Dopo quel bacio sono scappata via come una ladra lasciandolo lì, da solo, sotto il temporale.
Il tutto era troppo doloroso, non sono riuscita a guardarlo negli occhi, mi sono solo messa a correre verso Anton per rifugiarmi tra le sua braccia.
Adesso, a quasi tre settimane di distanza continuo a ripetermi quanto codarda sono stata, così debole da preferire la fuga piuttosto che affrontare il problema.
Almeno so che Dudaiev è internato in qualche prigione di massima sicurezza e che finalmente non mi potrà più fare del male.
Sono stata visitata da un ginecologo che molto gentilmente mi ha spiegato la situazione in cui mi trovo, ovvero che innanzitutto tutto sono stata sverginata e che la parte interna è lesionata quindi per almeno un mese non potrò avere rapporti di alcun tipo.
Potete immaginare la reazione di Anton che da bravo mafioso si era alzato dalla sedia per andare ad ammazzare il ceceno.
Ma sorvolando questi particolari, sto frequentando un centro per il recupero dei miei ricordi e devo dire che pian piano alcune cose sono riaffiorate.
Ad esempio, adesso so suonare nuovamente il pianoforte, sto cominciando a prendere confidenza con la macchina ma cosa più importante sto cominciando a ricordare tutte le dinamiche del mio corso di studio.
Si, perché vorrei trovarmi in fretta un lavoro ed andare a vivere da sola.
-Piccola, che fai?- nella stanza entra Anton col suo solito sorrisetto sulle labbra -Sono coricata, non vedi?- domando senza degnarlo di uno sguardo, odio quando le persone interrompono il mio riposo pomeridiano!
-Come siamo acidine oggi! Devo chiedere al cuoco di mettere meno limone nel tè la prossima volta- alzo gli occhi al cielo stufa di quello stupide battutine, che poi non fanno neanche ridere.
-Lo so che ti manca- mi giro verso mio fratello e lo guardo ad occhi spalancati, certe volte mi domando come riesce a capire ogni mia singola emozione -Non mi manca per niente invece, che poi non eravamo mica fidanzati! Credo fosse attrazione, ma neanche, perché io non sono come quelle oche giulive che si porta a letto- si siede vicino a me nel letto e mi fissa dritto negli occhi -Sei gelosa marcia di Inna, non negarlo- ed ecco scoperto il nome della Miss Troietta dell'Anno 2016/17, sbuffo rumorosamente mettendomi a sedere -Non sono gelosa, non sopporto solo il suo modo di fare, tutti qui- mi sorride debolmente, ora che ricordo devo ancora capire il senso di quel bacio che mi ha dato in ascensore...
Notando il mio silenzio si avvicina e mi abbraccia -Vedrai che andrà tutto bene, non ti preoccupare- mi accarezza la schiena per poi posarmi un bacio sulla fronte.
-Anton, mi devi delle spiegazioni- si allontana di poco da me guardandomi con fare interrogativo -Che tipo di spiegazioni?- chiede passandosi una mano tra i capelli, è agitato il ragazzo...
-Ad esempio, mi vorresti spiegare cosa diavolo ti è saltato in mente nell'ascensore dell'ospedale?-ANTON'S POV
Okay, adesso sono ufficialmente nella merda...
Che cazzo le invento?
-Era un modo per farti zittire- azzardo aspettando una sua risposta, rimane un minuto in silenzio per poi scoppiare a ridere, ecco, è troppo sveglia per credere a certe minchiate.
-Sei serio? Cioè, per farmi stare zitta mi hai baciato? Anton, non credevo fossi così cretino!
Ma bando alle ciance, voglio una spiegazione plausibile, ORA!- cazzo...
Faccio un bel respiro e alzo lo sguardo verso mia sorella, già sorella...
Che casino, a volte penso di essere stato adottato, come può un fratello provare certe cose per una sorella?
-Sai com'è, avevo le mani impegnate a tenerti quindi non potevo fare altro che qualcosa che ti avrebbe zittita anche per un paio di minuti- sembra pensarci su, ma la vedo ancora non molto convinta della cosa.
-Per ora faccio finta di crederci- detto questo si alza dal letto e si dirige in bagno.
Sospiro di sollievo per averla scampata, per ora almeno.
L'altro giorno ci eravamo sentiti con Roman e da come ho potuto capire era distrutto per la decisione di Nastia.
Ho opinioni ben differenti, se da una parte sono felice nell'avere Nastia tutta per me, dall'altra mi dispiace per lui, si vede che ci tiene a lei.
Esco dalla stanza e mi dirigo nel mio studio, la cosa che mi stupisce però è solo una: Nastia non ha rivolto parola a nostro padre da quando è tornata.
È rimasta nell'indifferenza più totale, non ha voluto sentire ragioni e la posso capire benissimo, nessuno vorrebbe avere un lavaggio del cervello.
Mi squilla il telefono e senza badare al numero rispondo -Anton- ecco, come non detto, parli del diavolo, spuntano le corna.
-Roman, dimmi- lo sento sospirare pesantemente rimanendo in silenzio per alcuni istanti -Come sta?- sempre la solita domanda a cui io rispondo sempre con la stessa risposta -Sta bene, come da tre settimane a questa parte- nessuno dei due parla, non abbiamo altro da dirci -Capisco- la porta si spalanca di colpa ed entra Nastia tutta saltellante -Che fai?- trattengo il respiro per qualche istante, che mi invento?
-Sono al telefono, non vedi?- rispondo allo stesso modo che mi ha risposto lei pochi minuti fa, così impara a trattarmi come uno schiavo senza diritto di parola -È lei?- pure lui ci mancava, sbianco di colpo per poi sorridere a mia sorella con fare innocente -Che scemo- si butta letteralmente su di me e cerca di strapparmi il cellulare dalle mani con la chiara intenzione di vedere chi sia il mio interlocutore -Sta ferma!- mette il muso come una bambina -È la tua fidanzata?! Dai fammi parlare! Voglio conoscerla- continua a muoversi come un'anguilla sul mio pacco senza neanche accorgersi delle sue azioni -Smettila! È un uomo d'affari- si mette una mano sulla bocca in evidente imbarazzo, vorrei ridere ma mi trattengo -Vorrei proprio vedere la sua faccia in questo momento- sorrido e le do un buffetto sulla guancia -Tranquilla, non ha sentito niente per tua fortuna- sospira confortata dalle mie parole ed alzandosi esce dalla stanza.
-Beh, l'hai sentita, no?- si mette a ridere facendo scoppiare in una risata anche me, mi ero quasi dimenticato di come ci si diverte a prendersi gioco dei fratelli più piccoli, sghignazzo come un ebete per poi chiudere la chiamata.Angolo Autrice
Buon pomeriggio,
Eccoci con un altro capitolo.
Non succede niente di eclatante ma visto che ho avuto un attimo di tempo ho deciso di pubblicarlo lo stesso.
Ci sente al prossimo appuntamento,
Besos😘
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Amore Mafioso [In Revisione]
General Fiction⚠️Attenzione! Storia totalmente NON REVISIONATA! È stata la prima storia pubblicata qui su Wattpad quindi se la trovate trash non vi posso dare torto! Avevo circa quindici anni e scrivevo per passatempo e per hobby, adesso sto cercando di dare pi...