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Finalmente oggi si va in accademia, Jorge è ancora ostinato a dormire nella mia stanza, non vuole che io abbia ancora attacchi di panico dovuti allo sparo che mi sono presa. Da una parte ne sono felice, ma non è una cosa da fare, cioè più rimane qua più mi innamoro di lui e più vorrei saltargli addosso. Credo lo faccia apposta venire nel mio letto e dormire sempre mezzo nudo, non c’è altra spiegazione. Se qualcuno, Stephie o Fran, scoprissero questo credo che non la prenderebbero bene, non servirà dire a Fran che sono andata a letto con Jorge perché se la prenderebbe già per quello che stiamo facendo. Durante la notte cerco di stargli il più lontano possibile, soffoco l’impulso di avvicinarmi a lui e di abbracciarlo durante il sonno, lui mi tende, rimane a guardarmi finché non mi addormento e spero che non rimanga a guardarmi anche quando dormo. Sinceramente non so più come gestire tutto questo, l’unica cosa che so è che mi sento una bambina ogni volta che Jorge entra nella mia stanza, vorrei dirgli di no, di andarsene, ma poi più lo guardo più voglio che resti con me. Sono le sei del mattino, sto guardando Jorge che dorme beato nel mio letto, sono sdraiata sul fianco difronte a lui, il suo viso è vicino al mio ma devo resistere alla tentazione di baciarlo, << Jorge svegliati >> dico molto lentamente, deve andarsene perché fra un ora tutti si sveglieranno, << Jorge >> lo richiamo io perché non dà segno di vita. Lui inizia a muoversi nel letto e poi con un braccio mi afferra stringendomi a se, io rimango un po’ confusa e qualcosa dentro di me inizia a diffondersi, qualcosa di così potente che è difficile da gestire, << Ancora cinque minuti >> dice lui in dormi veglia, non capisce cosa stia facendo mentre io sono un po’ in imbarazzo perché poi affonda la sua testa nel mio collo. << Jorge >> ripeto ancora, non riesco a liberarmi dalla sua stretta, però se ci penso mi piacerebbe poter dormire così con lui, che mi tiene stretta e mi coccola. << Jorge svegliati >> dico dandogli un colpetto sulla testa e lentamente lo vedo aprire gl’occhi. E’ ancora un po’ stordito dal sonno quindi ci mette un po’ a capire la situazione, << Lasciami >> dico guardandolo, lui fa prima una faccia confusa poi si rende conto che mi sta stringendo a se, allarga subito le braccia e io mi sposto un po’ più in là, << Scusa >> dice poi con tutti i capelli arruffati e gl’occhi gonfi << Non l’ho fatto apposta >> mi dice, << Lo so >> borbotto << Devi andare sono le sei >> gli faccio notare indicando la sveglia, << Si certo, ora vado >> risponde lui alzandosi su a sedere. E’ a dorso nudo e prima quando mi stringeva sentivo il calore del suo corpo e questo mi faceva letteralmente impazzire, non so quanto potrò resistere ancora, non so quanto autocontrollo posso avere, io queste cose non le ho mai provate, non so quanto a lungo posso trattenere tutto questo, anche perché durante il giorno io e lui siamo come degli estranei ma poi la notte è talmente vicino a me che ogni mio pensiero va a lui. Lo guardo mentre si stiracchia, << La prossima volta potresti metterti una maglietta >> dico facendo spallucce, << Perché? >> mi domanda lui, << Perché dormi mezzo nudo nel mio letto >> dico un po’ in imbarazzo, << E…? >> dice lui, << E… niente >> borbotto io, non posso mica dirgli che mi fa venire voglia di saltargli addosso, << Martina tu dormi con una camicetta cortissima, eppure io non ti dico di metterti i pantaloni >> ridacchia lui, evidentemente non gli fa né caldo né freddo il fatto che io dorma in questo modo. << Stanotte non hai fatto incubi? >> chiede lui voltandosi verso di me con le mani appoggiate all’indietro sul materasso, << No niente incubi >>, << Bene allora funziona farti compagnia durante la notte >> bisbiglia lui più tra se e se che a me. Lentamente si alza dal letto, è così bello che potrei rimanere per ore e ore a guardarlo, mi piacerebbe poter accarezzare la sua pelle, il suo viso. Non so cosa mi prenda, ma più passa il tempo, più ho il desiderio di farlo mio, di toccarlo, di baciarlo. Vorrei affondare la mia mano tra i suoi capelli, baciare ogni singolo tratto di pelle, vorrei che la passione esplodesse, che lui mi tocchi e mi guardi con desiderio. Non so se sto impazzendo, è la prima volta che mi sento così nei confronti di un ragazzo, non so più a cosa pensare quando sono con lui, perché alcune volte mi imbarazzo quando mi vengono certi pensieri. Jorge va verso la porta e poi si volta a sorridermi, io lo guardo dal letto, << Non è facile neanche per me >> esclama prima di uscire e poi sparisce.
 
Cosa mai avrà voluto dire? A cosa si riferiva? Per un ora non ho fatto altro che pormi queste domande, non capisco il significato di quell’esclamazione prima di andarsene, poteva riferirsi a tante cose ma credo si riferisse al fatto dei vestiti mentre dormiamo, credo che intendesse che non è facile dormire con me come non lo è per me farlo con lui quando è mezzo nudo. Si riferiva a questo? Allora vuol dire che prova ancora qualcosa per me? Non riesco a capirlo, non riesco a capire cosa in realtà lui voglia fare. Inizio a pensare che magari il fatto di dormire con me per gl’incubi sia anche una scusa per starmi vicino. E’ come se dentro di me stessero facendo una festa, se è veramente così potrei diventare la ragazza più felice del mondo, oppure poteva intendere che per lui non è facile dormire con me siccome ha una ragazza e magari fa così perché davvero vuole solo vedermi stare bene e niente di più? Credo di stare per impazzire, non capisco cosa voglia da me, non capisco il motivo di tutte queste cose, ma non posso essere convinta che lui provi qualcosa per me perché se non fosse così ci rimarrei troppo male. Mi alzo e inizio a vestirmi, mi infilo una magliettina corta rosa che mi arriva sopra l’ombelico, sotto mi metto dei pantaloncini a vita alta, chiari e un paio di anfibi neri ai piedi. In bagno mi trucco un po’ e lascio i capelli lisci che mi ricadono sulle spalle. Quando scendo a far colazione tutti sono già a tavola, Lodo mangia tranquilla mentre chiacchiera con Fran e Stephie e Jorge stanno parlando e si sorridono, in quel momento ho una stretta al cuore. << Ehi tesoro oggi si ricomincia >> dice mio padre con un gran sorriso, tutti si voltano a guardarmi, << Già non vedo l’ora >> borbotto sedendomi al tavolo e inizio a far colazione. << Non hai più avuto attacchi di panico Tini? >> mi domanda Clara, << No non più >> rispondo tranquilla, << Bene, senza nemmeno una cura ti sono passati, meglio no? >> continua lei sorridente, io guardo per un secondo Jorge e deglutisco, << Già, meglio >> borbotto un po’ in imbarazzo perché la mia cura in realtà è seduta di fronte a me. Rimango zitta per un po’ senza dire una parola, non so perchè ma mi sento un po’ fuori luogo, << Ha chiamato tua madre, oggi passa a trovarti >> parla ad un tratto mio padre, << Ok >> rispondo io alzandomi dal tavolo, << Dove vai? >> chiede Lodo, << A finire di prepararmi >> rispondo mentre me ne sto andando, << Ma non hai mangiato quasi niente >> urla Fran quando ormai ho richiuso la porta. Quando siamo in accademia, appena Mechi mi vede da sola si avvicina a me, << Allora come stai? Menomale che sei ritornata >> mi sorride, << Bene >> borbotto non tanto convinta, << Che c’è che non va? >> domanda lei, << Jorge >> esclamo io come se fosse ovvio, << Cosa è successo ancora? >> domanda spalancando le braccia, << Succede che mi innamoro sempre di più di Jorge e lui continua a… >>, << Ti sei innamorata di Jorge?  >> chiede Cande che si è avvicinata con tutte le altre, << Lo sapevo >> esclama Alba a bocca aperta, << Shh >> dico io per farle stare zitte << Non urlate >>. Guardo le mie amiche che mi guardano con occhi dolci, << Bene ormai lo sanno tutte >> fa spallucce Lodo, << Tu lo sapevi? >> le chiede Cande, << Si lo sapevo >> risponde la mora, << Mi stavi dicendo cosa succede tra te e Jorge >> dice Mechi, non capisco più niente le ragazze continuano a farmi domande e a fantasticare tra di loro su me e Jorge. << Non deve saperlo nessuno >> dico guardando Alba e Cande, << Tranquilla, però lo sapevo >> ribatte convinta la ricciola, << Quindi cosa succede? >> continua a domandarmi Mechi, io guardo Lodo perché non so come la prenderà, << Jorge tutte le notti viene nella mia stanza per tenermi d’occhio >> dico tutto d’un fiato, << Cosa? >> urla Lodo << Ma è scemo? >> continua lei, tutte noi la guardiamo un po’ spaventate, << Non sono arrabbiata >> mormora poi lei gesticolando con le mani << E’ che è uno stupido! Ok che non sa che Martina è innamorata di lui ma tu non puoi farlo intrufolare di notte nella tua camerta se lo ami >>, << Shh >> dico io << Lo vuoi far sapere a tutto il mondo? >>, << Secondo me, o gli dici che lo ami e che non può stare lì con te tutte le notti, o non gli dici nulla e te lo gusti un po’ >> dice maliziosa Mechi e io mi volto a guardarla di traverso e lei fa spallucce. Cande non parla è ancora scioccata dalla notizia, Alba è contenta perché continua a ripetere che lei lo sapeva come una bambina. << Ora capisco perché non ti servono le medicine per dormire in modo tranquillo, la tua medicina è Jorge >> sgrana gl’occhi Lodo, << Questa storia mi piace >> esclama Cande ad un tratto e io scuoto la testa. << Cosa fate? >> chiede Mechi, << Cosa fate cosa? >> chiedo io, << Quando dorme da te >> risponde pronta Alba, << Nulla, arriva si mette nel letto e io dormo tutto qui >>, << Dormite nel letto insieme? >> domanda Lodo ancora più stupita, << Inizia l’ora di Pablo dobbiamo andare >> dice Mechi guardando l'orologio << Ne riparleremo >> e iniziamo ad incamminarci, Lodo rimane li ferma immobile, << Quand’è che succedono queste cose sotto il mio stesso tetto? >> si domanda, << Dai Lodo muoviti >> le urla Cande e lei ci raggiunge.

Ogni amore è una favola / JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora