La canzone di Jorge.

725 23 0
                                    

Sono sul bordo piscina con le ragazze, Lodo e Alba sono in acqua che ridono e giocano tra di loro, Mechi sta cercando di consolare Cande, ancora triste e sconsolata. Se solo sapesse che Ruggero ha una cotta per lei forse tutto si sistemerebbe, anche se Ruggero è molto freddo nei suoi confronti in questi giorni, non lo biasimo ma, Cande è una persona buona che non intendeva fargli del male, ha agito di impulso, senza pensarci e forse lui dovrebbe trovare un po’ più di coraggio e ammettere ciò che prova per lei. In questi pochi giorni che sono passati non si sono parlati, Cande ogni volta che lo vede si incupisce, ha lo sguardo triste, ma è Ruggero quello che mi fa più tristezza, ha quello sguardo spento, quello di chi ha perso qualcuno che non tornerà mai più, quello di un ragazzo ferito nel profondo. Non so io come mi sentirei se perdessi mio fratello, non so come reagirei, Fran è tutta la mia vita, è il mio angelo e senza di lui sarei persa. << Su dai Cande, fatti coraggio e parlaci >> gli dice Mechi un po’ alterata perché non sopporta questa situazione, << Non mi vuole ascoltare >> ribatte la rossa con gl’occhi lucidi, << E tu fai in modo che ti ascolti >> mi avvicino a loro e mi siedo sulla sdraio in parte a Mechi, << Che intendi? >> mi domanda Cande, << Che dovresti trovare in un modo per farti ascoltare anche se lui non vuole >> alzo le spalle, << Lui mi odia >> borbotta lei a bassa voce e abbassando lo sguardo a terra, << Non è vero >> ribatte Mechi << Lui non può odiarti, tu sei Cande e nessuno può odiarti >>, Cande abbraccia Mechi e gli sorride a mala pena. Lodo e Alba escono dalla piscina e vengono a sedersi vicino a noi, << Non devi stare così >> la rimprovera Lodo << Lo sai che ti perdonerà >>, << Già stiamo parlando di Ruggero, lui ti adora >> dice Alba senza pensarci, Cande guarda Alba con un viso confuso << Che intendi? >>, Alba sembra entrare nel panico, << Che Ruggero ti vuole bene e che ti perdonerà presto >> interviene Lodo. Anche se stiamo qua a consolarla lei si sente colpevole di tutto ciò, non possiamo farci nulla, è una testa dura, più gli diciamo di non preoccuparsi più lei si preoccupa. Ha perfino detto che dovrebbe andarsene dal gruppo così noi saremo più sereni senza di lei e quasi non si beccava uno schiaffo da Lodo per quella affermazione, non riesce a capire che una parte del dolore di Ruggero viene dal fatto che sia molto innamorato di lei. Perché bisogna vivere in questo modo? L’amore non aggiusta mai nulla, ci rende deboli, ci lascia sfiniti, tristi, perché mai dovrei amare qualcuno se poi dovrei affrontare cose del genere? Non è più facile stare con se stessi? Non avere problemi o altre preoccupazioni? I ragazzi ci raggiungono in piscina, Cande fissa Ruggero che non la degna neanche di uno sguardo, lui va a sedersi su una sdraio in parte a Facu mentre becco quest’ultimo guardare Alba. Fran arriva di corsa e si siede tra me e Mechi e abbraccia quest’ultima << Ciao amore mio >>, gli stampa un bacio sulle labbra e lei entra nel mondo chiamato Fran. Credo che Mechi sia quella che crede più di tutti all’amore, lei ha sempre quegl’occhi incantati, come se lei fosse la principessa addormentata e ogni volta il suo principe la risvegliasse nel loro mondo d’amore. Diego sta parlando con Facu e Ruggero, Lodo si avvicina a loro per entrare nella conversazione, << Ehi che fai? >> sento mio fratello dire, mi volto e in parte a me si sta sedendo Jorge, << Che vuoi mi sto sedendo >> ribatte Jorge, << Non vicino a lei >> si alza Fran e lo minaccia, << Fran smettila >> dico io << Se vuole può sedersi vicino a me, non vuol dire che ci sta provando >>, Mechi strattona Fran per il braccio e lo porta verso la piscina per fargli fare un tuffo. << Grazie >> mi dice Jorge, << di cosa? >> domando io, << Per avermi difeso, ma come fai a essere sicura che non mi sono seduto vicino a te proprio per provarci? >> ridacchia lui, << Perché se no finisci male e lo sai >> sorrido io e Cande si mette a ridere. Fran ci guarda dal bordo della piscina e Mechi gli dà un colpo sulla nuca e inizia a rimproverarlo. Dopo mezz’oretta sono stesa a prendere il sole dopo un tuffo, quasi tutti sono in acqua e sento qualcuno avvicinarsi a me e sedersi sulla sdraio di fianco, apro un occhio e vedo Facu, << Ehi >> dico io sorridendo << Come mai non sei nell’acqua a giocare con gl’altri? >> guardo verso la piscina e vedo che i ragazzi stanno cercando acchiappare le ragazze per poi lanciarle nell’acqua, << Non mi va molto >> mi fa un piccolo sorriso lui, << Qualcosa non va? >> chiedo, non voglio impicciarmi ma il suo sguardo non mi sembra spensierato e felice, << E’ un momento abbastanza complicato per me >> risponde alzando le spalle, << Come mai? >> dico senza pensarci << Scusa non volevo impicciarmi >> continuo io subito dopo, << Problemi di cuore >> dice continuando a fissare la piscina. Questi problemi saranno legati alla nuova ragazza? Non sa cosa fare per paura di deludere Alba? Credo che in fondo provi ancora qualcosa di molto forte per lei ma è combattuto, da una parte ha il suo amore per lei, dall’altra forse vorrebbe andare avanti e dimenticarsene. Se solo sapesse, se solo l’avesse ascoltata ora sarebbero insieme e felici. Ma l’amore non è come le favole, dopo la tempesta non è detto che tutto possa tornare come prima.
 
Sono in salotto con mio padre e insieme stiamo suonando la chitarra, ci stiamo divertendo un mondo, era da tanto che non suonavo con mio padre, ed è una delle cose che mi mancava di più. Lui, la nostra musica, stare insieme e suonare, è come se il tempo non passasse mai, come se insieme potessimo fermarlo e rimanere lì in un piccolo spazio di felicità. Quando finiamo di suonare sentiamo applaudire e vediamo Jorge che ci guarda appoggiato al muro del salotto, non ci siamo accorti che fosse li presi da tutta quella magia che è la musica. << Bravi >> sorride lui, << Grazie >> risponde mio padre guardandolo << Ho una figlia perfetta >> sorride verso di me e mi fa l’occhiolino e vedo poi Jorge sorridere sotto i baffi, << Io ora vado il lavoro mi aspetta >>, mi dà un dolce bacio sulla guancia e poi me la accarezza, nell’uscire dal salone da una pacca sulla spalla a Jorge e quest’ultimo si avvicina a me. << Siete molto bravi tu e tuo padre insieme >> dice sedendosi sul divano in parte a me, io lo guardo un po’ perplessa << Già >> rispondo, << Dovrà essere stato difficile stare senza di lui >>, << Perché vuoi sapere tutte queste cose? >>, ho capito cosa vuole fare, cerca di farmi tirare fuori le mie paura più nascoste, come se volesse leggermi dentro, come se volesse sapere tutto su di me, << Curiosità! >> risponde << Vivi sotto il mio stesso tetto, dovrò pur sapere chi sei >>. Mi fissa negl’occhi e ho come un tremolio, i suoi occhi sono troppo per me, mi invadono, mi penetrano nel profondo e mi lasciano senza ossigeno, << Non ti importa >> dico staccando gl’occhi dai suoi << Mi conosci già non ti serve sapere altro >>, << E se ti dicessi che voglio sapere tutto di te? >> domanda lui, << Perché dovresti, accontentati di quello che sai già >>, non mi va di affrontare questa conversazione, perché vuole sapere tutto di me? Non gli basta quello che sa già? Io non sono abituata a raccontare di me, dei miei problemi, ho delle regole fisse nella mia testa; non espormi troppo, non aprirmi con nessuno, non fidarmi e non legarmi alle persone. Non voglio aprirmi con lui, sarebbe troppo intimo, sarebbe troppo strano per me, voglio stare nel mio, voglio che la gente capisca che non sono sentimentale, che meno sai meglio è per me. << Sei davvero… strana >> borbotta Jorge, << Senti non ti deve importare ok? Perché mai dovrei raccontarti di me, di quello che sono? >>, << Perché dovrai pur aprirti con qualcuno >> esclama lui, << Ho già un fratello >>, << Intendo con qualcuno che non ti conosce, qualcuno che per te non è familiare, davvero non parli con nessuno di ciò che sei? >> domanda stupito, << No non parlo di me e sicuramente se dovessi parlare con qualcuno non lo farei con te >> ribatto io, << Oh, oh se siamo cattive >> sorride lui, << Non sono cattiva! >>, << Mi hai appena detto che con me non parleresti mai, è stato offensivo >>, io gli tiro un pugno sul braccio e lui inizia a ridere, << Blanco sei insopportabile >> borbotto. << Io voglio solo capirti >> dice seriamente e io mi volto a guardarlo, << Non c’è molto da capire >> borbotto io, << Invece sei complicata, c’è tanto da capire, solo che tu sei chiusa, hai come un muro davanti a te e non lasci entrare nessuno, a parte Fran e tuo padre >>, << Loro sono la mia famiglia >> borbotto io, << Si ma devi imparare anche ad aprirti con qualcuno che non si la tua famiglia, perché ragioni così? >>, << Ti ho già detto che non ti importa >> faccio spallucce, << Beh non sai cosa ti perdi >> dice lui, << Che intendi? >> chiedo confusa, << Che ti farebbe bene lasciarti andare, che non puoi vivere senza provare nulla solo per paura di soffrire >> lui lentamente si alza dal divano, << Pensaci bene Tinita, dovresti vivertela la vita >> e poi scompare dalla stanza. << Io non mi chiamo Tinita >> dico ormai quando non lo vedo più, perché gli importa? Se crede che mi aprirò con lui si sbaglia e non lo farò con nessuno, so come vivere la mia vita e se non voglio provare certe cose, se io non credo nell’amore e nei sentimenti perché dovrei iniziare a farlo? E’ vero ho paura, paura di star male per ciò che ho visto, per quello che vedo intorno a me, persone che per colpa dell’amore si sono perse, sono tristi, si deprimono e perché io dovrei passare tutto ciò? Pensate a come è finita la sorella di Ruggero e tutto questo per amore. Jorge sta diventando invadente, vuole sapere troppo su di me, non è come Lodo che lo vuole sapere ma aspetta che sia tu a volerlo raccontare, lui domanda, fa domande a cui non vorrei mai rispondere, non voglio raccontare di me e di come ragiona la mia testa, non voglio sentirmi invulnerabile.
 
Angie ci sta spiegando i vocalizzi, stiamo intonando tutte le note per migliorare il nostro modo di cantare, Ruggero sembra essere tornato in se, non parla con Cande ma almeno alcune volte lo vedo osservarla. << Bene ragazzi >> sorride Angie << Ora cantiamo tutti insieme e ricordatevi ciò che vi ho detto >>. Quando la canzone inizia tutti cantiamo, vedo Lara osservare Jorge e un sorriso stupido mi esce dalle labbra, certo che non c’è n’è una che non si ossessioni per lui, cosa avrà di tanto speciale? Io vedo solo un classico ragazzo che da quando ha perso la sua ragazza è diventato un Don Giovanni. Quando la lezione finisce Angie mi ferma, << Martina, mi ha detto Pablo che stai componendo una canzone e che l’hai quasi finita >> sorride lei, << Si >> rispondo io, dietro di me Jorge sta mettendo via i suoi spartiti e ci sta mettendo troppo, come se volesse ascoltare, << Bene, molto bene! Volevo dirti che quando l’hai finita puoi passare da me e farmela sentire, sarò felice di darti una mano >>, << Grazie mille >> rispondo io, mi volto verso di Jorge e poi esco dall’aula e lui mi segue fuori. << Si può sapere che vuoi? >> domando sarcastica, << Niente dobbiamo andare da Pablo a fare la lezione >> alza le spalle lui, << Ma tu mi stai addosso >>, << Non dire stupidaggini Tinita >> borbotta prima di entrare nell’aula di Pablo, << Non chiamarmi così >> lo rimproverò, << Non mi interessa, io ti chiamo così perché a me piace così >>. << Di cosa parlate? >> si avvicina Fran con uno sguardo curioso e innervosito, << Di quanto Jorge sia una stupido >> rispondo io con un sorrisino malefico e mio fratello sembra sollevato dalla mia affermazione. Alba si avvicina a me e mi trascina via da Jorge e Fran che iniziano a battibeccare per me, << Che sciocchi! >> ride Alba che per la distrazione va a sbattere contro Facu. Lei lo guarda per pochi secondi senza dire niente << S-scusa >> dice poi a voce bassissima e balbettando. << Tutto ok? >> domando quando ci siamo allontanate da Facu, << Si benissimo >>, << Andrà tutto bene, te lo prometto, vedrai che tutto si sistemerà >>, << No! Non lo capisci, lui non si fida più di me come potrebbe mai stare con me? >>, << Le cose cambiano Alba, lui può finalmente capire, dobbiamo solo trovare un modo >> ribatto io. << Che avete? >> si avvicina a noi Mechi, io indico Alba e il suo sguardo, << Ancora? >> dice la bionda << Lui ti ama e lo sai, dovete solo smetterla di fare così, lui è un testardo e tu pensi sempre al peggio >> continua, << Lui ha una altra ragazza >> borbotta Alba, << Non ne puoi essere sicura >> ribatte Mechi, << Già >> continuo io << Per quanto ne sappiamo quando si vedono parlano e basta >>, << Non mi vorrà mai più >>. Gl’occhi di Alba diventano lucidi, << Fidati di noi >> sorride Mechi, << Riavrai al più presto il tuo Facu >> e poi si volta verso di lui a guardarlo. Ok, Mechi inizia a farmi paura, è come se avesse in mente qualcosa che non vuole raccontarci. Pablo entra in classe e noi ci mettiamo ai nostri posti, << Buongiorno Ragazzi >> sorride lui, << Buongiorno >> rispondiamo tutti in coro. << Prima di iniziare devo dirvi un paio di cose >>, tutti noi guardiamo Pablo scrutare dei fogli che ha in mano e poi ci guarda << Allora, Lara, devi impegnarti molto perché sei indietro rispetto agl’altri, Ruggero devi riattivarti ti vedo spento in questi giorni e volevo fare i miei complimenti a Martina che davvero ci stai sorprendendo, nessuno era arrivato quasi hai livelli di Jorge in così poco tempo >> io guardo Pablo e poi Jorge che se la ride sotto i baffi, lui si volta verso di me << Quasi >> sottolinea lui come per dire che non sono ancora ai suoi livelli e io gli restituisco una linguaccia. << Ora Jorge facci sentire una tua canzone e tu Lara impara molto bene da quello che vedi e senti dagl’altri è importante che tu capisca e che apprendi da loro >>, Lara lancia uno sguardo di disprezzo a Pablo che lui non nota e poi si volta verso di me incrociando il mio sguardo, mi guarda con disprezzo, come se fosse colpa mia il fatto che non sia brava. Jorge sale sul palco e afferra la sua chitarra mentre tutti in silenzio lo guardiamo, Lodo mi affianca, mi prende a braccetto e mi sorride, << Sei pronta a stupirti? >> domanda lei, << Che intendi? >> chiedo << Beh, vedrai che Jorge non è poi così male come sembra >> ridacchia lei << Secondo me rimarrai stupita, anzi ne sono sicura >>. Guardo Lodo confusa, ho già sentito Jorge suonare e cantare con il gruppo, non credo che sia tanto diverso quando canta da solo, non so cosa intenda Lodo, anzi non so proprio cosa aspettarmi, tutti i vecchi studenti sembrano entusiasti di ascoltare Jorge, come se stessero aspettando il cantante di un concerto che sono andati a vedere. Guardo Jorge sul palco mentre si sistema, lo fisso, aspetto che inizi a cantare e lui dolcemente passa le sue mani sulla chitarra.
 
<< Por tu amor yo renaci, eres todo para mi, hace frio no te tengo, y el cielo se ha vuelto gris. Puedo pasar mila nos, sonando que vienes a mi, porque esta vida no es vida sin ti >>, mi viene un groppo alla gole, come quando sei sorpreso, come quando non riesci a parlare. Non riesco ancora a credere che la persona che stia cantando in questo momento sia Jorge, sembra un angelo, la sua voce melodiosa riesce ad entrarmi nelle vene, sono incantata a guardarlo suonare dolcemente mentre Lodo sorride. Mechi abbraccia Fran, Alba guarda Facu e Cande si mette a piangere ovviamente per Ruggero, tutti sono presi da questa… Magia? << Te esperarè, porque a vivir tu me ensanaste, te seguirè, porque mi mundo quiero darte. Hasta que vuelvas, tè esperarè, y harè lo que sea, por volverte a ver, te esperarè >>, credo mi manchi il respiro, questa canzone deve averla scritta per la sua ex ragazza, di tutto quello che prova, ed è così bella e piena di significato. << Quiero entrar en tu silencio, y el tiempo detener, navegar entre tus besos y junto a ti crear, puedo pasar mila nos, sonando que vienes a mi por que esta vida no es vida sin ti >>. Si capisce quanto può aver sofferto o quanto ancora soffra, ad un certo punto vedo i suoi occhi incontrare i miei e per un secondo il mio cuore si ferma, lui sorride, ha già capito di aver fatto colpo, di avermi stupita. << Te esperare por que al vivir tu me ensenaste te seguire por que mi mundo quiero darte, hasta que vuelvas te esperare y hare lo que sea por volverte a ver. Te esperare anque la espera sea un invierno, te seguire anque el camino sea eterno. Mi corazon no te puede olvidar, y hare lo que sea por volverte a amar. Y ahare lo que sea por volverte a amar >>. Un forte applauso esplode nell’aula, << Sei il migliore >> urla Fran ridendo, Cande si asciuga le lacrime e Alba la abbraccia cercando di consolarla, << Hai visto? >> domanda Lodo mentre ancora fisso il vuoto dallo stupore, io mi volto a guardarla e faccio un leggero cenno di assenso con il capo. Diego si avvicina a noi e Lodo mi molla il braccio, << Jorge e sempre Jorge >> ridacchia Diego << Dovremmo scoprire come fa >> continua lui tra le risate. Sono ancora scioccata, la musica mi è entrata nelle vene, succede sempre ma con la sua è stato come diverso, più profondo che mi ha dato un senso di vuoto nello stomaco. Vedo Jorge scendere dal palco, mi guarda sorridente e sta venendo verso di me, ma Lara lo blocca e inizia a parlargli. Ho il tempo di allontanarmi da tutti soprattutto da Jorge, non mi andava di mostrargli il mio lato umano che è riuscito a tirar fuori cantando, non avrei mai pensato che qualcuno sarebbe riuscito ad arrivare così nel profondo, ad aprire i miei ricordi, a farmi ritornare una bambina spensierata che crede ancora in qualcosa. Certo è durato solo un attimo, poi tutto si è richiuso ed è tornato dietro il mio grande muro che mi sono costruita, la musica fa grandi cose, mi sento sempre bene quando si tratta di musica, di suono, riesco ad aprirmi di più con essa ma con dei limiti, invece la sua musica… la sua musica mi ha fatto tornare umana. Sono sola nel giardino circostante allo studio, il momento umano mi è passato, ma sto cercando di restare sola per essere sicura di non far notare nulla agl’altri, << Eccoti finalmente >> mi volto e Jorge e dietro di me che sorride. Lentamente si avvicina e si siede nell’erba accanto a me, << Non ti ho più vista dopo che mi sono esibito, ti ho impressionato vero? >> ride lui << O forse hai solo avuto paura perché sono il migliore >>, io lo guardo con uno sguardo buffo e non dico una parola, non so cosa dirgli, come posso raccontargli che mi ha riacceso un lato che non credevo più di avere, anche se per poco, anche se è grazie alla musica che è successo, lui ha fatto ciò. << Ammettilo! >> esclama lui sorridente, << Cosa? >> borbotto, << Che sono il più bravo >>, << Non lo ammetterò mai anche se fosse vero >> ribatto io, << Quindi è vero >> sorride lui e io inizio a ridere, << Sei sempre il solito Jorge, vuoi sempre che gl’altri ti dicano che sei il migliore >> lo rimprovero io, << No, so già che gl’altri lo pensano, voglio solo sentirlo da te >>. Io rimango in silenzio, lo guardo per un attimo nei suoi occhi verdi e poi guardo in alto, non so per quando siamo rimasti qui in silenzio a osservare l’azzurro limpido del cielo, un silenzio che in qualche modo mi fa stare bene, poi tutti gl’altri ci raggiungono e iniziamo a chiacchierare e a divertirci.

Autore: ciao a tutti spero che questo capitolo vi piaccia e anche la storia. Un bacio a tutti! Ora cosa accadrà?

Ogni amore è una favola / JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora