Agitazione.

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<< Cosa? >> le dico io stupita alzandomi dal letto << Tutto quel seguirla e tutto quel frustrarsi di Alba non sono serviti a nulla? >> domando, << Alba crede che Facu stia con un'altra e tu ti preoccupi della fatica che hai fatto? >> dice lei avvicinandosi al letto e sedendosi sul bordo, io le siedo in parte, << Non è per quello >> ribatto << E’ perché Alba sta male per una cosa che non esiste e non dovrebbe stare così >>, << Dobbiamo dirglielo >> esclama Lodo, << Non possiamo dirglielo noi >> rispondo. Rimaniamo in silenzio per qualche minuto e poi Lodo si volta verso di me, io la guardo, << Allora, un pomeriggio usciamo con le ragazze e io dico di dover passare da Facu, arriviamo la e lei scopre tutto >>, << Lodo smettila di fare piani, non funzionano >> la guardo di traverso, << Quindi dici che dovrebbe scoprirlo da sola? >> domanda lei spavalda, << No, Facu deve dirgli che quella non è la sua ragazza siccome a quanto pare glielo lascia credere >>. Dopo una conversazione con Lodo su cosa sia giusto fare rimango sola e chiamo mia madre, << Ciao mamma >> dico con un tono gioioso in modo che non capisca che non sarà una delle mie conversazioni preferite, << Ciao Tini, allora vieni il prossimo week end? >>, << Si >> rispondo un po’ titubante, << Che c’è… sembri strana >>, << Giovedì parto per il Messico, con Jorge e vado da lui e poi vengo da te… con lui >>, << Perché è il tuo ragazzo? >> domanda mia madre tranquilla, << NO, mamma… Papà vuole solo che qualcuno mi accompagni >> dico con un tono frustrato, << Almeno qualcosa di giusto nella vita lo fa >> ribatte mia madre che quindi è d’accordo con mio padre, speravo che mi lasciasse il permesso di andare da lei da sola, << Certo che può restare >> si riferisce a Jorge << Scusami Tini ma ora devo scappare ho del lavoro ancora da finire >>. Mi getto sul letto a faccia in giù, perché sono così nervosa, riuscirò a tenere testa a Jorge per quattro giorni, c’è la posso fare tranquillamente, non serve agitarsi, essere nervosi per cosa? ... Cazzate sono più nervosa che mai, non mi va di dover condividere certe cose con lui, come il rapporto con mia madre. Quando mi sveglio ho un po’ di mal di testa, entro in bagno e cerco nel cassetto un aspirina e la prendo giù. Mi pettino, mi lavo i denti e mi vesto molto lentamente, stamattina non sono in vena. Quando scendo a far colazione entro lanciata in cucina con un gran sorriso, finto, ma appena apro la porta mi blocco noto con stupore che in cucina c’è solo Jorge. << Tuo padre e Clara sono già usciti >> risponde lui senza che io dica niente perché sono ancora bloccata sulla soglia, << Ok >> rispondo sedendomi al tavolo difronte a lui, << Domani cerchiamo i biglietti aerei >>, << Va bene >> rispondo. Lui mi guarda tenendo nella mano destra la tazza di cappuccino sospesa, << Quando la smetterai? >> dice lui con gl’occhi socchiusi, << Smetterai di fare cosa? >> domando io mentre addento una brioches alla marmellata, << Di trattarmi così, ti ho già detto che devi star tranquilla per la notte della festa >> dice lui facendo un sorso dalla sua tazza, << Lo so >> rispondo << Lo sono >>, << E allora perché fai così? >> dice spalancando le mani, << Sei noioso Blanco, non ho nulla >> rispondo severa. << Mi piaci di più quando mi rompi le palle >> ridacchia lui, alzandosi dal tavolo. Quando siamo in accademia, nel giardino circostante allo studio vedo Facu seduto ad una panchina e lo raggiungo finché è ancora solo. << Ciao >> dico sedendomi in parte a lui, << Ciao Tini >> mi sorride togliendosi le cuffiette dalle orecchie e chiudendo il pc, << Tutto bene? >> domando, << Abbastanza >> risponde e dal suo sguardo capisco che qualcosa non va, qualcosa lo turba. << Posso farti una domanda? >> dico senza pensarci, << Certo >> risponde prontamente, << Alba… Tu ci tieni ancora a lei? >> dico piano per essere pacata, lui mi guarda un po’ sbalordito e poi con un sorrisino scuote la testa, << Non so risponderti >> dice, << Non sai rispondermi perché non riesci ad ammetterlo? >>, << E tu? >> dice lui guardandomi negl’occhi, << Io cosa? >>, << Tu sai cosa vuoi? >> chiede lui, << Certo >>, << Ne sei sicura? >> domanda poi e io non so cosa dire, cosa sta dicendo? a cosa si riferisce? Rimango perplessa, << Comunque non c’è molto da fare, lei ha fatto quel che ha fatto e io non posso cambiarlo >> dice poi, << Ma dovresti ascoltarla non è… >>, << Non c’è molto da ascoltare Tini >> dice alzandosi, << Andiamo è ora della lezione >> continua poi chiudendo il discorso e insieme ci dirigiamo dentro lo studio.
 
I giorni seguenti furono tutti uguali, Cande cercava un approccio con Ruggero ma ogni volta che ci provava si bloccava poco prima di farlo, Lodo faceva da guardia a Diego che ultimamente aveva conquistato il cuore di tante ragazzine ma lui sapeva come tranquillizzare Lodo perché lui era solo suo, Facu sdegnava Alba, non gli abbiamo parlato della cugina, vogliamo solo che Facu ammetta di provare ancora qualcosa per lei così lei si metterà il cuore in pace. Mechi e Fran sono più uniti che mai, tanto che l’altro giorno Mechi mi ha confidato che il suo sogno sarebbe sposarlo prima o poi e fra 3 giorni devo partire con Jorge, lui è sempre lo stesso, nel senso che ha i suoi sbalzi d’umore e io, beh sono sempre io, nervosa, agitata e vorrei solo togliermi questo peso di dosso, ma devo imparare a rilassarmi, infondo è solo una visita ai nostri genitori nulla di più. Siamo a lezione con Pablo, come da quando è iniziata l’accademia quella ragazza di nome Lara continua a fissarmi, prima me poi Jorge, non ne ho mai capito il motivo, le ragazze pensano che sia gelosa perché lei non è amica di Jorge ma sento che c’è qualcosa di più profondo nelle sue occhiate che mi scrutano anzi, ci scrutano sempre. << Martina! >> mi chiama Pablo che mi distrae dai miei pensieri << Ora possiamo sentire la tua nuova canzone >> sorride lui, cosa? Proprio ora? Non posso cantare la mia nuova canzone “ Habla si puedes” in questo momento, << Non so suonarla ancora bene >> dico io, Pablo sa che sto facendo le lezioni con Jorge e sa benissimo che non so ancora suonare bene la tastiera quindi magari mi farà saltare il turno, << Non fa niente, può suonare Jorge, siccome mi hai detto che gli hai fatto sentire la melodia >>, tutti i miei amici guardano me e poi Jorge, Mechi è scioccata, beh si dovevano aspettare che avrei fatto sentire una canzone scritta alla tastiera a quello che mi insegna a suonarla, non c’era da stupirsi così tanto. Fran mi fulmina con lo sguardo, non gli va giù che Jorge abbia sentito per primo la mia nuova canzone, Lodo guarda Jorge in modo strano e non è la prima volta, dovrò farmi spiegare il perché e Facu ha un sorrisetto laterale. Io e Jorge saliamo sul palco, meno male che sono di spalle e non posso vedere Jorge che suona poco più dietro di me. Lui inizia a suonare e io canto la mia canzone, tutti sembrano stupiti, Lara ha un viso inespressivo e Pablo sembra scioccato. Sento gl’occhi di Jorge guardarmi dal dietro, sembrerà stupido ma è così finché ad un certo punto stacco il microfono e mi volto andando verso Jorge per affiancarlo, infondo glielo dovevo, è grazie a lui che sto imparando a suonare la tastiera e per questo ho composto una canzone e poi l’ho scritta quando ho visto le sue difficoltà e ho deciso di ispirare questa canzone al nostro modo di essere che rispecchia anche altre persone.  Gli sorrido mentre canto e poi mi concentro sul pubblico, quando canto l’ultima parola e Jorge finisce di suonare tutti applaudono sonoramente. << Molto, molto bene Martina >> esclama Pablo che sta battendo le mani anche lui e poi chiama un altro alunno a cantare. << Quando avevi intenzione di dirmelo? >> mi domanda Lodo all’orecchio quando ritorno tra i miei amici, << Lo sapevi che ho scritto una canzone >> le dico io, << Si ma non che Jorge te la suonava >> blatera lei, << Per forza >> rispondo << L’avrei suonata io se sapessi farlo perfettamente come fa Jorge >> faccio spallucce e poi lei si volta vero Jorge e lo guarda ancora in quel modo. << Si può sapere cosa mi nascondi >> dico girandomi verso di lei, << Io non ti nascondo nulla >> borbotta, << Allora perché guardi in quel modo Jorge? >>, lei rimane un po’ su a pensarci << Perché mi preoccupo per lui, nel senso che… >> poi Lodo fa una faccia strana << Quella ragazza Lara, ci guarda, sembra quasi che voglia ascoltare la nostra conversazione >>, io faccio per girarmi, << No >> esclama Lodo << Non girarti a guardarla così capisce che stiamo parlando di lei >> e spalanca gl’occhi, << Lo so mi osserva spesso >> dico un po’ confusa, << Dovremo scoprire cosa vuole? >> ribatte Lodo con un sorrisino, << Ancora con questa storia dell’agente 007? >> dico << No, chi se ne frega se vuole qualcosa viene e me lo dice >> dico io. Mi rimetto ad ascoltare un mio compagno cantare e mi dimentico completamente del discorso su Jorge che stavo facendo con Lodo, sto scrutando Lara facendo in modo che non se ne accorga, che ragazza strana, chissà cosa vuole da me e perché continua a guardarmi soprattutto quando sono vicino a Jorge.
 
Durante il pomeriggio sono nella mia stanza con le ragazze perché abbiamo seriamente deciso di scrivere una canzone, Alba ci fa sentire una bellissima base che ha composto al Pc, << Allora che ne dite? >> domanda lei, << Mi piace >> le rispondo io, << Anche a me >> rispondono all’unisono Cande e Lodo che si guardano e ridacchiano, << Io so già come chiamarla >> dice Mechi con un gran sorriso, oggi indossa un rossetto rosso fuoco che la rendono sensuale, << E Come? >> domanda Alba che non ci sta più nella pelle, la bionda fa un gran sorriso << Alcancemos Las Estrellas >> dice convinta, << Oh si mi piace >> le risponde Alba, << Si ci sta! >> dico io, << Ora abbiamo bisogno di Tini per il testo >> esclama Cande e tutte le ragazze mi guardano, << Perché io? >> domando, << Perché sappiamo che tu sei brava in questo >> sorride Lodo. Ci mettiamo al lavoro e tutte insieme cerchiamo di compore prima un ritornello, Mechi è molto brava con le parole, anche le altre non sono da meno. Ci siamo scervellate per più di un’ora e siamo già a buon punto, << Vi va di fare uno spuntino? >> domanda Lodo che sta uscendo dalla mia camera, noi tutte annuiamo e poi iniziamo a chiacchierare. Quando Lodo torna iniziamo a provarci alcuni dei miei vestiti più belli, << Wow sei stupenda con quello! >> esclama Alba guardando Cande dentro ad un mio abito rosso, si allaccia al collo e la schiena rimane nuda, ha una gonna ampissima e corta. Mechi indossa un vestito verde corto davanti e lungo dietro, molto elegante e morbido, noi tutte rimaniamo incantate nel guardarla. Lodo si infila un abito nero e lungo, ha la gonna trasparente ed è senza spalline, sembra una diva pronta per il Red Carpet, ad Alba gli ho fatto mettere una tutina arancio, molto sexy, composta da dei pantaloncini corti e con una scollatura vertiginosa sul davanti, il colore dell’abito sta da dio con la sua pelle. E poi ci sono io, Mechi e Cande hanno insistito per vedermi con uno dei miei abiti da sera, mi hanno fatto mettere un abito nero, che ha una gonna a ruota molto morbida e corta, sopra ha uno scollo a cuore profondo coperto da una retina che arriva fino al collo e fa un effetto vedo non vedo, << Mettiti anche le scarpe >> sorride Mechi, << Perché mai sono in casa >> dico io sbuffando, << Perché sei uno schianto e ti voglio vedere anche con le scarpe >> dice come se fosse un ordine. Io mi infilo un paio di scarpe nere con il plateau altissimo, si allacciano alla caviglia e mi fanno sembrare molto slanciata. << Sei perfetta >> dice Alba, << Già >> rimane imbambolata Lodo, << Anche voi lo siete >> dico guardandole, ognuna di loro è bella in quei abiti, << Scommetto che ti stanno tutti a pennello questi abiti >> esclama Cande, << Beh, sono stati cuciti su di lei >> a rispondere è Mechi. << Ma voi siete morte? >> la voce di Fran rimbomba nella mia stanza dove è appena entrato seguito dagl’altri, si inchioda quando ci vede tutte vestite tirate come se dovessimo andare ad un matrimonio e poi posa i suoi occhi su Mechi, << Che state facendo? >> domanda Diego << Però che schianto la mia donna >> dice Sorridendo a Lodo che arrossisce, << Stavamo provando alcuni vestiti di Tini >> sorride Mechi << Non è stupenda? >> domanda ai ragazzi indicandomi, Jorge si passa la lingua sulle labbra e poi si poggia le dita sulle labbra come per nascondere un piccolo sorrisino, << Troppo cambiati >> mi minaccia Fran indicandomi. Facu cerca di non guardare Alba che fa finta di specchiarsi per non dover guardare verso i ragazzi e credo che Ruggero si sia incantato, non sbatte nemmeno più le palpebre. << Fran, smettila tu. Tua sorella è bella accettalo >> gli dice Mechi, << Si si, ok vi aspettiamo giù >> borbotta lui dando ancora un occhiata a Mechi. Esce dalla stanza e da una pacca sulla testa a Jorge che non si è mosso neanche di un centimetro, << Guarda che ti spezzo le gambe così non parti per il Messico >> blatera mia fratello mentre prende a braccetto Ruggero per trascinarlo via. Quando la porta si richiude noi ragazze ci guardiamo e poi ci mettiamo a ridere tutte insieme, << Quanto sono stupidi >> dice Lodo scuotendo la testa, << Si, però abbiamo fatto colpo >> fa l’occhiolino Mechi << Non ci dimenticheranno tanto facilmente >> dice guardando soprattutto me.
 
Il giorno prima di partire ho lezione con Jorge, sono in cucina con Lodo e stiamo chiacchierando, << Sei pronta a partire domani mattina? >> chiede lei, << Si, un po’ mi imbarazza andare a casa di Jorge >>, << Tranquilla i suoi sono davvero persone simpatiche >>, << Bene >> dico anche se il problema non è fondamentalmente quello. Non so come starò per i prossimi quattro giorni, spero che ci sia il Jorge tranquillo e gentile almeno potrò rilassarmi senza problemi. Chissà come sarà essere la a casa sua? Non riesco ad immaginarmi dentro la sua casa con i suoi genitori, è un po’ imbarazzante, una cosa da fidanzati. Quando salgo per andare in camera di Jorge faccio un gran respiro, il mio problema con lui e che non voglio che mi guardi nel profondo e che scopra troppe cose su di me, ma la mia debolezza, quando lo vedo triste e pensieroso o arrabbiato per il suo passato, mi fa aprire con lui per aiutarlo però questo vuol dire far vedere una parte di me che tengo nascosta. Sento una melodia bellissima arrivare dalla sua camera e noto che la porta è socchiusa, la apro delicatamente e entro ascoltando il suono della tastiera. Quando finisce di suonare mi avvicino ancora un po’, << Bella >> dico, lui si volta di scatto, non si era accorto della mia presenza, fa un sorrisetto << Grazie >> dice << Solo che per ora è solo una melodia, non so perché ma non mi vengono le parole >> dice tranquillo. << Allora sei pronta? >>, io annuisco con la testa e mi siedo in parte a lui, << Oggi suonerai tutta la tua canzone >>, << Non so se c’è la farò >> dico guardandolo di traverso e con una faccia buffa, << Si che c’è la farai >>. Dopo quasi un’ora di tentativi, suono l’ultima nota della mia canzone dopo averla suonata tutta senza mai fermarmi, << Brava >> esclama Jorge con un sorriso << Sei sorprendete >>, << G-grazie >> dico balbettante, sembra così entusiasta di me, forse perché sono la sua prima allieva e gli dà soddisfazione vedere che faccio progressi. << Ora vai a preparare i bagagli che domani dobbiamo partire >> sorride lui << Ci divertiremo insieme >> mi fa l’occhiolino, << Non credo Blanco >> ribatto io con una linguaccia, mi avvicino a lui << Mi starai lontano, niente giochetti e stronzate varie ok? >>, << Non scommetterci >> mi istiga lui << mi piace prendermi gioco di te >>, nella sua voce percepisco una nota di sensualità. Dopo cena io, Lodo Fran e Jorge siamo in salotto a guardare un film e mio padre fa capolino nella stanza, << Buona notte ragazzi e voi due non andate a dormire tardi che domani avete un aereo da prendere >>, << Si papà >> dico << Buonanotte >>. << A proposito di domani >> inizia a parlare mio fratello << Siccome quando vi sveglierete noi saremo già in accademia mettiamo in chiaro alcune cose >>, Fran si alza dal divano e si mette a camminare avanti e indietro, Lodo tranquilla si gusta la scena mangiando popcorn, << Tu, per prima cosa stai attenta >> indica me, << Lo so > rispondo io, << Anche a lui >> dice poi indicando a Jorge, << Ehi, sono io che devo stare attento a lei se mai >> blatera Jorge, << E tu… >> si rivolge poi a lui Fran << Guai a te se guardi, tocchi o fai qualche stupido pensiero su mia sorella >>, << E come fai tu a sapere se lo fa o no? >> gli domanda Lodo e Fran fulmina anche lei, << Io lo so e basta >> risponde Fran e Jorge scoppia a ridere. << Non ridere lei è mia sorella e tu le starai lontano, non è perché mio padre ti ha detto di tenerla d’occhio tu te ne devi approfittare >>, << Fran smettila di fare tutta sta commedia >> dico ridacchiando, << Jorge non farà un bel niente perché sa già che finirebbe male >> rispondo io con un sorrisino malefico e poi posiziono il mio sguardo su Jorge, << Vedi, come potrei mai avvicinarmi a lei se è così malefica >> ribatte Jorge, << Io non sono malefica >> dico e inizia un battibecco tra me e Jorge e poi si aggiunge anche Fran. << Ok basta >> si alza Lodo quasi urlando, << Tu smettila di fare il paparino apprensivo, c’è l’ha un papà e Tini sa difendersi da sola, tu Jorge non fare il duro che tanto lei ti stende a occhi chiusi quando vuole e tu Tini smettila di discriminare Jorge perché se no poi fa il cretino >>. Noi tutti rimaniamo zitti a fissare Lodo, << Su dai, abbraccio di gruppo >> dice allargando le braccia, << Non dirai sul serio? >> le domanda Jorge, << Ovvio >> dice lei con un’espressione severa e tutti noi ci avviciniamo a lei per abbracciarla più per paura che per voglia. Quando finalmente sono nel letto mi rilasso, imposto la sveglia sul mio telefono e poi lo appoggio sul comodino. La valigia è pronta, il biglietto c’è quindi è tutto apposto, però continuo a girarmi e rigirarmi nel letto, come se mi mancasse qualcosa, mi metto a sedere e sbuffo, mi porto una mano sulla fronte e cerco di tranquillizzarmi per prendere sonno, poi mi ributto sul materasso. Tra i mille pensieri che mi invadono la testa, afferro uno dei cuscini sul mio letto e lo abbraccio, in poco tempo riesco ad addormentarmi. Sogno di essere sull’aereo e mi sembra tutto così reale, però c’è Fran seduto in parte a me, il viaggio sembra tranquillo, anche Fran che non dice una parola e ascolta la musica dal suo Mp3 . Ad un tratto una parte dell’aereo scompare e un forte vento inizia a soffiare, mi prende il panico, tutti urlano tranne Fran che mi guarda sorridendo, due secondi dopo una mano si allunga verso di me << Afferra la mia mano >> credo si Fran ma quando alzo la testa al suo posto c’è Jorge e ancora una volta mi blocco, << Dov’è Fran? >> domando, << Non c’è tempo afferra la mia mano >>, io esito e poco dopo vengo risucchiata via. Mi alzo di scatto dal letto.

P.S: Ciao a tutte, spero che anche questo capitolo vi piaccia! Ora chissà cosa accadrà. Un grazie enorme a tutti voi che seguite la storia davvero. Mi rendete felice. un abbraccio!

Ogni amore è una favola / JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora