Capitolo 18

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Avevo la guancia tutta dolorante, il mio corpo era ricoperto di sangue ed avevo freddo, tanto freddo...
Mi ha lasciato in questa stanza, nuda e sanguinante e sopratutto sverginata.
Si, perché ero vergine...
Sono accovacciata in un angolo della stanza con le lacrime agli occhi, voglio tornare a casa e stare insieme alle persone che mi vogliono veramente bene.

Come in un film horror, la porta inizia ad aprirsi producendo rumori sinistri, metto le mani sopra la testa e comincio a singhiozzare ancora più forte, adesso mi violenterà di nuovo e mi torturerà fino allo svenimento come aveva fatto ieri, chiudo gli occhi e aspetto la mia fine...
Qualcosa di caldo cade sulle mie spalle, alzo la testa e vedo quel fetente guardarmi con freddezza -Alzati- mi copro come posso il corpo e cerco di alzarmi col risultato di cadere violentemente a terra per il troppo dolore che il mio corpo sta subendo, sento le sue mani sui miei fianchi che mi rialzano da terra -Sei così innocente Anastasiya, non puoi neanche immaginare quello che voglio fare col tuo corpicino- mi lecca il collo per poi mordermelo con forza, serro le labbra per non gridare cercando di allontanarlo ma con l'unico risultato di ritrovarmi a terra con la guancia rovente -Penso di essere stato chiaro ieri, devi obbedirmi! Cosa non capisci di questo verbo?!- si toglie i pantaloni e i boxer, mi fa divaricare le gambe e posizionandosi con la testa vicino alla mia intimità comincia a leccarla e infilare un dito al suo interno muovendolo velocemente e procurandomi solo altro dolore e ribrezzo.
Comincio ad urlare quando entra dentro di me con un solo colpo.
Si muove freneticamente mentre mi morde i capezzoli e mi tira i capelli,urlo ancora quando col coltellino, uscito dal nulla, mi taglia all'altezza del basso ventre -Chissà se avrei dei figlioletti,bambolina- lecca il sangue fuoriuscito dalla ferita per poi lasciarmi baci ovunque, si impadronisce delle mie labbra insinuando la lingua e passandomi quello che scopro essere sangue, stringo gli occhi disgustata da tanta perversione.
Morde il labbro inferiore facendolo sanguinare, cerco di scansarlo con le gambe ma blocca ogni mio tentativo con le sue di gambe ridendo come un pazzo sadico e maniaco -Tesoro così mi ecciti ancora di più- infila il suo membro di nuovo in me e ricomincia a muoversi ma lentamente -Sei così stretta- lecca i capezzoli e mi accarezza i fianchi -Perché?- sussurro dolorante, si blocca e mi fissa intensamente negli occhi -Tu non ti ricordi, ma io si e molto bene anche!
Tu, maledetta troia mi hai sempre respinto senza neanche conoscermi e darmi una possibilità.
Poi ti ho visto baciare quel COGLIONE di Roman e mi è salito l'omicidio, proprio per questo l'ho sparato.
Poi mi sono detto: ma perché non gliela faccio pagare a quella cagna?
Ed eccoti qui agonizzante e terrorizzata, di me- mi bacia violentemente le labbra per poi alzarsi e buttarmi quella specie di coperta addosso -Tra poco ti porteranno qualcosa da mangiare- si riviste e se ne esce lasciandomi lì a terra mezza morta e sanguinante.

Angolo Autrice
Buongiorno ragazzi!
Per Nastia la situazione è tragica ed il suo violentatore non ha intenzione di lasciarla andare.
Parla di una sua respinta, sarà vero?

QUIZ
Che le succederà?

Continuate a leggere e commentare!
Besos😘

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