Sono ancora qui, i giorni passano ma sono ancora intrappolata in questo strano mondo dove le cose sono un po’ diverse dalla realtà, anche se ora non so più quale sia la vera realtà. Non capisco cosa ci faccio qua, non capisco tante cose in realtà, ma vorrei ritornare alla mia vera vita, anche se tutto stava andando male almeno sapevo che Jorge aveva ricordi su di me. Quando scendo a far colazione trovo mia madre che ride e scherza con Fran, << Quindi il mio ragazzo si è preso una cotta per una ragazza >> esclama lei ridacchiando, << Dai mamma non prendermi in giro >> ribatte lui, << Non c’è nulla di male tesoro e tu Martina qualcuno che ti piace? >> domanda lei curiosa, mentre Clara e mio padre la ascoltano ridacchiando e poi posano gl’occhi su di me, << No >> rispondo io seccamente e Lodo mi guarda di traverso. Non sono abituata a vedere mia madre così amichevole, così normale, vederla ridere con Fran è una cosa che nella mia vita sembra impossibile. I miei alla fine si separarono lo stesso anche se mia madre non è un pezzo di ghiaccio evidentemente era il destino, qualsiasi cosa succedesse il matrimonio dei miei non era destinato ad essere. E’ sabato e io e Lodo decidiamo di andare a fare un po’ di shopping in città, io e lei abbiamo lo stesso identico rapporto almeno qualcosa di familiare c’è l’ho in questa vita. << Si può sapere che ti prende? >> mi chiede Lodo mentre camminiamo per i negozi, << In che senso? >> le domando io, << Che sei strana >> fa spallucce lei mentre si ferma a guardare una vetrina con dei bellissimi vestiti esposti, << Non lo so, io non so cosa mi sta succedendo e poi non capiresti >> le rispondo, << Sei strana. Te l’ho già detto? >> sorride lei e poi mi trascina nel negozio a provare i vestiti. In giro per la città incontriamo Alba e Lodo insiste che venga in giro con noi, all’inizio non parla molto, sta sempre a testa bassa ma poi prende un po’ di fiducia e ogni tanto ride per le stupidaggini che dice Lodo, << Non ascoltarla >> le dico facendogli segno che è pazza da legare e lei scoppia a ridere di gusto, questo mi provoca un sorriso perché riesco ad intravedere la mia Alba di sempre. Non mi sento più le gambe, Lodo continua a trascinarci di negozio in negozio e a farmi provare ogni bellissimo vestito che vede, il problema che di bei vestiti c’è ne sono fin troppi. Verso tardo pomeriggio Alba ci saluta perché ha degli impegni con la madre e noi ci dirigiamo a piedi fino alla fermata dei pullman che ci porterà vicino a casa, piene di borse e borsette. << Forse ho esagerato >> esclama Lodo guardandosi le mani che sorreggono un sacco di borse e fa una faccia un po’ buffa, io inizio a ridere, lei prima mi fulmina con gl’occhi e poi ridacchia anche lei << Credo di avere un problema >> dice poi aumentando le nostre risate. << Ciao >>, mi volto di scatto e Jorge è dietro di noi, con il suo bellissimo sorriso e i suoi occhi verdi che mi guardano, << Martina, Lodovica >> dice gentilmente salutandoci con un cenno, << Ciao >> dico io un po’ imbarazzata e Lodo se ne accorge, << Che ci fai qui? >> chiede Lodo tranquilla, << Sono venuto in centro per andare a vedere un negozio di chitarre >> risponde lui tranquillo, e io continuo a guardarlo. Tiene la mani nelle tasche dei pantaloni, indossa una di quelle felpe dei college Americani ed è più bello che mai, io faccio un sorriso tirato, << Ora devo andare, Stephie mi aspetta, ci vediamo allo studio ragazze >> ci saluta lui e poi si allontana mentre con gl’occhi io lo seguo. << Quindi cos’è che dicevi? Non ti piace nessuno? >>, mi stuzzica Lodo e io mi volto a guardarla, << Giuro non è come pensi >> le dico io, << Non ci credo, lo mangi con gl’occhi e anche lui ti guarda in quel modo >>, << Lui ha una ragazza >> borbotto, << E allora? Non può farci niente se sei bella e se si sente attratto da te >> blatera lei, << Non è così Lodo >> rispondo io però lei non ribatte, non riesco a fargli cambiare idea, testa dura era, testa dura è rimasta. Ogni volta che lo vedo è come se non potessi controllare ciò che provo, sembro una stupida innamorata di uno che in teoria non mi conosce nemmeno, voglio tornare alla mia vita, voglio ritornare nel mondo dove Jorge mi guarda nello stesso modo in cui lo guardo io.
<< Non mi va proprio di vederlo >> si lamenta Lodo in macchina, << E’ così simpatico >> fa spallucce Fran << Non riesco a capire perché lo odi così tanto >>, << Perché è un rompipalle, odioso e stupido ragazzo >> risponde la mora irritata, << Vedrai che scopriranno di amarsi e poi staranno insieme come una coppietta mielosa >> dico io, << Mai e poi mai >> ribatte Lodo << Piuttosto mi uccido >> esclama e io mi volto a guardarla mentre è seduta al centro dei sedili posteriori, << Non dire così >> le dico << Secondo me sotto sotto già ti piace >>, << Vogliamo parlare di te? >> borbotta lei, << Di me non c’è nulla da dire Lodo, sei tu quella che dice di odiare un ragazzo >>, << Credo che tu a lui piaci >> dice Fran e lei fulmina con gl’occhi anche lui, << Tu pensa a conquistare la tua Mechi e non a impicciarti nelle mie cose >> ribatte Lodo ma nei suoi occhi, quando Fran gli ha detto quella cosa, ho visto un pizzico di felicità. Arrivati in accademia vediamo Ruggero e Cande che parlano in modo tranquillo mentre aspettano tutti gl’altri, << Ciao ragazzi >> sorride Cande mentre Ruggero non gli stacca gl’occhi di dosso, Fran gli dà un colpetto e lui si riprende, sento Lodo urlare e quando mi volto vedo Diego che dal dietro gli ha fatto paura, << Oddio lasciami in pace Diego >> urla lei, << Siamo più permalosi del solito stamattina >> borbotta lui, << Ti odio, stammi lontano se no te ne penti >> dice lei minacciandolo, << Non vedo l’ora >> esclma in tono malizioso e Lodo si volta dall’altra parte incrociando le braccia al petto per fargli capire che non l’avrebbe più ascoltato, io soffoco una risatina, sono due sciocchi, alla fine si ameranno alla follia e saranno quelli con la relazione più matura ma vedendoli ora sembrano due bambini. Lentamente arrivano anche tutti gl’altri, Jorge e Stephie arrivano mano nella mano e io cerco di non guardarli voltandomi dall’altra parte, ma riesco a sentire i suoi occhi su di me, che mi puntano addosso e questo mi fa mancare il respiro. Facu arriva e Alba fa un gran sorriso, mentre lui saluta tutti con una grande energia, << Ciao Tini >> dice quando arriva a me, << Ehilà >> gli rispondo io, Mechi arriva ondeggiando e mio fratello ovviamente si incanta a vederla, quando arriva vicino a noi mi guarda, << Che c’è? >> chiedo io, << Sei stupenda in quel vestito >> mi dice, indosso un vestito nero e corto, con lo scollo a barchetta e a maniche lunghe, sopra è stretto e sotto si ammorbidisce, lasciando la gonna libera di ondeggiare, << Grazie >> le rispondo io mentre Jorge mi sta guardando, << Credo che farai girare la testa a molti ragazzi >> esclama e io un po’ mi imbarazzo. Lei mi prende a braccetto e tutti insieme ci dirigiamo allo studio. Piano piano stiamo diventando il gruppo di amici che siamo nella mia realtà, ovviamente qui però c’è anche Stephie ma non mi sembra che si sia integrata molto nel gruppo proprio come fa nella realtà. Andiamo a lezione di Angie dove anche lei oggi mi riempie di complimenti, << Wow che voce ragazza >> esclama stupita, io arrossisco un po’, anche se sono abituata ai loro complimenti qua mi sembra tutto diverso, cioè è come se fosse una cosa nuova anche se non lo è. << Jorge puoi venire qui a cantare con Martina? >> gli domanda << Credo che le vostre voci insieme siano perfette >>, Jorge senza problemi si avvicina a me affiancandomi, Angie ci passa il testo di una canzone e io credo di morire, doveva succedere anche qui prima o poi, il fatto che io e Jorge insieme a cantare siamo bravi è un dato di fatto e ovviamente pure qui ci mettono in coppia a cantare. Guardo la canzone e tremo, lentamente sposto lo sguardo sui miei compagni di classe, Stephie mi guarda in modo strano e io cerco lo sguardo di Lodo che è vicino a Mechi e tutte e due mi guardano con un sorrisetto malizioso. Iniziamo a cantare e come al solito siamo perfetti, forse anche troppo per due che non dovrebbero conoscersi. << Lo sapevo >> esclama Angie soddisfatta << Voi due insieme andate benissimo, due voci perfette e complimenti sembra che cantiate insieme da tempo >> sorride per poi rimandarci al posto. Quando mi avvicino a Mechi lei mi dà una gomitata leggera, << Wow >> dice poi a sotto voce, << Già! Dicci che non ti piace >> borbotta Lodo, << Shh >> faccio io non mi va che qualcuno senta Mechi e Lodo fantasticare su me e Jorge. Loro due si danno uno sguardo complice e io le fulmino con gl’occhi. Quando esco dall’aula riprendo a respirare regolarmente, non so più come comportarmi perché mi risulta davvero difficile restare qua, intrappolata in questo mondo un po’ strano. Vado in un aula di musica e mi siedo alla tastiera e inizio a suonare, almeno cerco di non concentrarmi su quello che sta succedendo voglio solo tornare a casa mia, voglio rivedere il mio Jorge. << Dobbiamo parlare >>.
Quando mi volto trovo Stephie appoggiata alla porta, la chiude e si avvicina a me, << Ciao >> le dico guardandola confusa, << Ciao? >> chiede lei in modo sgarbato, << Che hai? >> dico guardandola, << Tu devi stare lontana da Jorge >>, da questa affermazione capisco che Stephie comunque sia è sempre la stessa, non è cambiata poi molto dalla mia realtà, << Cosa diavolo stai dicendo? >> le domando, << Vedo non sono stupida >>, << Senti non puoi prendertela con me perché Angie ci ha fatto cantare insieme >> dico facendo spallucce e mantenendo la calma, << E con chi me la dovrei prendere, dovevi cantare male così ora non penserebbe che siete perfetti per duettare >> dice lei e io la guardo con gl’occhi spalancati. << Ma cosa stai dicendo? >> le domando io << Sei per caso pazza? >>, << Non darmi della pazza >> dice in modo arrabbiato << Tu devi stare lontana dal mio ragazzo se no te ne pentirai >>, << Ma io non faccio proprio nulla per stare con il tuo ragazzo >>, non riesco a capire perché è sempre colpa mia, io lo respingo, io gli sto lontana eppure in qualsiasi mondo io mi trovi è colpa mia, << Non me lo porterai via >> dice uscendo dalla dall’aula arrabbiata e sbattendo la porta. Seriamente non riesco più a capire nulla, ogni volta è sempre la stessa storia? Cosa devo fare? Cosa devo fare per sistemare tutto e tornare nel mio mondo? O sono intrappolata qui per sempre? Cosa starà succedendo là? Esco dalla classe di musica e cerco le ragazze in giro per l’accademia, trovo Alba e Cande intente a ripassare la coreografia che Gregorio ci ha insegnato. << Ehi Tini >> mi sorride la rossa << I ragazzi oggi hanno iniziato a fare le lezioni come Band >> dice e viene verso di me << Non vediamo l’ora di vederli all’opera >> continua poi, << Andiamo fuori? >> chiede Alba << Ho bisogno di un po’ d’aria >> dice spalancando gl’occhi in effetti sembra molto affaticata, io annuisco e mentre usciamo si uniscono a noi anche Mechi e Lodo. Quando siamo sedute in giardino è come se ritornassi alla mia normale vita, loro che ridono e si prendono in giro come delle pazze, la loro amicizia è nata fin da subito ed è bello vederle così, mi tranquillizza come mi tranquillizzavano nella mia vita. Le mie amiche, ora sono sempre più convinta che senza di loro non riuscirei a sopportare certe situazioni, le adoro, in qualsiasi mondo io sia non posso far altro che ringraziare chiunque per avermi dato amiche come loro. << Sei pensierosa >> mi dice Alba che è seduta in parte a me, << Già >> dico << E’ successa una cosa un po’ strana >> borbotto, so che posso fidarmi di loro e quindi gli racconto di Stephie e di quello che mi ha detto. << Ma non è colpa tua >> esclama Lodo, << Lo so >> faccio spallucce io << Ma non posso farci niente se lei crede così >> dico, << La odio >> borbotta Lodo e mi ricordo di lei quando entrò nella mia stanza il giorno in cui Stephie arrivò a cercare Jorge, << Tu odi tutti >> le dice Mechi << E comunque nemmeno a me sta molto simpatica, cioè non è che ci abbia parlato molto in questi giorni >>, << Nemmeno a me sta simpatica >> afferma Alba, << Si è strana sembra troppo carina e angelica e di solito quelle persone hanno qualcosa da nascondere >> esclama la rossa convinta. Mi sembra di rivivere un déjà-vu, quelle parole sono le stesse che le ragazze hanno usato nella mia realtà, inizio a pensare che le cose non cambiano, che va tutto come deve andare e non importa quello che succede perché alla fine finisce sempre allo stesso modo, le persone che si devono incontrare si incontrano comunque, le cose che devono accadere accadono anche se facciamo scelte diverse, io sono rimasta a Buenos Aires eppure la mia vita si sta trasformando di nuovo in quella che avevo prima, l’unica cosa che manca è tutto quello che ho passato con Jorge e credo sia la cosa che mi faccia star più male di tutte. Vorrei poter spiegare a qualcuno cosa in realtà sta succedendo ma come posso senza essere presa per una pazza? Come posso spiegare questa cosa così strana? Non riesco a capire io cosa stia succedendo, non riesco a capire cosa devo fare per tornare indietro, per tornare in un mondo dove Jorge ha provato qualcosa per me, è come una ferita al cuore, è come morire, ma devo trovare un modo per tornare da lui. I giorni continuano a passare e io mi intristisco sempre di più, non è che non mi piaccia questa vita, avere la mamma qua e vederla così, vedere Lodo litigare con Diego e sapere che prima o poi si innamoreranno, vedere Fran e mamma andare d’amore e d’accordo è tutto stupendo ma vorrei ritornare la perché l’unica cosa che mi importa è avere Jorge, è vederlo come lo vedo io, sapere che lui ha provato qualcosa per me, so di non poterlo avere ma in quella vita in una parte di Jorge ci sono anche io e non mi importa se sta con Stephie, se lei mi ricatta, voglio solo tornare la, guardarlo negl’occhi e sapere che nella sua vita sono stata presente.
In accademia le cose vanno bene, a parte Stephie che ogni due per tre mi guarda con occhi cattivi, non è diversa per niente, penso dentro di me, ha sempre quello sguardo odioso e malvagio. Passo le mie giornate con le ragazze e cerco di distrarmi il più possibile, ma ogni volta che vedo Jorge sorridere, baciare o abbracciare Stephie è come se qualcuno avesse in mano il mio cuore o lo stringesse forte, è come ricevere un colpo dritto allo stomaco e io ci rimango male e mi intristisco. Sono in accademia e sto andando a lezione individuale con Angie, << Martina >> mi chiama Pablo e io mi fermo << Scusami se ti disturbo, volevo chiederti se potevi comporre una canzone, siccome sei molto brava, se ti va, così posso valutare la tua bravura >>, io annuisco con il capo << Va bene >> rispondo, non ho bisogno di scrivere una nuova canzone perché ne ho già mille da proporgli in questa vita. Le mie giornate sono così, spente e deprimenti, vorrei trovare il modo per poter tornare alla mia vita. Ad un certo punto si avvicinano a me Fran e Mechi e lui tiene un braccio sulle sue spalle, << C’è qualcosa che non so? >> domando guardandoli maliziosa, << Eh no >> risponde Fran, << Si invece >> esclama Mechi e poi guarda Fran come per rimproverarlo << Io e tuo fratello stiamo insieme >> dice con un gran sorriso, << Buona fortuna >> borbotto io ridacchiando, << Sei stronza Tini >> dice Fran in modo scherzoso ma prende lo stesso una gomitata da Mechi per farlo stare zitto, << Ahi >> esclama lui, << Così impari a lasciar stare tua sorella >> le risponde lei con un sorrisetto e io ridacchio, << Perché ridi? >> mi chiede la bionda, non posso dirgli il vero motivo, come posso spiegargli che lei nella mia vera vita mi difende sempre da Fran, << No non ridevo per voi mi è venuta in mente una cosa >> dico facendo spallucce << Ora ho lezione scusate, comunque sono molto felice per voi >> sorrido e mi avvio verso l’aula di Angie. Finita la lezione, che è andata molto bene perché Angie continuava a riempirmi di complimenti e a ripetermi che ho una voce stupenda, decido di uscire in giardino a prendere una boccata d’aria. Guardo la gente intorno a me e mi domando se tutte queste persone sono di questo mondo o si trovano nella mia stessa situazione, lo so è una domanda stupida ma magari qualcuno può dirmi se ce un modo per tornare indietro, di solito nei film quando succedono queste cose bisogna sistemare le situazione e riportarle nel modo giusto ma qua non c’è nulla di diverso, è tutto come deve essere, tranne… Tranne Jorge. Cosa dovrei fare? Farlo innamorare di me e poi lasciarlo a Stephie? Non avrebbe senso, ma allora cosa deve cambiare? Sento una melodia famigliare, quando mi volto vedo Jorge seduto appoggiato ad un albero con in mano la chitarra, eppure quella canzone mi ricorda tanto la melodia che io e Jorge stavamo scrivendo prima che Stephie ci impedisse di farla, io mi avvicino lentamente a lui senza farmi sentire e lui inizia a cantare. << No me digas lo que piensa creo che lo se, Solo mirame un instante y lo divinare, que dificil fue querernos y dejarnos de querer, y al final de este camino encontrarnos otra vez >>, non riesco a capire quel che succede eppure quelle parole andavano perfettamente con le mie che avevo scritto nell’altra mia vita e senza pensarci canto il mio pezzo << En tus ojos no hay secretos o lo puedo ver, siempre tienes la palabra que me hace sentir bien, que dificil fue querernos y volvernos a querer, si el amore es verdadero, todo puede suceder >> Jorge mi guarda, un po’ colpito dal fatto che canto questa canzone che in teoria non dovrei sapere ma poi si unisce a me e cantiamo insieme << Quedate junto a mi, paso a paso en el camino, voy hacerte feliz, y que el miedo este proibido, Abrazeme y veras que erse lo que necesito y no encuentro la manere de decir, que la das luz a mi vida, desde que te vi >>. Jorge smette di suonare dopo il primo ritornello e mi guarda confuso, sono confusa anche io ma dentro di me stanno esplodendo mille emozioni, non capisco come possa sapere questa canzone, non capisco più nulla in realtà. << Come conosci questa canzone? >> mi domanda lui continuando a guardarmi negl’occhi, io non rispondo non so che dire, come potevo spiegarglielo, << Perché un pezzo l’ho scritto io >> borbotto anche se potesse sembrare una cosa impossibile e lui continua a guardarmi confuso ma qualcosa nei suoi occhi brilla di un ardore puro, come se fosse un segno del destino, come se anche lui iniziasse a ricordare qualcosa di me anche se so che non è così, ma riesco a rivedere quella luce negl’occhi la stessa che ha nella mia realtà. Lui fa un passo avanti senza dire niente e in un secondo posa le sue labbra sulle mie, io ricambio il bacio ed è come se milioni di farfalle si liberassero dentro di me, come se potessi volare sul serio e poi non sento più le labbra di Jorge sulle mie e spalanco gl’occhi tutto diventa di un buio profondo. Ora capisco cosa dovevo fare, ho ristabilito l’ordine della mia vita, Jorge sta provando qualcosa per me e questo fa tornare tutto alla situazione attuale, non importa in che tempo, in che luogo io e Jorge ci saremo incontrati siamo destinati ad arrivare allo stesso punto. E’ come se il bacio di Jorge avesse completato il quadro era quello che mancava, è come se mi avesse risvegliato da questo mondo, come se lui fosse il mio principe azzurro. Poi un rumore strano invade le mie orecchie, un bip che continua a risuonare costantemente in parte a me, sono totalmente confusa e non mi ricordo nulla è come se avessi la mente annebbiata quando apro gl’occhi dopo pochi secondi vedo Jorge incrociare i suoi occhi con i miei.Autore: Lo so che può sembrare una situazione molto confusa, la verità è che lei ha vissuto tutto questo solo per scoprire che le cose sarebbero andate così comunque, che in qualsiasi caso, Stephie o non Stephie, Jorge avrebbe provato qualcosa per lei e l'ordine si è ristabilito riportando Martina alla realtà. Difatti si risveglia e se non l'avete capito è in ospedale. Nel prossimo capitolo vedremo cosa hanno passato tutt gl'altri mentre Martina era incoscente, sarà un capitolo tutto raccontato da Jorge, vedremo cosa a passato e come si sente e alla fine del capitolo vedrete anche un parallelismo tra i due mondi!
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Ogni amore è una favola / Jortini
RomanceIo non ho mai creduto alle favole, al principe azzurro che arriva sul suo cavallo bianco e ti salva dalla strega cattiva, nella realtà le strega cattiva non è solo una, c'è ne sono tante e più che il principe azzurro che viene a salvarti esistono ra...