Non posso ancora credere a quello che mi sta succedendo, sono stata violentata per l'ennesima volta e come se non bastasse ho anche una bomba ficcata dentro la bocca a sua volta chiusa da tre strati di scotch.
Continuo a guardare la scena che mi si presenta davanti, Roman con la pistola puntataE Dudaiev che tranquillo gli sorride.
Come può un uomo rischiare così tanto per pura vendetta?
Ho le mani ed i piedi legati saldamente ed in più tra qualche secondo di me non resterà che carne macinata.
Chiudo gli occhi pregando ad ogni Dio esistente «Smirnov, quello che voglio è molto semplice...
Fammi uscire dalla Russia e penetrare in Svizzera, non credo sia così complicata come cosa, tu che dici Nastia?» si volta verso di me facendomi l'occhiolino, vorrei sapere chi ha avuto il coraggio di aiutare un essere del genere «Ah, dimenticavo, al momento non sei nelle condizioni di rispondere» alza il telecomando facendolo volteggiare, il mio cuore smette per qualche istante di battere, le lacrime continuano a scendere copiose e l'ansia comincia a farsi sentire fin troppo bene.
«Dudaiev, sai benissimo che è impossibile farti uscire da quest'area» il mio sguardo si posa sulla mandibola contratta di Roman che ha gli occhi in fiamme «Non puoi neanche viaggiare senza dei documenti europei, l'aereo sarebbe abbattuto all'istante» sembra pensarci per un attimo, l'attimo più lungo della mia vita «Cosa credi? Che sia scemo? Guarda che ti conosco come le mie tasche, la tua linea aerea è autorizzata a sorvolare le città europee» cazzo, sa più cose lui che la persona stessa, ma per quanto tempo ci ha spiato a tutti quanti?
Sento delle sirene in lontananza, la polizia?!?
Oh mio Dio...
Cosa ci fa la polizia qui?
Roman potrebbe essere messo dentro, incontro il suo sguardo che sembra tranquillizzarmi, sembra...
Perché la mia esistenza è fatta solo di situazioni pericolose e dove devo sempre rischiare di morire?
È come se le attiri io stessa, spero che mio padre e gli altri stiano bene anche se è un po' strano non vederli ancora nei paraggi con armi in mano.
Ho un gran brutto presentimento.
«Dudaiev, esci immediatamente fuori dalla villa o saremo costretti a prenderti con la forza» qualcuno attraverso un megafono gli intima di arrendersi ma non credo sia tra le sue priorità.
«Che vita! Sono sempre ricercato, devo proprio valere un sacco di soldi» scoppia a ridere sedendosi sulla poltrona vicino a me, mi alza leggermente dal braccio ghignando «Sai Smirnov, mi sono divertito così tanto con la Tua piccola che tu non puoi neanche immaginare...
È stato così bello sverginarla, vederla urlare e piangere dal dolore» cosa aspetta Roman? Perché non fa qualcosa per aiutarmi?
«Deve essere dura trattenersi dal premere quel grilletto, vero? Peccato che se lo farai, la tua Bakova farà la stessa fine.
Ti starai chiedendo perché...» i suoi occhi si posano sui miei, già, me lo sto chiedendo da un po' «Il telecomando è collegato alle mie funzioni vitali con un cavo attaccato all'altezza del cuore, appena questo smette di battere, automaticamente la bomba si autodistrugge, giusto Roman?» dopo questa posso anche morire realmente, esistono davvero oggetti simili?
Un tonfo sordo interrompe i miei pensieri, hanno abbattuto la porta posteriore?
Molto probabile, Il'ya si alza armandosi di pistola «Ordina ai tuoi amichetti di non sparare se non vuoi vedere incenerita la tua amante» le mie dita intanto si muovono alla ricerca di un qualsiasi nodo per sciogliere la fune che mi tiene legata.UL'YANA'S POV
Salgo rapidamente sopra il tetto seguita dai miei uomini, se tutto andrà secondo i piani, sarà un attacco a sorpresa.
Ma come al solito gli sbirri devono fare la loro entrata in scena...
Maledetti idioti, mi nascondo meglio per non essere notata «Bogdan, al mio tre farai irruzione nella stanza senza sparare mi raccomando, subito dopo ti seguirò io» annuisce aggiustandosi le fodere delle pistole, conto fino a tre con le dita per poi dargli il via ad agire, prende slancio e si lancia contro la finestra, faccio un bel respiro e lo imito.
«Ma guarda chi si rivede, Ul'yana, sei in forma smagliante» è rimasto sempre il solito, ispeziono velocemente la stanza notando quasi subito il corpo di Nastia nudo e legato a terra, bastardo...
«Grazie del complimento, ma purtroppo non ti salverà dall'avere del piombo nel tuo cazzo» gli sorrido innocente caricando le mie rambo.
Povera piccola, se non fosse per Roman, sto coglione, per me, era già nell'altro mondo.
«No! Nastia ha una bomba automatica nella bocca» e poi dite che non si devo uccidere esseri del genere.
Nessuno mi vieta di ferirlo però, con uno sguardo d'intesa Roman lo colpisce con la pistola alla testa mentre io gli sparo al braccio facendolo urlare.
Corro verso Nastia prendendo un coltellino e tagliandole lo scotch, sputa la bomba che prendo e butto fuori dalla finestra giusto in tempo prima che esploda nell'aria.
Le taglio le corde coprendola con un copri divano.
«Roman tienilo fermo, vado a chiamare gli sbirri» esco fuori dalla stanza percorrendo velocemente il corridoio che mi divide dall'entrata posteriore.Angolo Autrice
Ecco qui,
Chissà cosa accadrà nel prossimo capitolo😏
Vi consiglio solo di tenere incrociate le dita...
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Amore Mafioso [In Revisione]
General Fiction⚠️Attenzione! Storia totalmente NON REVISIONATA! È stata la prima storia pubblicata qui su Wattpad quindi se la trovate trash non vi posso dare torto! Avevo circa quindici anni e scrivevo per passatempo e per hobby, adesso sto cercando di dare pi...