Lodo ci guarda stupita, tutto è silenzioso come se si fosse fermato il tempo, non sapevo cosa dire. << La stavo rincorrendo perché continua a prendermi in giro >> esclama Jorge facendo un passo indietro per mantenere le distanze. Lodo si avvicina a Jorge in modo brusco come se volesse colpirlo, << Sei solo fortunato che sono entrata io e non Fran >> blatera lei, << Non stavamo facendo nulla di male >> dico un po’ incerta infondo qualcosa di stano in quella situazione c’era. Lodo si volta verso di me e mi guarda e inclina la testa, << E pensi che questa affermazione avrebbe rassicurato Fran e vi avrebbe abbracciato come una grande famiglia? >> domanda lei, << Fran esagera nel giudicare le situazioni soprattutto se riguardano me >> rispondo a Lodo, Jorge ci guarda parlare e sembra confuso anche lui, << Lo so >> risponde Lodo << Ma sai che non lo accetterebbe anche se non stavate facendo nulla di male >> l’ultima parte la dice come se non ci credesse, << Stavamo giocando, non c’è bisogno di mettere in piedi tutto sto casino >> esclama ad un tratto Jorge, << Io e te dobbiamo fare una bella chiacchierata >> gli dice Lodo che poi mi caccia fuori dalla stanza. Che avrà mai da dirgli? Perché quando si tratta di me e Jorge è sempre così strana come se volesse proteggermi da qualcosa, lei sa benissimo come la penso e non dovrebbe preoccuparsi, sa che non farei niente di quelle cose con lui, non mi interessa avere un ragazzo tanto meno se è Jorge. Scendo in salotto dove trovo Clara intenta a comporre un vaso di fiori stupendi, questa donna ha mille qualità oltre al canto, in ogni cosa che fa ci mette tutto l’amore del mondo ecco perché gli esce bene fare qualsiasi cosa. << Wow >> dico guardando i fiori << Sono bellissimi >>, << Vero >> mi sorride lei mentre tiene per le mani un grandissimo girasole. << Sai i girasoli mi ricordano te >> mi sorride, io mi avvicino e la affianco, << In che senso? >> domando, << Vedi Tini, i girasoli sono fiori stupendi, grandi fiori stupendi >> rimane un po’ in silenzio osservando il fiore che tiene tra le mani << Senza il sole non possono vivere, senza il loro amato sole rimangono chiusi, non si mostrano. Un po’ come te >>, << Come me >> dico guardando il girasole, io riesco ad aprirmi solo a chi per me è come il sole, senza qualcuno di cui mi fidi rimango chiusa in me stessa, il paragone non fa una piega e mi chiedo, guardando Clara, come possa essere così poetica, così dolce. << E’ per questo che ho voluto comprarli, mi ricordano te >> sorride lei. Non sapevo che dire, questa donna ha deciso di comprare quei fiori perché gli ricordavano me, non era mia madre, non mi conosce a fondo ma sembra che mi tiene nel suo cuore, << G-grazie >> dico io, mi sento lusingata e in qualche modo anche amata. Clara mi sorride piano e io la ricambio poi entro in cucina, mi sento strana, non sono abituata a tutta questo affetto. E’ come se mi mancasse il respiro, come se qualcosa di pesante mi schiacciasse, perché mi risulta difficile accettare che qualcuno mi vuole bene? Forse perché il modo in cui ho vissuto mi ha fatto credere che nessuno avrebbe mai potuto tenere davvero a me, oltre ai miei famigliari. Come quando arrivai in Messico e iniziai le scuole la, tutti mi guardavano male, non mi aveva accettato nessuno, in quei gl’anni ero riuscita a farmi solo un’amica, che poi se ne è andata senza nemmeno farsi più sentire, nessun’altro mi ha accettato, nessuno mi ha voluto bene mentre ero là, quindi ho imparato a vivere senza questo bisogno di essere voluta bene dagl’altri ma qua è tutta un'altra cosa, le ragazze, Clara e anche Jorge, tutti mi hanno accolto e accettato, non solo in casa ma anche nella loro vita. Tutto è cambiato, o quasi. Da quando sono qua anche io ho notato qualche cambiamento in me, piccoli cambiamenti che a pensarci mi fa un effetto strano. Prima non avevo tutte quelle amiche e amici, prima non avrei mai giocato con un ragazzo a farmi rincorrere eppure poco fa lo stavo facendo. Ma a cosa è dovuto questo cambiamento? Chi mi sta portando in quella direzione? Dentro di me qualcosa sta cambiando ma io sono pronta ad accettarlo? Non credo.
Risalgo in camera mia e mi siedo alla scrivania, prendo un foglio bianco e inizio a scrivere, non so perché ma tutto è arrivato in un secondo, come se il testo di quella canzone fosse sempre stato dentro di me ma non avevo il coraggio di scriverlo, ho pensato che la gente potrebbe capire male il senso di questa canzone, si la sto scrivendo per Jorge ma non in quel senso. Ad un tratto il volto di Stephie mi compare nella mente, quella ragazza è a dir poco pazza, come ha potuto abbandonarlo così? Dopo tutto quello che lui stava rinunciando per lei. Jorge potrebbe fare qualunque cosa è questo che voglio trasmettere, che anche senza di lei lui può essere e fare qualsiasi cosa. In poco tempo ho scritto tutto il testo, lo leggo e lo rileggo prima di andare a dormire e non trovo nulla da cambiare è perfetto così, sorrido tra me e me e mi metto nel letto a dormire. La mattina seguente mi sveglio e scendo a fare colazione, trovo mio padre e Clara che preparano il tavolo per la colazione. << Sei splendida stamattina Tini >> sorride mio padre, << Quel vestito è davvero carino >> esclama Clara, indosso un vestito morbido fucsia con un cinturino nero. << Grazie >> dico sedendomi al tavolo quando Lodo e Jorge entrano in cucina, << Buongiorno >> esclama Lodo sorridente, << Perché sei felice? >> chiedo voltandomi a guardarla mentre Jorge si siede difronte a me, << E’ il suo anniversario con Diego >> alza le spalle Jorge, << Wow >> esclamo io << Quindi stasera festeggiate? >> domando io, << Si e oggi mi accompagni a scegliere un vestito >> dice più come un ordine che come richiesta, << Ok >> le sorrido. Mi andava di passare un bel pomeriggio sola con Lodo così avrei anche potuto chiedergli di cosa avesse parlato con Jorge. In accademia Lodo si getta tra le braccia di Diego, << Ecco la mia principessa >> esclama Diego con un sorriso enorme, ho sempre pensato che quei due non si lasceranno mai, lui la ama incondizionatamente, lo si vede dai suoi sguardi, da come la tratta sempre come una regina, è la sua favola, si nota in tutto e per tutto. << Ok ora posso deprimermi >> esclama Alba che si trova in parte a me, << Su dai >> la rincuoro io << Non devi essere sempre così pessimista >>. Le lezioni passarono abbastanza in fretta, per fortuna oggi avevo per lo più lezioni individuali, solo con Pablo eravamo in gruppo e fece cantare le altre ragazze per finire il giro di voti. L’ultima ora la passo con Alba e Jorge, mentre gl’altri facevano le loro lezioni. << Che facciamo? >> chiese Alba mentre guarda in alternanza me e Jorge, << Ci mettiamo in giardino e aspettiamo >> esclama Jorge con un ghigno stupido e Alba gli esplode a ridere in faccia, << Grazie Alba >> sorride Jorge << Mi fa piacere sapere che la mia faccia ti fa così ridere >>, << Non prendertela Jorge, non puoi fare quelle espressioni stupide >> gli risponde lei, << E’ la sua faccia che ci vuoi fare >> dico io punzecchiandolo, << Ehi voi due non ridete di me >>. Quando usciamo in giardino ci mettiamo seduti. L’ora non passava più, << Allora cosa mi dite voi due? >> chiede Alba, siamo seduti sotto un albero che ci fa ombra, << Noi due? >> domando io, << Si voi due >>, non capivo il senso della domanda, mi volto verso Jorge e lo vedo osservare il cielo e assaporare l’aria fresca sul viso, come se non vedesse ne ascoltasse più nessuno. A cosa starà pensando? Sembra così sereno e tranquillo è raro vederlo così, di solito scorgo sempre qualcosa di malinconico in lui. Alba sta ancora spettando << Allora, come vanno le lezioni? >> chiede sperando in una risposta, ecco cosa voleva sapere in realtà, << Bene >> risponde Jorge che ha ascoltato tutto ma ancora ha lo sguardo puntato in alto, << Già tutto ok, ho praticamente imparato >> le sorrido. << Allora volevo chiedervi, pensavo di regalare a Mechi un week-end in una Spa per il suo compleanno così potrà andarci con Fran >> dice Alba, << Sai è un ottima idea >> le dico io, << Già ho pensato di metterci tutti insieme e regalarglielo, lei adora queste cose >>, << Si è proprio un ottima idea >> parla ad un tratto Jorge ritornando sulla terra fissando Alba con consenso, cosa gli passa per la testa in questo ragazzo? Riuscirò mai a capire i suoi pensieri come lui fa con me? << Ho già trovato un posto perfetto, Mechi impazzirà di gioia >>, << Si è perfetto >> dico io sapendo che Mechi l’avrebbe adorato, cosa potrebbe renderla più felice di un week end con il suo ragazzo in una spa a farsi coccolare? Fran sarebbe andato un po’ in paranoia per il fatto che non ci sarebbe stato per un week end intero e non avrebbe potuto tenermi d’occhio ma sicuramente non lascerebbe sola Mechi al suo compleanno. Jorge è tornato nel suo stato di trans guardando verso il cielo, ma qualcosa attira la nostra attenzione. Sul vialetto alcune ragazze si avvicinavano a guardare un ragazzo che riconobbi subito, Kevin. << E’ ancora qua? >> domanda Alba impaurita << Pensavo che per un bel po’ non l’avrei più rivisto >>, << Anche io >> parla Jorge guardando verso Kevin che si è accorto di noi e ci sta raggiungendo ma viene fermato da una ragazza. << Stai tranquilla Alba >> le dico, << No non deve >> dice Jorge << Non so se lo sai ma è un bugiardo >>, << Come? >> dico io confusa, << Sai non tutte le persone che si comportano bene sono santi Tinita >>, a quel nomignolo Alba guarda confusa me e poi Jorge, solo ora mi viene in mente che non mi ha mai chiamato così in presenza di qualcuno se non per sbaglio. << Ti ha detto che non è qua per provarci con Alba perché lui ha una ragazza? >> domanda lui, << Si come fai a saperlo? >>, << L’ha detto anche a me, il giorno prima di baciarla mi disse che aveva trovato un’altra ragazza e che capiva che Alba stava con Facu, sai volevo assicurarmi che non facesse nulla di stupido, non volevo che Alba o Facu soffrissero per quello stupido >> Alba rimase un po’ a bocca aperta, non credo sapesse quanto Jorge la difendesse e anche Facu, di quanto ci teneva al loro rapporto. Kevin arriva sorridente verso di noi, << Salve ragazze e Jorge Blanco >> dice guardando noi e poi Jorge, Alba non risponde e io alzo la mano come segno di saluto, << Che ci fai ancora qui? >> domanda Jorge senza paura, << Sono venuto a ritirare delle carte, mi servono per delle cose >>, << Bene e quando te ne vai? >> continua poi spavaldo, << Cos’è ti do fastidio? Solo perché le ragazze sono concentrate su di me e non su di te? >>, << Oddio a Jorge non servono queste cose >> dico io di getto senza pensarci, tutti mi guardano un po’ straniti tranne Jorge che fissa Kevin, << Oh lo difendi? >>, << Non ho bisogno che lei mi difenda >> esclama Jorge un po’ arrabbiato. Kevin passa dal guardare me al guardare Jorge e poi ancora me, Alba è pietrificata, ora capisco quanto Facu la faccia sentire a suo agio rispetto a questo individuo. Continua a guardarmi, << La smetti? >> dice Jorge. C’è un attimo di silenzio, << Lui lo sa? >> mi domanda Kevin e io non capisco, << Sapere cosa? >> chiede Jorge a me, credo che per un secondo abbia pensato che ci fosse stato qualcosa di strano fra noi due, << Quindi non lo sa? >> continua a insistere Kevin << Non sa che tu stai scrivendo una canzone con la sua base? >>. Rimango senza fiato, Alba spalanca gl’occhi, Kevin sogghigna e Jorge mi guarda, non riesco a capire a cosa sta pensando in questo momento se mi sta odiando o è tutto ok. << Che base? >> dice poi lui continuando a guardarmi, io scuoto il capo senza dire una parola. << E comunque cosa vuoi da noi? >> domanda poi Jorge a Kevin lasciando perdere il discorso della canzone, << Da voi non voglio proprio niente >> i suoi occhi si posano su Alba, lei in tutta la sua paura si alza in piedi << Basta >> urla << Lasciami in pace >>, sembra un'altra persona e so che tutta questa forza la prende dal suo desiderio di ritornare con Facu. Jorge si alza quando Kevin va verso Alba, << Lasciala in pace, non l’hai sentita? >>, Kevin da una spinta a Jorge sul petto, in un secondo vedo Kevin andare a terra con Facu che praticamente gli vola sopra. Non l’ho visto arrivare, nessuno l’ha visto arrivare è stato come un fulmine a ciel sereno, un colpo diretto in faccia senza rimpianti, << Sei ancora qua a mettere tutti contro tutti vero? >> dice Facu, << Io me la riprenderò, tu sei solo uno stupido che non sa cosa si sta perdendo, l’hai lasciata, la stai facendo soffrire ora tocca a me farla stare bene >> urla Kevin mentre si tiene il volto con le mani, << Peccato che lei non ti voglia >> esclama Facu arrabbiato. Capisco quanto Kevin tenga a Alba ma tutto ciò è esagerato, ancora una volta l’amore sta dimostrando quanto la gente si possa spingere così in basso, come potevo crederci? Come potevo credere all’amore che raccontano nelle favole, dov’è il principe fiero e leale che ti viene a salvare? Qui vedo solo gente preoccupata ad ottenere ciò che vuole per una questione di orgoglio facendo cose cattive e subdole. Facu si volta a guardare me e Jorge << State bene? >> domanda, vedo Kevin correre verso Facu pronto a sferrare un pugno mentre è di spalle, << Facu attento >> urlo. Il pugno invece di arrivare a Facu colpisce Alba che si è gettata in mezzo, Jorge placca Kevin e lo spinge a terra, << Che cazzo hai fatto? >> gli urla contro, Kevin è quasi impaurito, ovviamente non si aspettava di colpire Alba, << Io- io non volevo >> dice balbettante, Jorge corre da Alba insieme a me e a Facu, << Stai bene? >> le domanda mentre è seduta in terra tenendo una mano sul l’occhio, << Fammi vedere >> continua Facu, lei alza lo sguardo incrociando il suo. Qualcosa di magico c’è nell’aria, come potevo sentirlo? Respiro profondamente per sentirne tutto il profumo, l’energia, il calore. Mi invade la mente e il corpo, come una sensazione stupenda e rilassante. Jorge mi guarda, come ammaliato dalla mia immagine, come se sentisse il mio benessere in questo preciso momento, ricambio lo sguardo, occhi negl’occhi. Riuscivo a sentirlo nel profondo, riuscivo a sentire il loro amore.
<< Dai su alzati che andiamo in infermeria >> esclama Facu facendo alzare Alba, mi accorgo che Kevin se ne è andato. Quando arriviamo in infermeria io e Jorge aspettiamo fuori mentre Facu gli fa compagnia durante la visita. << Allora questa storia della mia base, della canzone, cosa mi dici? >> domanda Jorge seduto su una sedia in parte a me, << Scusa >> dico abbassando lo sguardo, << Che melodia? >> domanda poi lui, gli spiego dove l’ho trovata e che me la sono tenuta per provare a scriverci delle parole, ma che non volevo rubargliela, gliel’avrei ridata appena finita, non mi permetterei mai di rubare qualcosa per un mio scopo personale senza un permesso. << Sei arrabbiato? >> gli domando, << Un po’ >> risponde tranquillamente << Potevi dirmelo >> continua, << Non sapevo, volevo dirtelo ma avevo paura che ti arrabbiassi con me >>, << Perché? >> chiese curioso << Perché non ti fidi di me? Davvero pensavi che mi potessi arrabbiare perché tu cercavi di aiutarmi a scrivere un testo. Ti avrei ringraziato >> dice guardandomi, << Almeno non vuoi che io mi arrabbi con te >> esclama ad un certo punto << Che intendi? >> dico io guardandolo confusa, << Che non vuoi allontanarmi >>. Non risposi, rimasi lì seduta a guardare il pavimento, non sapevo che dire. Sono imbarazzata e dispiaciuta allo stesso tempo, ma anche confusa su ciò che aveva appena detto Jorge. Non volevo allontanarlo ed era vero, non volevo dirglielo perché io non volevo che si arrabbiasse e questo voleva dire che si sarebbe allontanato da me, ma l’avrei sopportato? Sento il bisogno di averlo dalla mia parte, non so il perché ma in qualche modo quando sono con lui sono sicura di me stessa, forse perché lascia sempre a me il comando della situazione, sa che così sono più rilassata e poi ci sono i momenti dove capisce perfettamente se ho bisogno di ridere o di sfogarmi. Non riesco a capirlo, non capisco alcune sue idee e modi di pensare, faccio fatica a comprenderlo ma lui riesce a tenere un equilibrio tra noi, sa perfettamente di cosa ho bisogno quando mi sento in determinati modi. << Almeno hai scritto qualcosa? >> domando poi lui, << No >> mento << Non ci sono riuscita >>. Nessuno dei due dice più una parola finché Alba e Facu non escono dall’infermeria. << Allora? >> domando alzandomi in piedi, << Tutto bene, mi farà male per un po’ e diventerò viola >> esclama Alba alzando le spalle. Facu guarda Alba e poi si mette una mano dietro la testa iniziando a grattarsela, << Grazie, per esserti messa in mezzo, non dovevi >>, << Eri di spalle non era giusto >> esclama lei. Un gruppo di persone corre verso di noi, Fran, Mechi, Lodo, Diego, Cande e Ruggero arrivano come dei lampi e si gettano su Alba per abbracciarla.Durante il pomeriggio Lodo mi fece passare di negozio in negozio finché finalmente non ci fermiamo in un bar a berci qualcosa. << Non so davvero cosa mettermi >> esclama lei che ancora non ha trovato nulla, il cameriere arriva e ci dà i nostri due bicchieri di tè fresco << Troveremo qualcosa, poi non siamo ancora passate nel negozio dove mia mamma ha iniziato a consegnare le nuove collezioni, mi ha dato la via ieri sera e io ho gli sconti su quelli >> le sorrido, << Davvero? Non so come ringraziarti >> dice con un sorriso, io la guardo con un’espressione furba << Dicendomi cosa vi siete detti te e Jorge quella sera >> borbottai e lei sgrana gl’occhi. << Nulla di che Martina >> risponde lei e so che non è vero. Io la fisso negl’occhi per farla crollare, << Ok va bene te lo dico >> blatera << Ma non ti posso dire tutto ok? Ci sono cose, come dei piccoli segreti come tu quando non dici tante cose >>, << Ok, ok >> gli dico per calmarla. Lei si schiarisce la voce << Gli ho detto semplicemente di non farti credere cose che non esistono. Non vorrei che tu ci rimanessi male, so come la pensi, ma io penso che tutto possa succedere e so che Jorge è molto legato al ricordo di Stephie e se tu dovessi provare qualcosa non vorrei mai che tu ne soffra. Già hai un idea dell’amore abbastanza brutta e questo peggiorerebbe solo le cose >>. Rimango basita. << Non c’è niente tra me e Jorge >> spiego io con un filo di voce, sono ancora scossa da quella confessione, << Lo so >> risponde lei << Io sto solo dicendo che in futuro potrebbe accadere come non potrebbe e io non voglio che tu stia male >> Lodo sorrise, << Stai tranquilla, so com’è la situazione di Jorge e come è la mia. E’ solo un amico Lodo e grazie comunque per aver pensato a me >>, << Io voglio vederti veramente felice sai? >> esclama << Davvero >>. C’era qualcosa che però non mi diceva, lo sentivo e lo vedevo nei suoi occhi, sapevo che era vero quello che ha detto ma c’era qualcosa di più che non voleva dirmi. Ricominciamo a girare finché non arriviamo nella Boutique dove mia mamma aveva iniziato a vendere anche le sue collezioni. << Salve >> salutò la commessa del negozio vestita in modo elegante, << Salve io sono Martina Stoessel la figlia di Mariana, mi ha detto che vendete qua le sue collezioni >>, la donna spalanca gl’occhi, è una donna alta, ha i capelli biondi raccolti in una crocchia bassa << Certo >> sorride lei << Da questa parte >>. Guardo i vestiti appesi creati da mia madre quando un abito attira la mia attenzione << Lodo ho trovato il tuo vestito >>. Quando Lodo esce dal camerino rimango a bocca aperta, il vestito rosso fuoco tutto brillantinato le sta perfettamente sul corpo, è senza spalline e scende stretto evidenziando le sue curve per finire morbido sul fondo. << Sei perfetta >> gli dico e lei sorride arrossendo imbarazzata.
Ps: Ciao a tutti\e spero che questo capitolo vi piaccia. Quanti casini ma un lato positivo c'è Alba si è fatta valere. Lodo e Diego sono più innamorati che mai e Jorge scopre della canzone, cosa succederà? Tini gli dirà mai che l'ha scritto un testo oppure se lo terrà per lei? Cosa dovrebbe fare? Poi c'è la confessione di Lodo anche se non dice tutta la verità cioè che Jorge ha un debole per lei. Il prossimo capitolo sarà domani, ci saranno dei momenti interessanti, soprattutto chiacchierate, vedremo cosa succederà! ;D Grazie a tutti come sempre! Un enorme Bacio.
STAI LEGGENDO
Ogni amore è una favola / Jortini
RomanceIo non ho mai creduto alle favole, al principe azzurro che arriva sul suo cavallo bianco e ti salva dalla strega cattiva, nella realtà le strega cattiva non è solo una, c'è ne sono tante e più che il principe azzurro che viene a salvarti esistono ra...