto camminando con Cande nel corridoio, io ho lezione con Beto e lei con Angie, << Oggi volevo starmene a casa a dormire >> ammette lei guardandomi con una faccia strana, << A chi lo dici, anche io avrei voglia di stare tutto il giorno nel letto >>, << Proprio tu! >> mi continua a guardare la rossa, << Si proprio io >> blatero, << Si può sapere che ti succede? >> domanda lei fermandosi ma non riceve risposta, << Ehi >> dice << Martina per favore se hai qualcosa parlane con qualcuno >>, io la guardo negl’occhi, << Davvero è tutto apposto, sono solo un po’ stanca, la sera rimango in piedi fino a tardi perché faccio fatica a dormire tutto qui >> le dico io e mi pare di averla convinta. Riprendiamo a camminare, << Ah a proposito devo ridarti il tuo quaderno di appunti >> dice lei e apre la sua borsa e poi rimane come pietrificata, << Cande >> la chiamo piano io vedendola ferma come una statua di marmo << Che hai? >>, lei lentamente mette una mano nella borsa e quando la ritira fuori ha in mano una scatola, non troppo grande, << Allora? >> le dico, << Questa non so cosa sia >> dice osservandola stranamente da ogni angolo, << Aprila allora >> esclamo. Lei rimane un po’ confusa ma poi alla fine lentamente apre la scatola che regge in mano, ne tira fuori un cuore trasparente non troppo grande, luccica ovunque e lei si mette a piangere, << Perché piangi? >> domando e lei mi passa il cuore in mano. Sopra c’è incisa una scritta che dice “ Ti amo con tutto il mio cuore “ ovviamente intuisco subito che è un regalo che viene da Ruggero e poi lei mi passa un bigliettino scritto da quest’ultimo, “ Questo è il mio cuore e lo affido a te “ recita il biglietto e credo che Cande in questo momento sia al settimo cielo. << Lo amo >> dice ad un tratto << Come posso non amarlo >>, si ferma un attimo, mi toglie dalle mani il cuore e il biglietto, << Scusa ma devo andare a cercarlo e baciarmelo tutto >>, Cande parte in quarta e scompare nella folla. Penso che Ruggero sia stato davvero molto romantico con lei, mi viene da sorridere per quello che insieme stanno costruendo, sono sempre più affiatati e si amano sempre più. Mi avvio alla lezione di Beto e quando arrivo trovo Diego che sta finendo la sua lezione, << Ehi Tini >> mi saluta lui << Ora ti lascio il posto >> sorride << C’è Lodo che mi aspetta è meglio non tardare, sai potrebbe scatenarsi una guerra e potrebbe credere che qualche mia corteggiatrice mi abbia rapito >> ride lui e mi metto a ridere anche io, << Allora è meglio che corri >> gli dico mentre lui esce dall’aula. La lezione va abbastanza bene, ora con Beto ho iniziato a suonare la tastiera, << Molto bene, hai imparato in fratta >> sorride lui << Dovremmo fare i complimenti a Jorge, mi raccomando continua così >>, << Grazie >> rispondo io un po’ confusa. Quando esco dall’aula vado nel cortile dove Alba mi aspetta, siccome né io né lei abbiamo lezione. Prima ci dirigiamo al bar a comprare qualcosa da mangiare poi ci sediamo nel giardino dello studio, gli racconto del regalo di Ruggero a Cande, << Si lo so, Cande andava in giro per le aule a cercare Ruggero ed è passata anche nella mia, in primis ho pensato che si fosse fatta di qualche sostanza psichedelica ma poi tra la confusione ho capito ciò che cercava di dirmi >> ride lei, << Già è andata fuori di testa appena l’ha visto >> le rispondo io. << Ah ecco che arriva Jorge >> esclama lei ad un tratto e il mio fiato si spezza, mi volto di scatto e vedo Jorge arrivare verso di noi, << Perché è qua? >> chiedo ero praticamente sicura che avesse una lezione, << Devo dargli la chiavetta con su le basi >> borbotta poi lei << Perché sei così preoccupata? >> domanda, << No, non sono preoccupata è che mi sembrava avesse lezione tutto qui >> rispondo un po’ confusa, devo smetterla di atteggiarmi così quando si parla di Jorge perché prima o poi capiranno che c’è qualcosa che nascondo su di lui. << Ragazze >> dice lui sorridente, << Tieni ecco la tua chiavetta >> borbotta Alba, << Ah grazie >> dice lui afferrandola, << Io vado a lezione >> dice poi un po’ titubante, << Buona lezione allora >> esclama la ricciola sorridente e Jorge se ne va. << Che avete voi due? Siete strani >> dice con un’espressione stranita, << Niente >>, << Non spiccichi nemmeno una parola quando c’è lui nei paraggi, lui sembra quasi paralizzato e state lì a tendervi, che cazzo succede Tini? Mi mandi in confusione >>, << Abbiamo avuto una piccola discussione >> invento io, infondo abbiamo bisticciato sul serio ma il motivo del nostro comportamento non era poi proprio questo, << Per che cosa? >> chiede incuriosita, << Stupidaggini, senti non mi va di parlarne perché è una stupidata davvero, nulla di che, si risolverà tutto >>, << Sembrate due sposini >> borbotta. Lei mi guarda non convinta, << Prima o poi me lo dirai vero? Cioè insomma adesso >> continua, sembra più convinta che mai a sapere cosa sia successo ma io sono pronta a confessarlo. << Ciao >>.
Mi volto di scatto e un ragazzo alto, dai capelli scuri e occhi chiarissimi, quasi come il ghiaccio si è avvicinato a noi. << Ciao >> risponde Alba guardandolo stranita, << Ciao >> saluto anche io continuando a osservarlo. << Piacere mi chiamo Mark >>, << Io Sono Martina >> dico con un sorriso, << E io… >> sta per parlare Alba, << Alba, si lo so >>. Lei rimane un po’ perplessa, guarda quel ragazzo in modo strano perché sapeva il suo nome ancora prima che lei lo dicesse, << So chi sei >> sorride lui << Ti noto spesso qui in accademia e ti ho sentita cantare molte volte, sei molto brava >> confida lui, << ah Grazie>> risponde Alba gentilmente ma ancora perplessa, << Volevo solo conoscerti >> dice rivolto verso di lei << Anche tu ovviamente hai una bella fama qui all’accademia >> dice rivolgendosi a me, << Io? >> borbotto, << Oh sì, ti conoscono quasi tutti diciamo >>, rimango un po’ di sasso a quell’affermazione, quasi tutti conoscono il mio nome, ok sono brava ma non pensavo che la gente si ricordasse di me. Questo ragazzo comunque è venuto fin qui solo per Alba, lo si vede da come la guarda e da come si complimenta con lei, Alba rubacuori, mi viene un po’ da ridere se ci penso, questa ragazza riesce a catturare i cuori anche se non fa nulla per attirare a se l’attenzione, è incredibile quanto sia speciale come ragazza ed è bello vedere che alcuni ragazzi se ne rendono conto anche se non la conoscono di persona. << Volevi conoscermi? >> domanda lei un po’ confusa, << Si, so che sei una che sa fare delle bellissime basi per le canzoni, la migliore a quanto si dice >>, << Ah non è vero non sono la migliore >> risponde un po’ imbarazzata, mi sento un po’ il terzo incomodo ma dallo sguardo di Alba credo non voglia che me ne vada quindi resto zitta ad osservare la loro conversazione. << Per me lo sei >> continua il ragazzo che ormai si è capito che ci sta spudoratamente provando. << Senti >> dice poi ad un tratto << Non è che ti andrebbe di uscire una sera? >>, Alba rimane senza parole, credo che non sapesse proprio che dire, << Mi dispiace ma è occupata >> mi volto di scatto e Facu è proprio dietro di noi, Alba quando lo vede fa un’espressione di gioia infinita, << A me hanno detto il contrario >> borbotta Mark, << Si sbagliano, lei non è disponibile >> scandisce bene le parole Facu e Alba è zitta a guardarlo come se non credesse a tutto ciò. << Comunque dovrebbe decidere lei non credi? Tu sei solo il sue ex ragazzo quindi può benissimo uscire con chi le pare >> borbotta il ragazzo e Facu cambia espressione, sembra nervoso e infastidito da lui, tutti e due si voltano verso Alba e la guardano mentre attendono una risposta. << Eeeh… Grazie Mark per l’invito ma non mi sembra il caso mi dispiace >> risponde lei un po’ imbarazzata, so che l’avrebbe rifiutato anche se Facu non si sarebbe messo in mezzo, lei sta impazzendo credo, non può crederci che Facu abbia marcato il territorio. Sembra stupita ma anche molto felice di tutto questo, << Visto, non vuole uscire con te >> ribatte Facu mentre guarda negl’occhi Mark, << Bene, grazie comunque Alba. Se cambierai idea cercami >> sorride lui mentre si volta per andarsene. Facu si volta a guardarci, << Io vado ci vediamo dopo >> dice imbarazzato, credo che le sue emozioni abbiano preso il sopravvento quando ha visto quel ragazzo parlare con Alba e che si sia gettato in mezzo senza pensare che poi avrebbe dovuto spiegare questo atteggiamento. Quando Facu si allontana Alba si volta verso di me, << Cosa diavolo sta succedendo? >> domando io, << Non lo so davvero >> continua lei con una faccia strana dovuta alla sua confusione, << Ha appena detto che io non sono libera? >> mi domanda, << Già >> rispondo, << Non so se essere felice o confusa >>, << Credo che tu sia entrambe le cose Alba >> le dico, << E’ successo veramente o è solo un sogno? >> chiede passandosi una mano davanti al viso per vedere se è tutto reale oppure no, << Certo che è successo Alba, Facu è venuto qui e ha detto che non sei libera, praticamente ha marcato il territorio >>, << E questo cosa cavolo significa? >> dice, << Non ne ho la più pallida idea, sono la persona meno adatta a cui puoi fare certe domande >>. Alba rimane in silenzio per un po’, credo che sia in uno stato confusionario proprio quanto me, almeno ora è concentrata su di se e non su di me e Jorge. << Alba stai bene? >> chiedo io mentre lei fissa il vuoto, << Credo di non essermi mai sentita meglio >> borbotta lei sovra pensiero, << Bene allora riprenditi perché dobbiamo andare a lezione di Pablo >> le dico io e insieme ci dirigiamo in aula. Facu è imbarazzatissimo e parla a raffica con Jorge e Ruggero, come per distrarsi, perché credo sarebbe esploso se avesse guardato Alba un secondo di troppo. Questi due devono trovare un modo per stare insieme perché infondo si amano alla follia, solo che non se lo dicono tra di loro quindi non riescono a capirsi.
Sono a casa sdraiata sul mio letto e cerco di lavorare alla melodia della canzone che devo scrivere con Jorge. Un po’ sono preoccupata, credo che non riusciremo a completare questa canzone se prima non sistemiamo le cose tra di noi. Mi alzo e scendo in cucina per prendermi un bicchiere d’acqua e in cucina trovo Mechi con Fran che chiacchierano, << Ciao Mechi >> la saluto io sorridente << Non sapevo fossi qua >>, << Sono venuta a trovare il tuo fratellone >> sorride lei scompigliando i capelli di Fran, << Sorellina ti va di far compagnia a Mechi intanto che vado a farmi la doccia? >>, << Certo non c’è nessun problema >> dico versandomi un bicchiere di acqua, << Se stavi facendo qualcosa non voglio disturbarti >> esclama lei << No tranquilla non stavo facendo nulla di che >> sorrido. Fran se ne va dando un bacio a Mechi che sorride contenta, << Che belli che siete >> dico io voltandomi verso di lei, << Vero? Lo penso anche io >> ridacchia. Ci avviamo verso la mia camera e sulle scale sfortuna vuole che incontriamo Jorge, << Ehi Jorgeeee >> urla Mechi << Che fai di bello? >> domanda lei, << Niente di che >> risponde poi posa gl’occhi su di me, << Ti va di passare un po’ di tempo con due donzelle? >> ridacchia quest’ultima e Jorge finalmente guarda lei, << Ah mi piacerebbe ma mi è venuto in mente che devo pulire l’auto, Lodo continua a lasciare cartacce ovunque >> borbotta poi continuando a scendere le scale per poi girarsi di nuovo verso di me. Un po’ nervosa ricomincio a camminare verso la mia stanza e quando Mechi richiude la porta si volta verso di me a braccia incrociate, io sono seduta sul letto e lei mi guarda con un’espressione strana, << Cosa è successo tra di voi? Dimmelo! >> dice come un ordine, << Niente >> dico più nervosa che mai, << Lo sguardo di Jorge non dice questo e nemmeno la tua agitazione >>, io non dico niente faccio solo grandi sospiri, << Non lo so Mechi >>, << Qualsiasi cosa sia successa puoi dirmelo, siamo amiche e le amiche mantengono i segreti e ti aiutano a risolvere i problemi >> esclama venendo verso di me e si siede anche lei. Dovrei dirglielo? Infondo con qualcuno ne dovrei parlarne e forse Mechi è la persona giusta a cui dirglielo. Mi alzo e mi metto difronte a lei, << Sei pronta? >> le domando, << Che avete fatto di così tragico, per essere così nervosa? >> dice lei confusa, io piego la testa di lato, << Ehh… Siamo andati a letto insieme >> dico velocemente chiudendo gl’occhi. Li riapro uno a uno lentamente e vedo Mechi con una faccia a dir poco scioccata, << Cosa? >> dice dopo averci pensato su, << Tu e Jorge? >>, << Ovvio >> le dico << Chi altro? >>, << No no no aspetta, tu e Jorge siete stati a letto insieme… ora capisco perché vi comportate così >> esclama portandosi una mano alla bocca perché è sconcertata, << Ok non dovevo dirtelo >> borbotto, << No hai fatto bene, scusami ma sono sorpresa cioè, non me lo aspettavo conoscendoti >>, << Sono in crisi >> dico mettendomi le mani sulla faccia. << Quando dicevo che vi vedevo bene insieme non pensavo succedesse questo a dir la verità, però Martina tu come ti senti? >>, << Male >> rispondo di getto << Non so come è successo, io ero li, stavamo parlando, lui si comportava in modo troppo apprensivo con me e volevo saperne il motivo, poi mi ha baciato e io non so perché non mi sono tirata indietro, volevo farlo ma non ci riuscivo, sembrerà stupido ma è così >>. Lei mi guarda con occhi dolci come se mi capisse, ormai tutti sanno come sono e come la penso quindi credo che Mechi stia riflettendo sul mio carattere, << Non sembra stupido >> dice con un tono tranquillo << E’ umano Martina, cioè tutti e due avete dei problemi con le relazioni, chi per un motivo chi per un altro, vi siete trovati in un momento di debolezza ed è successo, il punto è tu cosa provi? >> chiede la bionda, << Non lo so davvero >>, << Ti credo, non sono cose che si possono sapere in un secondo, comunque credo che dobbiate prendervela con calma, fate passare un po’ di tempo finché non accettate di aver fatto questa cosa e poi parlatene, credo che entrambi siate confusi, tu più di tutti >>, << Io non voglio avere una relazione, tanto meno con Jorge >> borbotto, << Questo non lo puoi sapere Martina, tutto può succedere e credo che anche tu adesso lo creda. Tu hai ancora i tuoi pensieri per la testa, le tue idee e questo non ti fa pensare bene a quello che è successo, perché è successo e ormai non puoi tornare indietro >>. Qualcuno bussa alla porta, è Fran che ha finito di farsi la doccia ed è venuto a chiamare Mechi, << Ah forse è meglio che non lo diciate troppo in giro >> dice guardando poi verso la porta per farmi capire che Fran è meglio che non lo sappia almeno per ora, io la abbraccio e la ringrazio. Cosa provo? Bella domanda, mi siedo sul letto e guardo la melodia che devo comporre con Jorge e poi mi viene un idea, perché non provare a scrivere una canzone su quello che potrei provare? Su come mi sento in questo momento? Mi alzo di scatto e prendo la mia chitarra e un nuovo spartito e inizio a suonare cercando di comporre la mia melodia per la mia canzone.Autore: Ciao a tutti\e. Siamo arrivati a metà storia. Il trentesimo capitolo finalmente. E' come se la prima parte della storia si fosse conclusa con Martina che si domanda cosa sta provando e come al solito decide di scrivere una canzone. Nella seconda parte della storia tutto cambierà completamente e succederanno un infinità di cose abbastanza bruttine ma non preoccupatevi perchè le parti belle ci saranno. Questi momenti serviranno a Martina per capire cosa sta cambiando in lei e vedremo come affronterà le situazioni che gli si presentano davanti. Spero che anche questo capitolo vi piaccia. Abbiamo anche una Martina che si confessa con Mechi e vedremo Mechi starle molto accanto e sostenerla in tutto e per tutto. Un abbraccio a tutti!
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Ogni amore è una favola / Jortini
RomanceIo non ho mai creduto alle favole, al principe azzurro che arriva sul suo cavallo bianco e ti salva dalla strega cattiva, nella realtà le strega cattiva non è solo una, c'è ne sono tante e più che il principe azzurro che viene a salvarti esistono ra...