Perché sei qui?

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Fran oggi torna a casa dopo una lunga settimana in ospedale. Ora si sente bene e anche io inizio a stare meglio, non sono più preoccupata, lo vedo sorridente e felice, questo mi toglie un gran peso dalla schiena. Ho avuto tanta paura, pensavo di perderlo e pensavo di perdere me stessa. Il taglio sulla testa non si nota neanche più e lui ci scherza sopra quindi per forza deve star bene, se no non farebbe così. In questa settimana tutti sono venuti a trovarlo, tra amici e insegnanti si è divertito a chiacchierare con chiunque, Mechi non si è mai allontanata da lui, nemmeno un secondo, ha praticamente vissuto in ospedale. Il suo occhio migliora di giorno in giorno ma è ancora gonfio e nero e le fa molto male muoverlo. E poi c’è lei, Stephie, che anche dopo tutto quello che è successo ogni volta mi tira delle occhiatacce quando Jorge mi chiede di Fran o mi chiede come sto io. Ora che ho la mente libera da tutto ciò, la nostra litigata, il suo ricatto mi invadono la mente. Jorge cercava di starmi vicino ma io lo allontanavo da me, non mi andava che Fran soffrisse ancora o che perdesse l’amicizia con Jorge per colpa di Stephie quindi mantenevo le giuste distanze. Mamma ogni tanto chiamava per sapere di Fran anche se lui non voleva parlargli, lei si preoccupava lo stesso, voleva anche venire qui ma lui non ha voluto siccome diceva di star bene e che non c’è n’era bisogno. Tutto sta ritornando come l’avevamo lasciato prima dell’incidente, ora che lo spavento è passato tutti stanno tornando ai loro normali pensieri. Lodo è sempre più triste per via di Diego, ma in questi giorni sono stati sempre insieme e quando sono insieme lei non può non essere felice, non vuole passare questi mesi insieme a lui in modo triste se poi non potranno vedersi di persona. Diego cerca di tranquillizzarla, lui non vuole lasciarla e non la lascerà solo perché si deve trasferire, sa che sarà difficile vivere lontani ma ogni giorno lui le promette che ritornerà solo per lei, che nulla al mondo gli impedirà di stare con la sua Lodo. Mi piace vederli così uniti anche se dentro di loro soffrono per questo, soprattutto in questa settimana dove Diego consolava Lodo presa dalla paura per Fran. Siamo io, papà, Mechi, Jorge e Stephie che aspettiamo che Fran esca dal bagno dove è andato a cambiarsi per tornare a casa, << Amore muoviti non stai uscendo per andare a festeggiare >> borbotta Mechi vicino alla porta, << Ora ho finito stai calma >> le risponde lui dall’altra parte. Io sono seduta sul letto dell'ospedale e fisso solo la porta, non mi va di guardarmi in giro perché so già che incontrerei lo sguardo di Jorge e poi anche quello di Stephie che mi fulmina, ormai la situazione non è una delle migliori, io sono incastrata in questo ricatto assurdo, se parlavo con Jorge di quello che avevo scoperto o del ricatto, lei avrebbe parlato con Fran, e ora dopo tutto quello che è successo non mi va di litigare con mio fratello, ora che lo posso vedere di nuovo in giro per casa contento e felice, non volevo perderlo di nuovo in un certo senso. Questa cosa in mi mangia dentro, mi divora lentamente, Jorge che continua a volermi star vicino quando non sa a cosa andiamo in contro se continuiamo così, Stephie che non mi lascia mai un momento in pace e che continua a osservarmi ogni cosa io faccia e tutto lo stress accumulato in questi giorni, tra il preoccuparmi per Fran e le lezioni allo studio da affrontare con Jorge. Tutto questo mi sta devastando ma in qualche modo devo essere forte, devo resistere e non lasciarmi condizionare da tutto ciò. << Eccomi >> esclama Fran uscendo dal bagno con un gran sorriso << Pronto per ritornare nel mio castello >> ridacchia lui, << La botta ti ha fatto diventare ancora più stupido? >> gli domando io e Jorge si mette a ridere e anche Mechi, << Sei simpatica sorellina lo sai? >> dice sarcastico e io mi alzo dal letto e lo vado ad abbracciare forte, << Cosa faresti senza di me? >> borbotta lui stringendomi a sua volta, << Non lo so proprio >> rispondo e gli faccio un piccolo sorriso. << Hai preso tutto per tornare a casa? >> domanda mio padre, << Si ho preso tutto >>. Fran si avvicina a Jorge e gli da il cinque << E’ bello riaverti tra noi amico >> gli dice Jorge, << Mi fate sentire troppo importante, dovrei farmi male più spesso >> dice lui e tutti noi lo guardiamo di traverso << Era per dire >> fa spallucce lui poi e noi scoppiamo a ridere tutti insieme. Quanto è bello vederlo così? Quanto mi rende felice? Pensavo di perderlo, di non poterlo più prendere in giro, di non poterlo più abbracciare invece è qui, sano come un pesce che scherza e ride, l’immagine più bella del mondo.
 
Quando arriviamo a casa Clara ci sta aspettando, appena entriamo in casa lei ci viene incontro e abbraccia Fran dandogli il bentornato e per lui ha preparato una deliziosa cena con le cose che ama di più. << Ok devo davvero farmi male più spesso >> ribadisce un'altra volta, perché tutti in questo momento lo stanno viziando. Per cena si presentano tutti, Diego, Alba, Facu, Cande e Ruggero salutano tutti con grande entusiasmo Fran, abbracciandolo e dicendogli che erano felici di vederlo star bene. << Davvero non dovevate >> dice lui emozionato per tutto questo affetto che forse non si aspettava, << Non fare il bambino Fran >> gli dice Mechi << Sono tuoi amici e ti vogliono bene >>. La cena va a gonfie vele tranne per Stephie, ormai la situazione sta diventando davvero troppo pesante per i miei gusti, Mechi lentamente si avvicina a me << Si può sapere che ha quella da guardarti così? >>, << Non saprei >> rispondo io facendo finta di nulla, mi conviene non parlarne almeno per ora, << E’ troppo strana non trovi? >> dice lei con uno sguardo strano, << Si lo è, ma io cosa posso farci se lei crede che voglio portargli via Jorge? >> rispondo alla bionda, << Si sarà arrabbiata perché lui ti è stato vicino >>, << Sicuramente >> affermo io << Anzi credo sia proprio così >>, << E’ proprio un’oca, non capisce che eri triste e affranta per tuo fratello e avevi bisogno di sostegno? >>, << Non credo che lei lo possa capire >> dico, ormai so che è senza cuore, che non le importa degl’altri ma solo di se stessa e che vuole solo essere al centro dell’attenzione di Jorge e nient’altro, quindi lei non poteva capire come mi sentivo io e di cosa avevo bisogno in quel momento. << Sei sicura che non sia successo nulla tra di voi? >>, << No niente, io con lei non ci parlo e nemmeno lei con me, cosa mai dovrebbe essere successo? >> dico in modo tranquillo. Il mio piano è facile, restare nel mio e non far soffrire nessuno, questo dovevo fare, devo lasciar perdere Jorge perché se no creerei solo problemi. Il problema più grosso però è che in qualche modo mi manca, mi manca ogni singola cosa di lui, anche la più stupida. Ma devo essere forte, per me e per chi rischia di soffrirne. << Di che state parlando donzelle? >> si avvicina a noi Fran sorridente, << Niente di che >> dice Mechi dandogli un bacio sulle labbra e la mia conversazione con lei finisce. Passiamo la serata a chiacchierare, ogni tanto Jorge mi guarda per vedere se è tutto ok, dopo quel crollo credo che anche lui si sia spaventato della mia reazione, menomale che è arrivato perché se no avrei continuato a rompere ogni cosa mi trovavo davanti. Da quel momento tutto è cambiato, il suo modo di guardarmi è diventato ancora più dolce, ancora più profondo, si vede che vuole che io stia tranquilla, che io sia felice e so nel profondo del mio cuore so che lui pensa ancora a me, che non riesce a dimenticarmi. Lo noto dai suoi atteggiamenti, dai suoi sguardi, dalla sua voglia di starmi accanto quando qualcosa non va, ma ovviamente per colpa di Stephie non può esternare queste cose e quindi si limita a fare quel poco che può fare anche se quel poco lo fa con tanto di quel sentimento che ogni volta mi fa mancare l’aria. In tutta questa situazione ho capito che lui è l’unico che riesce a tranquillizzarmi, è l’unico che vorrei stringere quando qualcosa non va, l’unico che vorrei aver vicino quando sono triste e quando mi sento sola. Non ho ancora bene capito cosa provo per lui ma sento il bisogno di lui, ma non posso, non posso fare più niente ora che Stephie mi ha ricattato in quel modo subdolo. Devo stare attenta a quello che faccio perché non posso fare in modo che succeda, ha vinto lei e io sono costretta a stare lontano da lui. E’ buffo, prima ero io a volerlo lontano da me e ora che ho capito di volerlo vicino non posso per colpa di quella strega. Mi basterebbe anche solo la sua amicizia, non chiedo altro, io non ho bisogno di altro. Vederli vicino mi fa male sempre più, credevo che questa sensazione con tempo sarebbe diminuita e invece mi sbagliavo, ogni giorno aumenta e ogni volta fa sempre più male dentro, anche se io sono molto brava a non darlo a vedere. Dopo una lunga serata con i ragazzi a divertirci finalmente è l’ora di andare a letto. Sono veramente esausta e solo ora posso rilassarmi veramente siccome Fran è a casa. Ho passato la settimana più brutta della mia vita, non ho quasi mai dormito, facevo fatica perfino a mangiare da quanto avevo quel peso sullo stomaco. Ogni volta che il telefono suonava pensavo al peggio, pensavo che a Fran fosse successo qualcosa e mi allarmavo, ora è un sollievo poter stare tranquilla, senza preoccupazione, senza dover allarmarmi ogni volta. Grazie a dio lui sta bene e io non posso essere che felice per questo. Con tutto lo stress accumulato in questi giorni non ci metto molto ad addormentarmi in modo tranquillo, finalmente.
 
Quando mi sveglio mi preparo per andare allo studio, Fran ha avuto il permesso dei medici di frequentare quindi può tornare a studiare all’accademia. Scendo in cucina a far colazione, indosso un paio di jeans stretti a vita alta e sopra mi sono messa un maglioncino bianco corto, che lascia intravedere un pezzo di pelle tra di esso e i Jeans, ho lasciato i capelli sciolti e mi sono messa un cappello marrone, di quelli larghi e rotondi. << Ciao Fran, come hai dormito? >> domando io, << Molto bene, come il letto di casa non c’è niente >> ridacchia lui che è seduto di fianco a Jorge che beve una tazza di caffè, ha una mano appoggiata sul tavolo e Stephie tiene la sua appoggiata sopra, la osservo per un secondo e distolgo subito lo sguardo, << Non vedo l’ora di riprendere le prove per il video >> dice Fran contento, per lui stare lontano dalle prove era come andare all’inferno quindi era davvero molto felice di poter ritornare. << Si, senza di te è brutto fare le prove delle canzoni di gruppo, si sentiva che mancava una parte di noi >> gli dice Lodo e lui gentilmente le sorride, per lei è stato un trauma, si sa quanto Lodo si lasci andare su queste cose e quanto si spaventi, credo che dopo di me la più presa male fosse lei, << Ora che ci sono siamo al completo, non vi abbandono prima del video, io devo esserci >> borbotta lui e io ridacchio. Quando siamo in accademia andiamo a lezione con Pablo, tutti gl’insegnati salutano con calore Fran e anche alcuni degl’altri alunni. Iniziamo a mostrare a Pablo la prima canzone con la coreografia e lui ne sembra contento, << Molto bene, imparate bene i passi e poi è perfetta >> sorride << Ora fatemi vedere la seconda >> dice poi e noi ci mettiamo in posizione. Iniziamo a ballare, in questa coreografia c’è il pezzo dove io e Jorge ci dobbiamo avvicinare, mi chiedo cosa penserà Stephie quando lo vedrà, non vorrei mai che desse la colpa a me per questo. Io e Jorge ci avviciniamo per cantare insieme faccia a faccia, scatenandoci come ci ha detto Gregorio per poi tornare alla coreografia, finita la canzone Pablo applaude. << Davvero sorprendenti, voi tutti insieme valete molto >> dice entusiasta << E quel pezzo lì, dove Martina e Jorge cantano insieme mi piace molto, e poi c’è molta interazione tra di voi, vi guardate, vi sorridete e questo è molto bello. Siete ad un buon punto, vi ricordo che non manca molto alla registrazione dei video quindi sistemate le piccole cose che dovete sistemare e poi siete pronti >>. Noi tutti ci guardiamo e ci sorridiamo a vicenda, siamo molto felici perché abbiamo lavorato sodo per creare tutto questo, siamo orgogliosi di noi, ora non rimaneva che perfezionare il tutto e poi registrarlo. Quando esco dall’aula e mi avvio in giardino qualcuno afferra la mia mano, quando mi volto incrocio gl’occhi di Jorge, << Che c’è? >> domando togliendo velocemente la mia mano dalla sua, << Come ti senti? >> mi chiede lui, << Bene >> dico ricominciando a camminare e lui mi segue, << Martina sei sicura di star bene? >>, << Si Jorge e sta cosa che mi parli solo quando non c’è lei non mi piace, smettila di fare così, piuttosto non parlarmi mai >> dico un po’ nervosa, devo tenerlo lontano anche se non voglio, anche se dentro dirgli così ma fa male. Io continuo a camminare e esco dall’accademia con Jorge dietro che mi rincorre, << Jorge ti prego, stammi lontano >>, << Voglio solo sapere cosa ti prende >>, << Niente Jorge, ho avuto una settimana pesante, ho pensato alle cose più brutte è normale che io sia un po’ strana non trovi? >> dico spalancando le braccia, << Tu hai qualcos’altro non è solo per Fran, lo vedo che c’è qualcosa che ti turba, perché non vuoi dirmi cos’è? >>, << Perché dovrei dirtelo, non siamo più amici ricordi? Sei stato tu ad allontanarmi quindi mi spieghi perché ti interessa? >>. Lui fa un sospiro e si passa una mano nei capelli, come se non sapesse più cosa dire, come se non sapesse cosa fare, << Io… Non lo so, ma vederti così non mi piace, c’è qualcosa dentro di te che non va e non riesco a capire cosa >> blatera lui, << Non devi saperlo, devi starmi lontano, fidati di me, più lontano stiamo meglio è >>, << Perché dici così? >>, io lo guardo negl’occhi e vorrei solo poterlo stringere << E’ complicato >> dico con la voce quasi rotta, non so il perché ma mi viene quasi da piangere, io che non ho praticamente mai pianto in questa settimana tutte le lacrime che non ho mai tirato fuori stanno prendendo il sopravvento. << Cosa è complicato Martina? Dimmelo! >> dice come se fosse un ordine, vedo che è affranto, che il fatto di non riuscire a capire cosa non va non lo fa sentire bene, ma non posso farci nulla, non posso parlargli di quello che è successo senza far del male a qualcun altro. Faccio spallucce << Non posso e ora lasciami in pace >>, << Non ti lascerò in pace finché non me lo dici >> dice un po’ alterato continuando a fissarmi. << Martina >>, quando mi volto per vedere chi ha chiamato il mio nome incontro lo sguardo di Carlos.
 
<< Carlos? >> dico guardandolo bene, << Cosa gli stai facendo? >> dice lui a Jorge che lo guarda male, << Carlos cosa ci fai qui? >> domando io confusa, << Prima voglio sistemare questo stupido ragazzo che ti sta urlando contro >> borbotta lui, << No fermati >> dico quando lo vedo avvicinarsi << Come ti permetti di parlarle così? >> domanda lui mettendosi di fronte a Jorge e io mi metto in mezzo, << Non credo ti interessi >> borbotta Jorge. Io mi volto verso di lui, << Per favore puoi andartene >> dico guardandolo negl’occhi << Ci penso io a lui, ora ritorna dentro >> e i miei occhi diventano supplichevoli, << Sei sicura? >> chiede Jorge, << Si sicura >> rispondo. Prima di andarsene da un occhiataccia a Carlos, << Visto anche lei vuole che tu te ne vada >> dice Carlos sbeffeggiandolo, << Smettila >> urlo contro di lui voltandomi a guardarlo. << Si può sapere che diavolo ci fai qua? >> domando un po’ arrabbiata perché ho già altri problemi e non mi va che si aggiunga anche questo, << Sono venuto per te, appena ho avuto soldi abbastanza sono partito per venire qua >> borbotta << Ma vedo che tu e il tuo nuovo amichetto litigate come due fidanzatini >> dice in modo presuntuoso, << Perché? Non dovevi venire qua e Jorge non è il mio ragazzo, lui una ragazza c’è la già >> dico e un po’ mi si spezza il cuore quando pronunciò quella frase, << E allora cosa vuole da te? >>, << Non credo ti importi e poi sono cose nostre >> ribatto io << Tu non devi essere qua >> dico ancora una volta. Lui mi guarda << Io invece ci resto, ti mostrerò che sono il ragazzo giusto per te e che ami >>, << Cosa? Sei impazzito per caso? >>, << No Martina, sono venuto fin qua per te e ora che ci sono non tornerò indietro come un codardo >>, << Io non voglio stare con te >> gli dico di getto e in modo spontaneo, non voglio mentirgli, la verità è questa, da Carlos io non voglio nulla, << E io ti farò cambiare idea, vedrai. Fammi almeno provare >> dice sicuro di se, << Fai quello che vuoi ma non credo che riuscirai nel tuo intento >> borbotto, << Si solo per via di quel bamboccio, la verità è che tu vuoi stare con lui ma non è all’altezza e difatti invece di stare con te sta con un’altra >>, << Tu non sai niente, non sai nulla di quello che succede qua, come ti permetti di giudicarlo, di giudicare la situazione se nemmeno la conosci? >> inizio ad arrabbiarmi, cosa vuole da me e perché deve essere così ignorante? << Non conosco la situazione ma conosco i ragazzi come lui, spezzano i cuori alle ragazze e poi pretendono che loro gli corrono dietro >>, << Non è così >> urlo io << Devi andartene, Carlos non puoi presentarti qui e fare così, non sei più un bambino >> gli dico, << Se lui proverà a urlarti contro, o a farti qualcosa giuro che se la vedrà con me, non lascerò che lui con quella faccia di cazzo ti rovini la vita, se ha un'altra ragazza deve starti lontano e se non lo capisce lui da solo glielo faccio capire io >>, << Non azzardarti >> esclamo << Tu non farai proprio niente, ora vattene >> ripeto in modo sicuro e deciso, << Si vado ma mi vedrai presto stanne certa >> ridacchia lui << Per ora starò in un hotel ma non andrò via da qui senza prima aver riprovato a conquistarti e a mostrarti che quello non vale niente >>. Mechi esce dall’accademia e mi affianca, Carlos la guarda in modo strano e lei guarda me e poi arriva anche Lodo che ha la stessa reazione. << Ciao tu chi sei? E cosa sta succedendo? >> domanda confusa Mechi vedendo il mio sguardo arrabbiato, << Io sono Carlos >> dice inchinandosi facendo una scena teatrale << Ma ora devo andarmene >> borbotta, mi guarda e poi si volta e piano piano si allontana. << Carlos è quel Carlos? >> chiede Lodo guardandolo mentre si allontana e poi posa gl’occhi su di me e insieme a lei anche Mechi, << Si è proprio lui >> dico amareggiata, << E cosa è venuto a fare qui? >> domanda la bionda, << Spero a non portare guai >> borbotto io. Quando tutti scoprono che Carlos è qui, Fran è quello che si innervosisce, << Si può sapere cosa vuole quello da te? Non vi eravate lasciati? Giuro che potrei ammazzarlo se ti rompe le palle >> dice quando siamo in macchina e vedo Jorge tendere l’orecchio per ascoltare, << Non ti preoccupare Fran me la cavo da sola >>, << Si ma cosa vuole? Perché è qui? >> continua a chiedere ma io non voglio dire davanti a Jorge cosa Carlos è venuto a fare qui a Buenos Aires, << Non lo so, non abbiamo parlato molto se ne è andato quasi subito, ha solo inveito contro Jorge perché ci ha visto parlare >> dico in modo normale per non far insospettire Fran e lui si volta verso Jorge, << Perché l’hai lasciata sola con lui? Dovevi restare con lei e proteggerla >> gli dice Fran, io lo guardo storta << Non centra niente Jorge in tutto questo e sono stata io a dirgli di andarsene, non parliamone più ok, lui non mi darà fastidio >> o almeno spero penso tra me e me.

Autore: Carlos compare in un momento sbagliato, Martina e Jorge stanno discutendo un pò vivacemente perchè lui si è accorto che qualcosa in lei non va, noi sappiamo che Martina è stata ricattata e cerca di stare il più possibile lontano da JOrge per non compromettere la sua amicizia con Fran e JOrge si è accorto che c'è un comportamento strano in lei e lui non riesce a capirne il motivo. Carlos arriva e fraintende la situazione e inveisce contro Jorge, ovviamente Martina si intromette, perchè anche dopo tutto quello che è successo non può lasciare che Jorge si prenda queste accuse infondate. Ora cosa succederà? Vedremo di nuovo Carlos? O si arrenderà?

Ogni amore è una favola / JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora