Sono in camera mia con Lodo, ormai tutte le sere che non passa con Diego lei vieni qui con me, non si è ancora ripresa, è triste e girovaga per casa come un fantasma. Mi manca la Lodo di sempre, quella spigliata, attiva, sempre sull’attenti, ora non ha voglia di fare nulla se non stare con Diego il più possibile, purtroppo deve accettare il suo trasferimento. Anche i ragazzi sono molto tristi, non vogliono che il loro amico, il loro compagno della Band se ne vada e Diego non è di certo messo in modo migliore, è arrabbiato e frustrato, lui non vuole andarsene, la sua vita è qua, come biasimarlo. Io ero più piccola quando mi trasferii in Messico ma la sensazione di perdere tutto era la stessa, la voglia di nascondersi per non andarsene. Bisogna lasciare tutto di quello che è più caro, la cosa più difficile da accettare è che non sei tu a decidere di andartene ma è qualcun altro che lo fa per te. Cerco di consolare Lodo il più possibile ma non è facile, vorrei poter fare qualcosa ma non so veramente come fare. In questo momento lei è seduta sul mio letto con le gambe stese e sta leggendo un libro, non vuole stare sola perché dice che da un momento all’altro si mette a piangere e che la presenza di qualcuno la tranquillizza, io sto sistemando la mia scrivania rimettendo tutto nei cassetti, sotto un quaderno trovo la parte del testo della canzone che stavo scrivendo con Jorge, ma dopo quella litigata non l’ho più guardato, la infilo in un cassetto e sono sicura che rimarrà lì inutilizzata per sempre. Tra di noi è tutto spento, sono passati cinque giorni e la mia rabbia non è ancora cessata, l’ho accumulata tutta dentro di me e aumenta ogni giorno di più perché ogni volta che li incontro in casa Stephie ha sempre quel ghigno soddisfatto e ogni volta vorrei poterla prendere a schiaffi. Jorge ogni tanto mi guarda di sottocchio ma io faccio finta di nulla, cerco di non guardarlo mai, di essergli indifferente ma la rabbia aumenta sempre. Lodo appoggia il libro e mi guarda, << Domani è il compleanno di Jorge, ma io non sono molto in vena di festeggiare, anche se mi dispiace un sacco vorrei essere contenta per lui ma non so se ci riuscirò >> borbotta lei e io le siedo in parte, nemmeno io ho voglia di festeggiare il suo compleanno ma non posso mancare desterei troppi sospetti, << Lo capirà! >> le dico io sorridendole, almeno lei poteva essere triste durante la festa, io devo dimostrarmi contenta e felice. << Hai già scritto la canzone per il video? >> le chiedo per cambiare discorso, non mi va proprio di parlare di Jorge e di quanto sarà felice la sua giornata con Stephie, << Si ho iniziato l’altro giorno, ora ho qualcosa su cui scrivere >> fa spallucce lei, credo che stia mettendo tutta la sua tristezza nella musica come gli ho consigliato io. La realizzazione delle canzoni sta andando abbastanza bene, io non ho ancora iniziato la mia ma presto inizierò, la canzone con le ragazze è ultimata e Pablo ci ha spiegato come gireremo il video e credo che la sua idea sia davvero geniale, ora stiamo cercando di creare una coreografia con Gregorio ma lui ci fa sudare, ogni volta ci fa lavorare sempre più perché ci vuole perfette e fra poco inizieremo anche a creare le coreografie per le due canzoni di gruppo che stiamo ancora assemblando. Lodo mi appoggia la testa sulla spalla e mi guarda, << Sono triste >> esclama lei e io appoggio la mia testa alla sua, << Lo so Lodo e ti capisco >> le dico cercando di consolarla << Però non piangere che ogni volta mi sporchi le lenzuola con il trucco >> dico e lei fa una piccola risatina, almeno quella riesco a fargliela fare. << Io vado a dormire >> dice poi alzandosi dal letto, mi fa un piccolo sorriso, anche se nei suoi occhi vedo la tristezza e poi esce dalla mia camera. Anche io mi metto a letto, ma non voglio che arrivi domani, non mi va di stare in mezzo a tutta quella felicità che non mi appartiene, non mi va di vederli felici e soprattutto non mi va di vedere lei che sicuramente farà la fidanzatina perfetta e starà appiccicata a Jorge, solo per fare una ripicca me. Non so come mi comporterò, non so come reagirò a tutto questo, so che non dovrebbe importarmene niente ma non è così, io Jorge lo volevo nella mia vita ma lei me l’ha portato via definitivamente. Non riesco ad addormentarmi perché continuo a pensarci, tutti questi pensieri mi continuano a girare in testa e io non so più cosa fare, la rabbia cresce, la voglia di urlargli contro aumenta, la voglia di dirgli quanto lui mi abbia fatto male, quanto mi abbia ferita con questo comportamento cresce sempre più. Volevo la sua amicizia, volevo averlo vicino e invece è andato tutto al contrario.
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Ogni amore è una favola / Jortini
RomanceIo non ho mai creduto alle favole, al principe azzurro che arriva sul suo cavallo bianco e ti salva dalla strega cattiva, nella realtà le strega cattiva non è solo una, c'è ne sono tante e più che il principe azzurro che viene a salvarti esistono ra...